007 operazione suono
Introduzione
“C’è una data spartiacque nella cultura pop angloamericana ed è il 5 ottobre 1962, il giorno in cui‘nascono’ gli anni Sessanta, quel venerdì in cui il primo 45 giri dei Beatles – “Love me do” – arriva nei
negozi di dischi inglesi, poche ore prima che “Dr. No” (“Licenza di uccidere”) venga proiettato nelle sale
cinematografiche del Regno Unito”
Da questa data la cultura popolare inglese non sarà più la stessa e nasceranno due fenomeni di massa, la
Beatlemania e la Bond-mania, che caratterizzeranno gli anni sessanta.
Recensione
Tutto quello che avreste voluto sapere su James Bond (ma non avete mai osato chiedere). O meglio tuttoquello che avreste voluto sapere delle canzoni e delle colonne sonore dei film di 007.
Infatti Michelangelo Iossa, giornalista e docente universitario, da esperto musicologo ha analizzato l’intera
saga della spia più amata del mondo scaturita dalla fantasia dello scrittore inglese Ian Fleming, dal punto
di vista della musica che ha sempre avuto un ruolo di primo piano nelle pellicole bondiane.
Il libro si apre con la prestigiosa prefazione di Monty Norman, leggendario compositore inglese creatore
del “James Bond Theme” brano strumentale arrangiato da John Barry e inserito nel primo film “Licenza
di uccidere”, che diventerà il marchio di fabbrica della saga di 007.
Ogni capitolo ha una scheda iniziale, sorta di locandina che cita i nomi di coloro che hanno lavorato al
film, corredata da numerose fotografie dell’epoca. Poi si racconta il lavoro produttivo e di realizzazione
del film, soffermandosi sugli aneddoti riguardanti gli attori, i registi, i produttori, ma soprattutto si parla
della musica, dalla scelta del compositore a quella dei cantanti, analizzando l’arrangiamento e
l’orchestrazione di ogni soundtrack .
Immergersi in questa lettura significa tornare con la mente agli idoli del cinema che ci hanno fatto
sognare: dal più amato in assoluto Sean Connery, al quasi dimenticato George Lazenby, dal gentleman
dal sorriso ironico Roger Moore al gallese Timothy Dalton, dal glamour irlandese di Pierce Brosnan
all’ultimo Bond Daniel Craig, con la faccia da duro e con un aplomb che differisce dai canoni
dell’immaginario bondiano.
Ma sopratutto questo libro ci inonda di tutte quelle sonorità tipiche della saga che erano e restano pietre
miliari della musica internazionale. Chi non ricorda estasiato la canzone di “Goldfinger” cantata da
Shirley Bassey o la colonna sonora di quel genio incommensurabile di Burt Bacharach per “Casino
Royale” o la voce inarrivabile di Adele che canta il tema di “Skyfall”?
Tutti i più grandi della musica hanno dato il loro contributo a rendere immortale la filmografia bondiana:
da Louis Armstrong a Sir Paul McCartney, da Tom Jones a Tina Turner, Nancy Sinatra, i Duran Duran ,
fino all’ultima Billie Eilish, astro nascente della musica americana.
Conclusioni
Il libro è una sorta di enciclopedia su tutto ciò che riguarda l’universo James Bond. Dice tutto ma propriotutto sulle storie personali e lavorative degli attori, dei musicisti, dei produttori: è un libro che non può
mancare negli scaffali di ogni appassionato cultore di 007.
Ma anche per chi non è un fan sfegatato della saga, questo libro può rappresentare un tuffo nella storia del
cinema e della musica. E se volete rendere la lettura ancora più piacevole, fate come me: cercate su
you tube queste bellissime melodie e mettetele come sottofondo.