” 1976 – 2020 – Il Volo del Deicida “, di Paolo Bertulessi

1976 - 2020 Il volo del deicida

1976 – 2020 Il volo del deicida di Paolo Bertulessi edito Pav Edizioni

1976 – 2020 Il volo del deicida

  “…Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto. Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divise …” (G. P. della Mirandola)

Ed eccoci arrivati al terzo romanzo firmato Paolo Bertulessi e, girata l’ultima pagina, cui si arriva velocemente nonostante la mole non proprio esigua del volume, ti ritrovi col fiato sospeso senza capire però la reale sensazione provata in quel momento.  Stupore, sorpresa, incredulità, logica consecutio dell’intero iter precedente, desiderio che tutto possa realmente essere così in un futuro disto-utopico? Tante sono le sensazioni e molteplici le domande. Una su tutte, da porsi fin dall’inizio, la troviamo nel titolo “Il volo del Deicida”. Chi è o cos’è il Deicida? Vocabolo non di utilizzo quotidiano ma la scrittura di Paolo è unica nel suo genere. Ci ha abituati al suo linguaggio colto e raffinato, mai banale, mai scontato. È una scrittura che insegna nel vero senso della parola, e allora torniamo al vocabolo usato nel titolo: Deicida … il dizionario Treccani riporta: “dal lat. tardo deicida, composto di Deus “Dio” e -cida – Uccisore di Dio, di una divinità, con particolare riferimento a chi volle o eseguì la condanna a morte di Gesù Cristo”. Ed è in questa definizione che si concentra e si sviluppa l’intera narrazione che, come evidenziato nel titolo stesso, copre un periodo di tempo di ben 44 anni, dal 1976 al 2020.

Volendo aprire una parentesi, anche il numero 44 ha un suo significato simbolico oltre che esoterico ben preciso. È un numero maestro estremamente connesso alla Terra e alla Natura; è un numero innovatore, versatile e fautore di cambiamenti.  Il numero 4 di cui si compone, è legato alla stabilità e all’equilibrio nel mondo. Considerato un numero angelico completo e perfetto, fonte di saggezza e verità.  E non poteva esserci arco temporale differente a impregnare di maggiore valenza la narrazione del nostro autore. Che sia solo un “caso”, al quale non ho mai creduto, o sia una “casualità inconsciamente voluta, almeno a me, fornisce molti punti sui quali riflettere.

Paolo è un alchimista della parola e soprattutto sa dosare la giusta suspence dall’inizio alla fine del romanzo, con quel detto non detto in grado di farti però sempre percepire la ricerca spasmodica della verità e della giustizia a ogni costo.  La sua è una scrittura intrisa di cultura in senso lato, i luoghi di ambientazione vengono descritti dal punto di vista storico e architettonico fin nei minimi particolari, fornendo gli elementi utili ad approfondire le proprie conoscenze e lo fa in maniera del tutto naturale senza imporsi, senza forzare la mano e lasciando emergere l’amore e il suo profondo legame con Padova, e non solo.

Il romanzo che potremmo definire un noir psicologico abbraccia una moltitudine di problematiche sociali e dell’individuo. Temi che spaziano dall’amore alla sofferenza, l’amicizia, la malattia, la pedofilia nel mondo ecclesiastico, la perversione, la droga, i segreti militari, il destino … Siamo sempre convinti di poter essere artefici del nostro destino e non riusciamo a renderci conto dell’illusione che si cela dietro tutto ciò in cui crediamo di essere padroni del mondo. È vero, ai bivi, noi scegliamo la strada da imboccare ma per ognuna di esse vi è già stabilito tanto il percorso quanto il target finale. Noi scegliamo solo la strada …, forse …, le certezze crollano, le nostre verità sono effimere … Ed è esattamente così anche per il nostro protagonista principale Leonardo Tarbergia, che deve fronteggiare fin da bambino problematiche molto più grandi di lui, come la depressione della mamma a seguito della morte del papà. Lo zio Cesare, fratello del padre, militare, sarà il solo a prendersi cura di lui in toto anche mettendo in atto azioni cruente pur di proteggerlo in quanto “prescelto” – “ pre-destinato”.  Quest’aurea di “privilegiato” aleggerà dall’inizio alla fine e la “mission” che il nostro Leonardo dovrà compiere non è affatto scontata e sapientemente non rivelata fino al momento giusto …  Ma, il momento giusto esiste veramente?

Forse non è un romanzo semplicissimo perché ricco di avvenimenti che si incastrano tra loro in maniera cervellotica a volte, ma è sicuramente scorrevole, piacevole e molto interessante. Non entro di proposito nella narrazione vera e propria perché lo spoiler sarebbe inevitabile. Il lettore deve scoprire man mano che si addentra nella lettura, quasi stesse esplorando le viscere di quella montagna detentrice e custode di segreti … la montagna dove tutto ha inizio e dove l’uroboro chiuderà il suo cerchio perfetto…

Non posso che complimentarmi ancora una volta con il nostro autore e consigliare assolutamente la lettura soprattutto a chi ama suspence, intrighi e missioni da compiere che sembrano non appartenere a questo mondo… o sì?  Spetta a voi lettori trovare le giuste risposte …

Il romanzo avrebbe, a mio avviso, tutte le carte in regole per una sceneggiatura televisiva.

Teresa Anania

AUTORE: Paolo Bertulessi

TITOLO: “1976-2020- Il Volo del Deicida”

EDITORE: Pav Edizioni

COLLANA: Romanzo

USCITA: 02.05.22

PAGG.: 526 -Brossura

ISBN: 9791259733245

PREZZO: €.22,00

Ambientato nella città di Padova, e in parte nella vicina Venezia, il romanzo si dipana nell’arco dei 44 anni che intercorrono tra il 1976 e il 2020.
Leonardo, il protagonista, rimane orfano di padre in tenera età e viene praticamente cresciuto da uno zio ufficiale dell’Aeronautica per il quale nutre una profonda ammirazione. Il rapporto con lo zio viene da lui raccontato in prima persona e, dopo un prologo intenso e introspettivo che analizza il tempo nel quale il protagonista vive, viene convogliato nei ricordi della propria vita a partire dall’anno 1976, anno nel quale Leonardo subisce il trauma del terremoto con epicentro nel vicino Friuli: da quel giorno la sua vita verrà irrimediabilmente segnata da quell’evento naturale e conoscerà meglio Raffaella, una ragazzina che vive nel suo stesso condominio.
Quella stessa sera, nella base militare dove opera lo zio, sita nei pressi dei Colli Euganei alla sommità del Monte Venda, accade qualcosa che cambierà radicalmente il graduato, fino a condurlo a una missione che coinvolgerà il nipote in prima persona. Da quel momento, a rendere particolarmente sofferta la vita di Leonardo saranno anche i misfatti compiuti dallo zio, crimini giustificati dallo stesso come atti necessari per la sua protezione e dei quali lui diventa muto spettatore:inizia a trasparire un disegno supremo particolarmente inquietante che riguarderà l’intera umanità e che vedrà Leonardo come eletto assoluto.
Utopia o distopia? Ai lettori l’ardua sentenza.

“Aurum – Inferno Operaio”, di Paolo Bertulessi

“Esistenze Proibite”, di Paolo Bertulessi

“Come sputi nella sabbia” – Ira Initium Insaniae, di Paolo Bertulessi

Segnalazione uscita silloge poetica: “La Nudità dei Sassi”, di Paolo Bertulessi

“Nuotando nel mio assenzio – Eteree Visioni e Tragitti Mentali”, di Paolo Bert

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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