
Battiti di inchiostro, Maria Teresa Lezzi Fiorentino, Aurea Nox editore
Il racconto è una forma letteraria nel nostro paese considerata minore, ovviamente a torto. Il racconto è un’emozione, un’istantanea. Il racconto è la forma letteraria più immediata, più sincera. La ricerca delle emozioni.
Questo preambolo per parlare del bel libro di racconti scritti dalla nostra Maria Teresa ( ndr dico nostra, in quanto è una delle nostre blogger innamorata della scritura come forma espressiva).
Veniamo a noi battiti d’inchiostro rappresenta una vera istantanea su momenti importanti della vita, quei momenti particolari della vita in cui non sappiamo di essere assolutamente felici, ce ne accorgiamo solo quando li ricordiamo.
Il rapporto meraviglioso che si instaura tra una nonna e sua nipote; oppure istantanee del rapporto tra alunno e insegnante. Tutti noi con il passare degli anni ricordiamo con affetto quell’insegnante che ci ha fatto capire la vita, per prima al di fuori dalle mure domestiche, protetti dall’amore dei genitori.
«Alcune volte basta veramente poco per riavvolgere il na-stro della memoria. Un volto, un nome, un foglio, un dise-gno, una foto… oppure una lettera, come quella che mi ri-trovo tra le mani, nel riordinare la libreria.
Un foglio protocollo senza busta, ripiegato con cura, sci-volato via da un libro di narrativa di scuola media. Perché sia qui e non tra le altre che custodisco gelosamente in una scatola di cartone colorato, proprio non lo so. Sarà sfuggita?
Apro per dare uno sguardo e non ho neppure bisogno di leggere la firma, perché so già a chi appartiene. Riconosco la grafia. Il tempo che passa non cancella segni né sogni.
È Giulia, con il suo raccontarsi e chiedere consigli, con il suo comunicarmi tutti i dubbi che la assillavano.
Era stata tra i primi a gioire per l’idea dello scambio epi-stolare docente-allievi, che, nato per riflettere sulla vita di classe e dare un impulso creativo alla scrittura, presto si era trasformato in un singolare sportello d’ascolto.»
L’insegnante che diventa punto di riferimento, non a caso Maria Teresa è stata un’insegnante appassionata innamorata del suo importantissimo ruolo nella vita dei suoi alunni.
Battiti d’inchiostro è un piccolo libro da leggere insieme tutta la famiglia, magari a voce alta in un momento conviviale e familiare. Ci sono storie adatte ad ogni età. Alcune veramente simpatiche che strappano un sorriso divertito, come l’approccio al mondo del web della scrittrice. O anche la fiaba della furmilicchia narrata sia in italiano che in salentino, oppure la storia rivisitata di Cenerentola.
Un libro da leggere, da godere, un’istantanea sulle emozioni, sulle cose a cui si danno poco importanza, ma che restano dentro e ricordi sempre con un dolce sorriso.
Maria Teresa ci ha portato nel suo mondo , un mondo forse per alcuni obsoleto, in cui le emozioni, l’affetto , la correttezza la fanno da padrone. Il nostro piccolo mondo antico, forse, ma tanto importante per ogni essere umano.
Leggendo battiti d’inchiostro la prima immagine che mi veniva alla mente è quella di una mamma con i suoi bambini attorno che vivono insieme il piacere delle storie, delle emozioni istantanee quelle che provocano un sorriso quasi involontario.
“Battiti d’inchiostro” di Maria Teresa Lezzi Fiorentino, salentina di Lecce, è una raccolta di brevi racconti e riflessioni che cattura le molteplici sfumature della vita attraverso le esperienze quotidiane e relazioni interpersonali. Ogni racconto offre una prospettiva coinvolgente, talvolta drammatica, spesso letta con un taglio ironico e leggero che offre un punto di vista reale di vita vissuta. Alcuni richiami alla lingua salentina rendono il tutto ancora più godibile e divertente.
Autore: Maria Teresa Lezzi Fiorentino
Editore: Aurea Nox
Collana: Heloquence
Anno edizione: 2024
In commercio dal: 27 luglio 2024
Pagine:127 p., ill. , Brossura
EAN: 9791281625433