Blog tour ” La Tavola degli Otto” di Raffaella Iannece Bonora

Buongiorno lettori! Terza tappa del blog tour de “La tavola degli otto”. Oggi conosciamo l’autrice Raffaella Iannece Bonora.

  1. Benvenuta nel blog, facciamo una domanda semplice per rompere il ghiaccio. Presentati con tre aggettivi e racconta cosa fai nella vita.
    Proprio alcuni giorni fa ho fatto questo giochetto degli aggettivi con un paio di amici…quindi unirò i loro, perchè da sola non saprei da dove iniziare. Intelligente, Carismatica, ironica (i miei amici mi vogliono taaaaanto bene). Cosa faccio? Farei prima a dire cosa non faccio ?. I miei studi artistico-umanistici mi hanno portato ad immergermi non solo nel mondo della pittura e della letteratura, ma anche in quello del teatro, del cinema, della musica, materie che sono prima di tutto mie grandi passioni. Scrivo (sempre), leggo (tanto), disegno, amo la recitazione, il canto, la musica… mi occupo di giornalismo, pubblico recensioni, interviste, articoli e inchieste per alcune testate ma soprattutto per due blog meravigliosi: Un tè con la Palma e Il mondo incantato dei libri. Credo di aver detto tutto ?
  2. Come nasce questa raccolta?
    Questa raccolta nasce per sbaglio. Non doveva essere affatto una raccolta, inizialmente avevo ideato la trama di un solo racconto, l’intento era quello di trasformarla in un romanzo. Poi… poi mi sono venute altre idee, che avrei potuto conservare per opere future ma erano fulmini, saette, troppo piccole per essere autonome, troppo diverse le une dalle altre per convogliare in una sola opera. Infine, una notte, sognai il famoso tavolo di quercia … successivamente mi sono limitata a unire i puntini e studiare, studiare davvero tanto. Dietro ogni racconto ci sono mesi di ricerche, notti insonni, approfondimenti, letture, ore davanti alla pagina bianca alla ricerca della frase giusta. Quindi, questo libro, nasce da un mix di fantasia e sudore.
  3. Notiamo, fin da subito, la base delle storie dedicate alle leggende/culture celtiche, ogni personaggio racchiude una divinità. Quale obiettivo ti sei prefissata quando costruivi ogni singolo personaggio?
    Il mio obiettivo personale era, fondamentalmente, quello di mettermi alla prova (complicandomi, di fatto, l’esistenza). Ideare una trama e definire un gruppo di personaggi è difficile, idearne otto, ognuna con il suo protagonista, legate insieme da un filo comune che si perde nelle pieghe del passato, lo è un po’ di più. Io volevo di più. Volevo capire fin dove potermi spingere e volevo imparare cose nuove (tipo ad essere sintetica, chi legge i miei articoli sa che non è un mio dono ma se scrivi racconti devi esserlo per forza ?). Se invece parliamo di obiettivo ad ampio raggio, beh… volevo che il lettore si ritrovasse nei miei beniamini, volevo che leggendo le pagine de La Tavola degli Otto dicesse “anche io”, allo stesso tempo però volevo donare emozioni nuove, forti, farlo viaggiare tra terre, culture e tempi lontani. Ci sarò riuscita? Non posso rispondere, mi tocca passare la palla ai lettori.
  4. Domanda più interna e piena di gossip, quanto dei personaggi ti rappresenta?
    Ogni personaggio ha qualcosa di me, in ogni storia c’è un frammento della mia personalità e della mia vita, una sorta di (e questa è per i potterhead) “horcrux” buono… ed essendo otto, non sette, ho superato Voi-sapete-chi ?. Cosa c’è di mio? Quali caratteristiche mi appartengono e quali sono frutto di fantasia? Questo non ve lo dirò mai!
  5. Sviluppando storie e situazioni molto attuali, quale messaggio hai cercato di donare?
    Partiamo da qualche tappa precedente, altrimenti mi riesce difficile esser chiara. Amo la mitologia, la magia, il mistero ma, ancor di più, amo tutto ciò che è in grado di farmi viaggiare (film, canzoni, quadri, libri…), più mi porta lontano più io sono felice. Felice. La felicità è la perla intorno alla quale ruota la nostra esistenza, essa ha ispirato il presidente Benjamin Franklin durante la stesura della Dichiarazione di Indipendenza: “Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità […]”. Ogni personaggio nasce con il desiderio intrinseco, sepolto in fondo alla sua anima, di essere felice e il destino, Dio, il Karma, le divinità pagane… scegliete voi come chiamarlo… decide di donargli non la felicità, ma una possibilità per poterla raggiungere. Quante volte queste possibilità vengono offerte anche a noi ma le ignoriamo, non le vediamo, non ci rendiamo conto di quanto una cosa piccola possa essere miracolosa? Ogni racconto vuole aprire gli occhi al lettore, invitarlo a guardarsi intorno, trovare il suo miracolo e scegliere la felicità: questo è il messaggio.
  6. A quale pubblico è indirizzato?
    A tutti! Si, lo so, è scontato ma è così… per la varietà di generi toccati (dal romanzo di formazione al rosa, dallo storico al fantascientifico/distopico) è adatto davvero ad ognuno di voi, anche perchè il messaggio è universale, non fa distinzioni di sesso, razza, colore, religione e via dicendo… è umano voler essere felici e, fino all’ultima volta che ho controllato, l’umanità è una.
  7. Quali riscontri hai ricevuto dopo alcune mesi dalla pubblicazione?
    Ed ora tocca a me essere felice ?. Sono fiera di annunciare che non ho ricevuto una sola recensione negativa. Il libro è stato letto da persone molto diverse fra loro, ragazze giovani, uomini post -anta, ragazzi del liceo, donne in carriera, lettori specializzati nell’horror, nel thriller o nel chick-lit, insomma un caleidoscopio di gusti e personalità… ma tutti d’accordo su “La Tavola degli Otto”. I loro messaggi, i loro complimenti, le loro frasi e le richieste di nuove opere, sono la mia eterna forza.
  8. Da fonte certa, sappiamo che hai realizzato una presentazione molto particolare, vuoi raccontarci qualcosa in merito?
    Chissà chi è sta fonte certa?. Si, ho cercato di realizzare qualcosa di diverso, facendo leva sulla mia personale esperienza… avendo partecipato a molti eventi e presentazioni, negli anni ho disegnato una sorta di mappa dei gusti del pubblico. Ho sposato queste informazioni alle mie passioni e così… ho teatralizzato “La Tavola degli Otto”. L’intera presentazione è stata arricchita da attori che hanno interpretato alcuni stralci del libro. Per me è stato interessante convertire in copione alcune pillole del volume ed è stato magico vedere i miei personaggi prendere vita, staccarsi dalla carta e dell’inchiostro per diventare di sangue e carne, avere una propria voce, un proprio sguardo, un cuore che batte. Il pubblico ha gradito molto, li ho visti spalancare gli occhi, saltare sulla sedia per la sorpresa, emozionarsi… un regalo immenso. Per questa riuscita fantastica devo ringraziare “La Compagnia di Teatro del Bianconiglio” (della quale faccio parte) capitanata da Bruno Di Donato. Grazie ragazzi, vi voglio bene ❤
  9. Ti sei mai chiesta se desideravi cambiare qualcosa?
    Si… me lo sono chiesta e, c’è una cosa che avrei cambiato, ma nella struttura non nelle trame. Avrei preferito cambiare leggermente l’ordine dei racconti. Attualmente, infatti, il libro termina con quella che dovrebbe essere la prima novella (grande rivelazione, siccome non l’ho mai detto e scritto da nessuna parte). A volte mi sono chiesta se, forse, non era meglio seguire scrupolosamente l’ordine della ruota ma (spoiler) siccome l’ultimo è anche quello che riguarda la festività più importante, più celebre, alla fin fine sono contenta di averla usata in chiusura. Quindi no, non cambierei nulla.
  10. Progetti futuri?
    Quanto spazio abbiamo? ? Su carta (ed effettivamente, essendo una scrittrice, lì devono stare ?) ce ne sono tanti… vorrei esplorare nuovi generi come lo steampunk o il distopico (che adoro), senza lasciare però la vecchia strada, lo storico, il realistico, il romanzo di formazione. Da dove inizierò? Seguitemi e lo scoprirete.

Ti ringraziamo per questa chiacchierata insieme, alla prossima.

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Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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