“Ci sono favole a cui si cambia il finale amaro pur di far finta che il dolore non esista”
Pensiero molto profondo che accarezza la mente del lettore invitandolo a riflettere sul suo reale rapporto con l’amore e la vita.
“Bruciare la sete” è il titolo di questa articolata raccolta di poesie che sposa la tematica dell’amore adolescenziale; un amore ardente, che brucia fino a trasformarsi in cenere per poi nutrire di nuovo la vita.
“Ora resta solo la cenere a scaldarci. Siamo stati cenere di incendi causati dai nostri stessi baci infiammati”
Il lettore viene dolcemente invitato ad aprire i preziosi ”cassetti dei ricordi” per rivivere i suoi primi amori, le sue prime paure, le sue prime esperienze, le emozioni che bruciavano dentro di lui e dissetavano la sua immensa voglia di amare.
“Spogliamoci adesso senza mollette addosso. Vestiti di notte stesi alla luna”.
“Perché se c’è la guerra tu sei la pace”.
“Il treno diretto a per sempre sta per partire”.
Un romanticismo avvolgente, una nota armoniosa che vorrebbe donare un po’ di calore anche ai cuori più freddi.
Naturalmente gli amori adolescenziali finiscono, a volte tornano, altre si perdono ma restano ugualmente incisi sulla nostra anima.
“Eppure mi basta l’indifferenza delle tue palpebre per sentire la tua voce”.
“Anche se non sei ancora ma ancora sei chi aspetto tu sia”.
“Penisole orfane nuotiamo verso nuove rive, nuove spine con cui ferirci”.
Anche qui il lettore fa un tuffo malinconico nel suo passato, ricordando le delusioni, le sofferenze, le cicatrici di amori volati via … ma ciò nonostante, alla fine quello che rimane è solo una dolce sensazione di abbandono.
Sete di amare, sete di ritrovare se stessi, sete di andare oltre mentre bruciamo di passione dentro di noi.
“Siamo soli. Per riflettere dobbiamo rifletterci bruciare la sete per dissetare l’altro”.
Il poeta, attraverso i suoi versi, disegna una scia di speranza che il lettore abbraccia calorosamente.
“Guarda in basso solo per darti coraggio e spingerti più in alto”.
“Se a tutto c’è una fine che tu sia l’inizio”.
“Dormivi con le mani sopra gli occhi come a proteggerti dai sogni che non potevi realizzare”.
Concludo la mia recensione consigliando la lettura di questo libro, ma è doveroso specificare che il linguaggio non è semplice ( questa è una nota positiva) e quindi adatto ad un pubblico che sappia interpretare la sensibilità di chi scrive con il cuore.
Alessandra Di Girolamo
Titolo : Bruciare la sete
Autore : Lorenzo Pataro
Editore : Controluna
EAN: 9788885791282
Prezzo : € 9,90
L’autore
Lorenzo Pataro, nato a Castrovillari (Cs) il 14/11/1998, vivo a Laino Borgo (Cs) da sempre. Diplomato al liceo scientifico di Lagonegro (Pz), da ottobre studio Lettere Moderne presso l’università degli studi di Salerno.
Scrivo anche racconti e uno di questi, “Storia di un violino e di un corallo”, nel 2015, è stato pubblicato in un’antologia per scopi umanitari, Uomini su carta vol. 2, a cura di Gemma Gemmiti.
Non amo definirmi né un poeta né uno scrittore, per ora, soprattutto per il rispetto che nutro verso i grandi degni di questo nome che mi hanno formato. Mi piace chiamarmi con l’appellativo di “scrivente”, persona che scrive, che si libera scrivendo, ma senza pretesa alcuna.
Due testi del libro sono stati pubblicati in anteprima dalla prestigiosa rivista di poesia Atelier Poesia e uno di questi è stato tradotto in spagnolo dal Centro Cultural Tina Modotti di Antonio Nazzaro. Altri testi sono usciti per altre importanti riviste come PoetarumSilva, YAWP: giornale di letterature e filosofie, Frequenze poetiche.
La descrizione
“Bruciare la sete” è la storia in versi di un amore adolescenziale, consumato in un incendio vorace nel Bosco del Nontempo, al limite tra la possibilità e la non possibilità. La storia di un amore che già prima di farsi vivo si ustiona con i suoi stessi desideri, che si autodistrugge nel tentativo di farsi spazio tra l’utopia del sentimento ideale e la concretezza dello specchio reale.