Care presenze di Sandra Petrignani, edito Neri Pozza editore.
Un libro di novelle, un romanzo in due tempi, un incantesimo.
Approdo a questo libro incuriosita di leggere altro di Sandra Petrignani dopo “ La Corsara” , e scelgo un suo romanzo di qualche anno fa, anche perché amo molto confrontare nel tempo la produzione letteraria di un autrice che ho apprezzato. Quindi scelgo “ Care presenze”, un romanzo in due tempi , le novelle col proprio titolo ed il racconto delle sensazioni e delle storie dei personaggi di questo bel libro. Ed anche in questo caso Sandra Petrignani si conferma una grande narratrice capace di avvilupparti nelle sue storie.
Come in una sorta di Decamerone boccaccesco , una famiglia allargata si ritrova per le vacanze in una casa al lago isolata , con tanto di torre. Prendendo spunto dalle storie di fantasmi che si inventa Ada una delle due piccole di casa, nipotina di Olga la padrona di casa, gli adulti decidono di ritrovarsi ogni sera per raccontare una storia di fantasmi a turno . Ma le storie non sono altro che occasione di introspezione autobiografiche alcune e ispirati ai grandi novellieri della letteratura altri, condivisa con i partecipanti a questo consesso vancanziero. In tempi diversi approdano alla torre sul lago : Carol disperata per la fine di un amore, Cristiano con la moglie Patrizia e due suoi colleghi Hitochi e Alex, Gregorio ex marito di Olga con la sua compagna Gianna. Ma durante questa vacanza magica vengono messe in discussione, coppie e certezze di molti dei protagonisti. Il raccontarsi attraverso una storia , il discutere , il dipanare intrecci diventa motivo di analisi interiore di gruppo. Si crea un’empatia perfetta tra loro da stravolgerne le vite.
Olga è una scrittrice di professione, annota e racconta le storie , alcune dietro sua ammissione non proprio fedelmente.
Ammetto, talvolta di correggere qui e là le storie secondo il mio gusto, sfrondo o abbellisco, ricreo, a tratti integro di sana pianta. Ma non hanno fatto così tutti gli scrittori di favole? Non hanno piegato in un’antica voce, la loro, la grande messe delle narrazioni popolari che andavano raccogliendo? Eppure si ha l’impressione che le fiabe si siano scritte da sé. Un autore, spesso, ha la sensazione di essere solo uno strumento, come il medium lo è dello spirito che parla attraverso le sue corde vocali.
Olga è l’io narrante alter ego della scrittrice stessa che costruisce un romanzo magico , un agosto anomalo, dove nascono e finiscono amori , Olga stessa nonostante un rapporto di amore e fiducia con suo marito Marin si sente lusingata dalle attenzione del giovane Alex collega di lavoro di suo figlio Cristiano, provando turbamenti o forse solo la lusinga di provocare desiderio nonostante l’età avanzata. Le care presenze del titolo non sono altro che il tema delle novelle che deve essere necessariamente riguardante i fantasmi , alla fine diventa sprone ed origine della introspezione dell’anima di Olga in primis e man mano di tutti i componenti il gruppo
Ma chi è il vero protagonista del libro?, né Olga né Marin nè nessuno degli invitati , il centro del libro è la letteratura, la capacità di raccontare storie, alcune liberamente ispirate dai grandi della letteratura, altre tipiche di paesi lontani come la storia di Hitochi e quella di Alex, altre autobiografiche ma sono storie che si dipanano raccontandole, come tanti novelli cantastorie .
Vi propongo qualcosa di veramente forte stasera”, disse Gregorio non appena Patrizia si era allontanata per accompagnare a letto le bambine. “Una seria, circostanziata storia di fantasmi senza alcun aggancio autobiografico, costruita alla maniera dei maestri di genere. Mi sono documentato. Ho ripescato in libreria Poe, Oscar Wilde, Henry James e Le Fanu e Lovecraft, mi sento preparato. Ho messo a punto un congegno che vi farà rizzare ogni pelo del corpo e battere i denti. Non so se riuscirete mai più a dormire soli la notte”.
Una scrittura colta, di qualità e soprattutto empatica , la scelta de momenti letterari , i protagonisti delineati secondo le loro profonde diversità, anche culturali , Padma proviene dallo Sri Lanka, Alex è cubano e Hitochi orientale, e forse anche questa è la forza del romanzo, l’autrice mette a confronto provenienza e modi di pensare diametralmente opposti in alcuni casi , sia per provenienza territoriale che per percorso di vita. E questa eterogeneità nella personalità degli invitati, riesce a creare un confronto diretto nel modo di percepire le storie raccontate.
Per me leggere questo romanzo è stata un momento di relax assoluto , arrivata all’ultima pagina, con un finale assolutamente inaspettato , sono rimasta avviluppata a lungo come in un incantesimo , una malia.
Ne consiglio assolutamente la lettura a me ha lasciato dentro una grande emozione dopo aver girato l’ultima pagina…
Titolo : Care presenze
Autore : Sandra Petrignani
Editore : Neri Pozza
Collana : I narratori delle Tavole
Anno di uscita : 2004
Prezzo : € 16,50
Sandra Petrignani è nata a Piacenza. Vive a Roma e nella campagna umbra. Con Neri Pozza ha pubblicato: La scrittrice abita qui (2011), pellegrinaggio nelle case di grandi scrittrici del Novecento; i racconti di fantasmi Care presenze (2004); il libro di viaggio Ultima India(2006); il romanzo-documento Addio a Roma (2013) e la biografia romanzata di Duras, Marguerite (2014). Da Beat è stato recentemente riproposto il suo secondo libro, del 1988, Il catalogo dei giocattoli.
La descrizione del libro
Una piccola comunità accampata nelle stanze di una torre in riva a un lago. I padroni di casa, Olga e Marin, hanno trasformato la torre in un piacevole luogo di vacanza per i figli e gli amici. A causa della sadica fantasia di Ada, una bambina che inventa storie spaventose per mettere alla prova la credulità della piccola Shamira, tutti sono stati travolti dalla mania di inventare storie di fantasmi. Da quella della “Casa dell’impiccata” a quella della “Donna dai capelli bagnati”, fino allo “Spettro pieno di vento” e alla “Danza macabra”, finché non è toccato a Olga raccontare la sua storia. E allora ogni barriera, ogni confine è apparso incerto. Chi sono davvero gli spettri e chi i vivi? Chi sono coloro che “danzano, vanno e vengono”?