Donna sola in cammino, Blaga Dimitrova

Donna sola in cammino

DONNA SOLA IN CAMMINO

Scomodo rischio è questo
in un mondo ancora tutto al maschile.
Dietro a ogni angolo ti aspettano
in agguato incontri vuoti.
E percorri vie che ti trafiggono
con sguardi curiosi.
Donna sola in cammino.
Essere inerme
è la tua unica arma.

Tu non hai mutato alcun uomo
in protesi per sostenerti,
in tronco d’albero per appoggiarti,
in parete – per rannicchiarti al riparo.
Non hai messo il piede su alcuno
come su un ponte o un trampolino.
Da sola hai iniziato il cammino,
per incontrarlo come un tuo pari
e per amarlo sinceramente.

Se arriverai lontano,
o infangata cadrai,
o diventerai cieca per l’immensità
non sai, ma sei tenace.
Se anche ti annientassero per strada,
il tuo stesso partire
è già un punto d’arrivo.
Donna sola in cammino.
Eppure vai avanti.
Eppure non ti fermi.
Nessun uomo può
essere così solo
come una donna sola.
Il buio davanti a te cala
una porta chiusa a chiave.
E non parte mai, di notte
la donna sola in cammino.
Ma il sole come un fabbro
schiude i tuoi spazi all’alba.

Tu cammini però anche nell’oscurità
e non ti guardi intorno con timore.
E ogni tuo passo
è un pegno di fiducia
verso l’uomo nero
col quale a lungo ti hanno impaurita.
Risuonano i passi sulla pietra.
Donna sola in cammino.
I passi più silenziosi e arditi
sulla terra umiliata,
anche lei
donna sola in cammino.

Donna in cammino

Blaga Dimitrova è una delle figure più significative della Letteratura Bulgara. E’ autrice di poesie, poemi,romanzi,saggi.

Notevole è anche la sua attività di traduttrice di classici e moderni della letteratura europea.La fluidità semplice e quasi discorsiva del verso della Dimitrova le consente di spaziare tra sentimenti forti e spesso contrastanti: si dischiude così, in maniera originale, il complesso mondo delle emozioni della donna e la sua peculiare percezione dell’esistenza. Il motivo dell’amore ritorna nelle raccolte degli anni ’70 e ’80, in Come, 1974, Gong 1976, e Spazi, 1980, affiancato tuttavia da altri temi: ad esempio è mutevole, e a volte contraddittoria, l’interpretazione del tempo e dello spazio. La Dimitrova ora canta il passaggio temporaneo dell’uomo sulla terra, il concetto di memoria e quello di armonia nel rapporto tra gli uomini e in quello tra l’uomo e la natura, infine il senso della parola poetica e della letteratura in genere.

A partire dagli anni ’70 le molteplici raccolte di Blaga Dimitrova si distaccano sempre più palesemente dalla linea ufficiale della cultura bulgara in virtù della diversa problematica sociale. I suoi saggi critici sulla prosa e la letteratura contemporanea bulgara non trovano ospitalità nelle riviste di regime. La censura colpisce libri fin qui ignoti al lettore bulgaro, quali Si spengono le lucciole, romanzo del 1970, Il Fico, del 1976, Domande, pièce teatrale del 1977, A piè zoppo, poesie satiriche del 1988, Urania, romanzo fantastico, dello stesso anno.

Soltanto in anni recenti la critica letteraria bulgara ‘si accorge’ dell’importanza degli scritti di Blaga Dimitrova così alieni rispetto ad un’epoca in cui la letteratura usava trasfigurare e idealizzare la vita e i sentimenti in ossequio ai valori del “socialismo reale”.

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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