Donne e memoria

Mercoledì 4 marzo 2020, nell'ambito della Rassegna Marzo donna 2020 del Comune di Napoli, alla Sala Ruotolo della Municipalità Vomero ed Arenella , si è tenuto un incontro   " Donne e memoria", con una rosa di relatori eccezionali .
Mercoledì 4 marzo 2020, nell’ambito della Rassegna Marzo donna 2020 del Comune di Napoli, alla Sala Ruotolo della Municipalità Vomero ed Arenella , si è tenuto un incontro ” Donne e memoria”, con una rosa di relatori eccezionali .

Ospiti di Margherita Siniscalchi Vice Presidente e consigliera alla legalità e politiche sociali, perfetta padrona di casa con l’organizzazione di un dibattito estremamente interessante scevro da luoghi comuni e ovvietà di incontri di questa risma sono : Morena Cecere Assessore alla Cultura del Comune di Montesarchio, Barbara Carino con la sua intensa testimonianza di vita vera, Anna Copertino giornalista Road Italia, Angela Procaccini scrittrice e dirigente scolastica, Antonella del Giudice conduttrice televisiva e scrittrice, l’importante presenza del Dott. Maurizio Cappiello dirigente medico dell’ospedale Cardarelli, nel suo reparto gestisce lo sportello Rosa dedicato alle vittime di violenza. Ha allietato la serata il cantautore Lino Blandizzi . Moderatore dell’incontro Raffaele Messina docente e scrittore.

Introduce gli ospiti della serata l’ottimo moderatore Raffaele Messina presentandole come operatrici di riflessione culturale,” Mi sono occupato di abusi ai minori e alle donne con la mia attività di scrittore. La dimensione del dolore e connaturata ma inaccettabile chiosa Messina e continua dicendo che il nostro scopo è arrivare a celebrare la giornata internazionale della donna l’8 Marzo non più all’insegna del dolore , ma libertà , creatività , benessere ,gioia di vivere, con questo auspicio iniziamo questo incontro .

Siamo davanti a donne che in un modo o nell’altro hanno un vissuto doloroso dovuto alla violenza , donne empatiche che con la loro testimonianza , vuoi con i loro scritti , vuoi con la loro attività di donne sempre sul campo come Anna Copertino, che con la sua attività è sempre sul campo contro ogni tipo di abuso e sopraffazione. In un darsi la parola in perfetta armonia, hanno sviscerato tutte le problematiche attraverso diversi punti di vista, rendendo l’incontro interessante e lontano da ogni luogo comune. Si è parlato di violenza con Barbara che ci ha lasciati tutti con le lacrime agli occhi con la sua testimonianza di violenza subita e la sua difficoltà nel riprendere in mano la sua vita per amore dei suoi figli . Di Barbara ne parleremo in modo più approfondito in un’ articolo dedicato proprio a lei , perché l’8 marzo sia non una festa delle mimose ,ma una giornata di consapevolezza e lotta al virus mortale che è il femminicidio.

Davanti ad un pubblico interessato e moralmente partecipativo,Anna Copertino inizia il dibattito, come sempre vivace e pimpante , ci presenta i libri da lei scelti, per rappresentare al meglio questa tematica, ma soprattutto antologie perché aggiunge Anna sono la voce corale di più autori e punti di vista. La giornata internazionale della donna sia un ricordo ,ma anche un monito : le donne che hanno perso la vita per mano di chi avrebbe dovuto amarle, siamo noi, è affare nostro, un fatto gravissimo che non può farci girare dall’altra parte. L’intervento di Anna Copertino come sempre del resto , lei una donna tosta che combatte a testa alta ,sempre in gioco ,non teme nulla e nessuno perché sa di essere sempre dalla parte giusta, il suo intervento è stato l’inizio che doveva esserci in un dibattito importante e di peso come quello di cui stiamo raccontando. Anna ci parla di legalità, di supporto delle famiglie, di denuncia, di forza, di coraggio, dire no all’abuso, l’attenzione a guardare le cose nel modo giusto non con fare pettegolo ma sia di sostegno per chi è in grave difficoltà.

La parola passa alla musica con l’ottimo cantautore Lino Blandizzi , attivo in progetti sociali, in un laboratorio di musica e di creatività con i detenuti, un fare uscire fuori delle storie allucinanti attraverso la creatività. Dare un aiuto che arricchisce chi si mette in gioco a persone che hanno bisogno di una speranza. Complimenti a Lino per il suo impegno sociale.

Angela Procaccini inizia il suo straordinario intervento definendo la donna : donna è una parola aperta, che dice tutto o dice niente, usa la poesia per parlare di donne , la poesia una forma di espressione, che in poche parole ci porta dentro, parla delle donne che hanno sfidato secoli di paure e di sopraffazione con il silenzio, tornando molto indietro nel tempo ,le donne che tentavano di affermare il loro essere erano tacciate come streghe. Un altro esempio lo trae da Memorie di una Geisha di Arthur Golden con una frase emblematica ” Mia nonna diceva che io ero come l’acqua , che quando è intrappolata crea un nuovo varco.” Angela continua dicendo che è proprio questa la metafora più adatta per definire la donna di ieri ,ma anche quella di oggi, quella donna che soffre,che difende la sua libertà in silenzio e cerca sempre un nuovo varco. Libertà è tirare fuori quello che si è veramente,è una conquista , rifiutare compromessi ,ambiguità , poter avere indipendenza economica è libertà, sappiamo bene quanto sia difficile raggiungerla. La libertà è un continuo specchiarsi, mettersi in gioco , prendere decisioni ed assumersene la responsabilità. Spesso un messaggio coraggioso di sopravvivenza.

La parola passa al Dott Cappiello che ci parla come avviene nella concretezza l’aiuto alle donne abusate,presso l’Ospedale Cardarelli, due percorsi paralleli : uno il percorso Dafne dal nome mitologico di questa dea che subì violenza, con un personale che fa ascolto e supporto psicologico; all’interno del pronto soccorso è stato attivato un percorso rosa che funziona 24 al giorno con personale medico ed infermieristico , psicologico purtroppo con moltissimi accessi. E si rilascia un referto psicologico che è valido a norma di legge per l’uso in tribunale. Una realtà che funziona,un luogo sicuro dove rivolgersi, che la cittadinanza deve conoscere per sentirsi meno sole.

L’incontro continua con la testimonianza più toccante della serata è Barbara
Carino a raccontarci la sua storia di dolore, sopraffazione,violenza, porterà sempre con sè, sul suo corpo la follia di un uomo che ne ha fatto la sua vittima, botte, sangue ,segni permanenti nel corpo ma soprattutto nell’anima,ma in tutto questo ci sono due bambini che assistono alla violenza in famiglia ,credendo che sia normale…. fino a quando un bambino di tredici anni prende un bastone per difendere sua madre.Denunciare il padre dei tuoi figli per la paura di lasciarli soli, ogni giorno la violenza è più cruente, ti lascia un vuoto dentro, non ti senti più una persona. Le parole di Barbara mi hanno lasciato profonde ferite nell’anima, spesso sentiamo nei vari telegiornali o leggiamo sui quotidiani di donne picchiate, uccise,violate nella loro dignità,ma ci sembra sempre una cosa molto lontana,invece sentire parlare Barbara ci ricorda che è un problema di tutti , se non va affrontato alla base sarà il vero virus che ucciderà l nostre famiglie, la nostra società ancora vittima di machismo.

Dopo questo momento intenso ed emozionante, la parola passa a Morena Cecere che ci porta la testimonianza delle iniziative svolte nel Comune di Montesarchio , ci parla di un flashmob di sostegno alle donne vittime di femminicidio, l’obiettivo è condannare ogni forma di violenza ,quella violenza subdola che si nasconde dietro uno sguardo, un gesto, forme primordiali di violenza . L’arma più potente per combattere questo attacco primordiale alle donne è il confronto, il parlare, dare voce a chi il dolore lo ha subito, per fare entrare in chi ascolta la consapevolezza che è qualcosa che riguarda tutti, che non è vivere civile. Ci parla di un evento che avverrà a Montesarchio, una ragazza ventenne ha messo a disposizione il suo salone di bellezza per un giorno per confrontarsi e dare voce alle vittime di violenze. Colpisce soprattutto la consapevolezza e la voglia di dare delle ragazze molto giovani , e a me questo fa ben sperare , forse le generazioni future saranno migliori della nostra .

Antonella Del Giudice conduttrice televisiva scrittrice ci parla di Ulisse. Penelope è diversa dalla donna che aspetta che tutti abbiamo conosciuto nell’Odissea, ,rappresenta la donna di casa , il suo romanzo è una rilettura interessante dell’Odissea, mette in risalto la volontà delle donne , Penelope voleva Ulisse o sperava che non tornasse? Nei secoli le donne con il loro corpo hanno fatto la storia, danno la vita e ogni volta per dare vita rischiano la propria vita . Le donne antiche del mito sono tutte donne fortissime e volitive. L’autrice conclude il suo intervento dicendo di aspirare ad un mondo senza festa della donna che nasce da una tragedia , ci sarà da festeggiare quando avrà parità di salario ,non sarà più umiliata, picchiata e uccisa . L’auspicio che forse è un’utopia è la parità di genere, quando la donna sarà considerata veramente una persona allora festeggeremo.

Conclude l’incontro la padrona di casa Margherita Siniscalchi, inizia il suo intervento con l’invito ad un applauso a Barbara, per il suo coraggio di vita e forse anche il coraggio di mettersi a nudo raccontando la sua storia davanti ad un pubblico attento. Lo scopo di questo incontro è proprio sottolineare quanto è importante denunciare il proprio aguzzino, e ritrovare la propria dignità di donna,come Barbara anche con dolore ha saputo fare. Anche se le leggi ci aiutano non basta perché le vittime non denunciano. Margherita conclude con un ringraziamento ai partecipanti seguono le foto di rito e strette di mano che noi del mondo incantato dei libri abbiamo voluto dare a queste grandi donne figure importanti ed empatiche che ogni giorno si mettono in gioco . Grazie a voi tutte, grazie a chi non vuole tacere, parlare parlare e parlare ancora , solo così si può provare a cambiare le cose, solo con la parola fino allo sfinimento si può far sentire alle donne vittime di violenza che non sono sole.

Elisa Santucci

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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