Elena Ferrante e le sue identità sommerse

Elena Ferrante e le sue identità sommerse
Elena Ferrante identità sommerse di Lara Michelotti

Elena Ferrante tra fantasmi e crimini familiari

Elena Ferrante nascosta dietro l’anonimato e congetture sulla sua identità è riuscita a creare un fenomeno di costume di sé stessa.
La sua carriera letteraria inizia con “ L’amore Molesto”; romanzo sul rapporto madre – figlia raccontato con crudeltà e passione, e già dal primo romanzo, tra l’altro portato al cinema da Mario Martone, si nota la sua vena narrativa cruda e realistica.
L’amore molesto già mostra la sua grande bravura come narratrice dei crimini familiari, quei rapporti di amore odio che si creano all’interno della famiglia, l’ambientazione è sempre una Napoli vera lontana dagli stereotipi del mare sole e mandolino.
Il suo talento narrativo è evidente e da subito riesce a creare una totale empatia con i suoi lettori.


“ Mia madre annegò la notte del 23 Maggio, giorno del mio compleanno nel tratto di mare di fronte alla località che chiamano Spaccavento”

Questo l’incipit del thriller domestico, sua figlia Amalia scava a fondo nella vita di sua madre, ed escono fuori cose brutte accadute da bambina di cui lei aveva rimosso il ricordo.
Elena Ferrante sin dal primo romanzo mostra la sua penna intinta di realismo, soprattutto in merito ai rapporti familiari che forse sono gli unici responsabili delle turbe della personalità da adulti.
Il suo secondo libro “ I giorni dell’abbandono” ci porta nella vita di una donna moglie e mamma di due bambini che, un giorno come tanti, vede la sua vita distrutta: suo marito ha deciso di lasciarla per una diciottenne. Olga perde completamente la bussola ed il controllo della sua vita, e cominciando da questo romanzo Elena Ferrante mostra la smarginatura: concetto che svilupperà largamente nell’Amica Geniale. La smarginatura è il distacco completo da se stessi e dalle cose che ti circondano, tutte le cose perdono i loro confini e non hai più il contatto con te stesso.
Olga si rifugia nelle sue origini napoletane dimenticando il suo passato di scrittrice, usando un linguaggio sboccato e triviale, perde la sua personalità, scava dentro sé stessa fino a trovare il punto esatto di smarginatura. Comincia ad avere orrore di sé stessa, non è più una donna , non ha più l’amore, non ha più il figlio di cui è stata sposa- madre, un completo abbrutimento.
Nei suoi romanzi Elena Ferrante usa una narrazione scevra da sentimentalismi, introspezione e ricerca continua del perché e del percome una persona diventa quella che è . I rapporti familiari che sono quasii sempre motivo di dolore, di rinunce e di nodi difficili da sciogliere anche con noi stessi. Sono questi i capisaldi della scrittura ferrantiana, sin dal primo romanzo, passando per la quadrilogia dell’amica geniale, tradotta in varie lingue e portato in tv con una fiction di successo, dove la profonda amicizia tra Lila ed Elena è un continuo distruggersi a vicenda, e nonostante questo continuano ad essere legate per tutta la vita da un filo invisibile : il rione; con tutta la sua ferocia di gente povera di spirito e di cultura che rappresenta la loro essenza , il loro legame, ovunque vadano a vivere il rione è dentro di loro, le loro vite completamente diverse le dividono ma allo stesso tempo le unisce in un rapporto di amore odio percettibile soprattutto dalla parte più debole : Elena.

Per finire il suo ultimo libro “ La vita bugiarda degli adulti”: dove il prima e il dopo non ha nessun punto di congiunzione, la Napoli brutta e becera in contrapposizione con la Napoli borghese del Rione Alto. Le origini che non ti lasciano mai, ed ancora una volta, una ragazzina in crescita deve fare i conti con le bugie e l’nconsistenza interiore degli adulti .
In tutta la sua produzione letteraria la firma Ferrantiana si nota in ogni parola, in ogni frase, usa parole dure, immagini senza filtri, ma nonostante ciò riesce a non scalfire l’armonia dei suoi scritti.
Lei che ha fatto del mistero sulla sua identità la carta vincente; si slega completamente dal genere: è una penna maschile o femminile quella che scrive?
E forse dico forse è proprio questo il segreto del suo grande successo di pubblico.

Elisa Santucci

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.