Elogio della brevità: ” la prima donna che”

Elogio della brevità: ” la prima donna che…”

Sono fermamente convinta che l’elogio della brevità nell’era dei social non possa suscitare alcuna meraviglia, così come non posso negare l’innegabile fascino che esercita su di me, anche se soltanto a condizione che non divenga sinonimo di superficialità.

Quella che apprezzo è infatti la formula vincente della brevità che funge da esperienza-stimolo iniziale per l’approfondimento, quella che, nell’offrire una sintesi, sollecita curiosità e interesse, propedeutici ad una personale e accurata analisi.

Proprio quel che accade quando mi imbatto nel format di RAIPLAY su “La prima donna che…” * confezionato in pillole di tre minuti, come cura omeopatica contro gli stereotipi femminili.

La voce fuori campo di giovani donne è lì a narrare la storia della paladina prescelta, mentre fotogrammi e materiali d’archivio sfilano davanti agli occhi, mettendoci in contatto con realtà che ci riserviamo di esplorare, successivamente.

Angela Giussani Maria Teresa de Filippis Luisa Spagnoli Franca Viola                  Elda Lanza    Giulia Solomita   Palma Bucarelli   Lina Merlin Alfonsina Strada Margherita Hack Tina Modotti Francesca Serio Fiorenza de Bernardi   Bianca Maria Piccinino Lidia Beccaria Rolfi Giuliana Minuzzo Rita Levi Montalcini Cecilia Mangini Rosanna Oliva de Conciliis Giannola Nonino Emma Carelli   Tina Anselmi   Maria Bianca Cita Sironi Lina Wertmuller Tina Lagostena Bassi Filomena Nitti Franca Valeri Laura Conti Marisa Bellisario    Marisa Rodano

Ecco allora un lungo elenco di nomi femminili per parlare di brevità. Strano, vero? Invece è proprio così e ai trenta nomi di donne ci tocca aggiungere anche il primato da loro conseguito, perché stiamo parlando di donne pioniere in tanti campi. In poche immagini sono racchiuse storie che richiederebbero pagine su pagine e alle quali sarà un piacere dedicare, in una seconda fase, tutto lo spazio che meritano.

Ciascuna di esse, infatti, è la prima donna ad aver aperto una nuova strada da far percorrere a tutte le altre con sicurezza. Ciascuna di esse ha superato per sé e per tutte noi barriere, vincoli, pregiudizi, rompendo schemi consolidati.

Una galleria di successi: la prima donna pilota di Formula uno, la prima a rifiutare il matrimonio riparatore, a diventare top manager, a testimoniare gli orrori nel campo di concentramento femminile di Ravensbruck, a vincere il premio Nobel per la medicina, a dirigere un teatro nella storia dell’opera, ad essere eletta al Senato, a guidare un autobus o un aereo di linea in Italia, a dirigere un osservatorio, a gareggiare in competizioni maschili, ad aprire alle donne carriere inaccessibili …

Ogni prima donna è un modello a cui guardare per ispirarsi e in cui riconoscere la forza trainante. Che cosa ammirare in esse? La scelta sarà personale, ma sicuramente il primo posto toccherà alla capacità di sfidare le convenzioni e attraversare un percorso non battuto, perché lottare per ciò in cui si crede è difficile ma giusto e dà risultati insperati.

A queste si aggiungerà, in relazione alla prima donna scelta: il fascino dei successi imprenditoriali, la sua indipendenza, la passione e dedizione nella lotta contro le ingiustizie, la fedeltà alle proprie idee, la tenacia e la determinazione, l’emancipazione e la forza d’animo, l’ironia, la sagacia e la lucidità fondamentale per interpretare la realtà che ci circonda.

Sono donne che scelgono di determinare da sole il proprio destino e nel solco della loro storia lasciano un messaggio importante: è fondamentale studiare per raggiungere i propri traguardi.

Evviva la brevità che ci consegna queste mirabili sintesi di storie femminili.  

*“La Prima Donna Che”, un progetto di Alessandra Di Michele Bragadin, prodotto da Rai Documentari.

Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

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