Eppure l’ho amato, Rocco Barbalinardo

Eppure l’ho amato, Rocco Barbalinardo. Self-publishing

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“L’amore è quanto c’è di più prossimo alla psicosi. L’amore è pazzia.”

Sigmund Freud

Puglia. In una qualsiasi mattina autunnale, Sergio Losavio, manovale quarantenne, dalla vita anonima e quasi indigente anche per via della malattia cardiologica che ha colpito la moglie, per la quale occorrono numerose cure esose, viene ritrovato in una pozza di sangue nei pressi del teatro Margherita, ferito mortalmente da un’arma da fuoco. A dipanare quella che poi si rivelerà una matassa intricata, viene chiamato il commissario Loiacono, uomo preciso e integerrimo, che comincia ad indagare partendo dall’ambiente lavorativo. L’arma ritrovata sulla scena del crimine appartiene a Del Sarto, con cui la vittima aveva avuto diversi disguidi, e viene tratto in arresto. Ma il commissario intuisce velocemente che dietro quella morte c’è qualcosa che va aldilà di un semplice e comune screzio: ben presto emergono elementi molto gravi, relativi a rapporti strettamente connessi tra criminalità e politica.

“Da qualche tempo, Loiacono aveva capito che, per quanti sforzi la politica e quella che molti si ostinavano a chiamare magistratura politicizzata facessero per “rinnovare” l’amata Italia, non ci sarebbero riusciti prima di qualche millennio, cioè quando la natura stessa avesse permesso tale rinnovamento, creando una nuova nazione e, magari, un nuovo continente alla sua maniera, cioè con cataclismi che avrebbero inevitabilmente investito il mondo umano. Non che auspicasse la distruzione completa del genere umano, ma i molti eventi che gli scorrevano davanti lo avevano convinto che solo l’evoluzione sarebbe stata in grado d’inventare l’homo pacificus, cioè una nuova specie, superiore al cosiddetto homo Sapiens Sapiens, il quale avrebbe saputo creare le condizioni per vivere serenamente e pacificamente in maniera spontanea, senza rompere le scatole a poliziotti, militari e quant’altro e permettendo alla politica di fare quello per cui era nata, cioè, attendere al buon nome della nazione e al benessere dei cittadini…”

Ma non basta: l’ispettore comprende che Losavio non può essere stato vittima di un regolamento di conti, non era nella condizione e nella posizione di essere troppo di intralcio ai cosiddetti “pesci grossi”.

Le indagini si indirizzano sulla sfera personale, sulla vita privata di una famiglia agli occhi di tutti unita e coesa. Lì, dove è principio e forse anche fine…

L’autore, nel suo piacevole romanzo, pone in evidenza molteplici aspetti della vita che possono riguardare indistintamente ciascun individuo, ma più di tutto si sofferma su quelle circostanze intime e personali che non di rado celano segreti inenarrabili e talvolta inquietanti, quei misteri che rimpolpano le ossa degli scheletri gelosamente stipati negli armadi, ma che quando si affacciano e si manifestano per ciò che realmente sono, diventano devastanti, incontenibili, e a volte anche letali…

Il commissario Gregorio Loiacono, capo della sezione Omicidi della Squadra Mobile presso la Questura di Bari, e i suoi più stretti collaboratori sono impegnati in un difficile caso: l’omicidio di Sergio Losavio, manovale e sindacalista al porto.
L’assassinio sembra essere stato commesso da tale Leonardo Del Sarto, anche lui impegnato nell’attività sindacale, protagonista di una lite con la vittima. Prova del suo coinvolgimento sarebbe il reperimento della sua pistola come arma del delitto. Poco convinto, però, il commissario dovrà battere altre piste, che vanno dall’usura alla politica corrotta fino all’intromissione della Sacra Corona Unita negli affari pubblici.
Niente, però, sarà come sembra e la verità percorrerà ancora una volta vie inaspettate.

Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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