Gabriele, dalla toga al saio. Giuseppe Mercurio

Gabriele, dalla toga al saio. Giuseppe Mercurio. Aurea

“Voglio scendere da questo treno impazzito. Non è il mio, questo mondo impazzito. Ho bisogno di spiritualità e meditazione per ritrovare me stesso.”

Ora che ho il libro tra le mani, per me è arrivato finalmente il momento di conoscere chi si cela dietro lo sguardo inquietante che s’affaccia dalla copertina, incorniciato da un cappuccio da frate, con una candida barba a ricoprirgli il volto.

È il momento di scoprire chi è Gabriele e perché abbandona la toga per vestire il saio di frate.

La storia mi affascina fin dalle prime pagine, vuoi per lo stile dell’autore, vuoi per il contenuto trattato. Mi ritrovo con le domande che ogni giorno ci poniamo in merito alla giustizia divina e umana, a quanto vien fuori dalle aule dei tribunali. Penso alle parole di un amico, stimato penalista, che era solito affermare che il compito del legale è quello di esaminare gli atti processuali e attenersi a quanto emerge, ma “la verità la conosce soltanto Dio” concludeva sospirando.

Quante volte ci chiediamo come si possano difendere persone accusate di ogni nefandezza e con quale spirito un avvocato riesca ad accettare un simile incarico.  

Nel libro il protagonista è Andrea Britti, un giovane avvocato che riesce a salvare il proprio cliente dal carcere. È fermamente convinto della sua innocenza, supportata anche da un alibi di ferro, ma dopo l’assoluzione nota sul suo volto una impercettibile espressione di cattiveria che non sa spiegarsi. L’anno dopo, il Frei Roberto, che aveva difeso e fatto assolvere, violenta e uccide un’altra bambina.

Restiamo col fiato sospeso. I nostri dubbi quotidiani diventano certezza e siamo lì, con Andrea, a seguire i suoi passi, a fare i conti con il senso di colpa, con la sua coscienza di uomo e di padre, con la profonda crisi che lo sconvolge. Vuole scendere dal treno impazzito del mondo che sente non appartenergli più. È in piena crisi d’identità, ha soltanto sete di redenzione, perciò abbraccia la vita religiosa francescana, si ritira nel Convento dei Cappuccini dei Frati minori di Dattilo, tutto dedito a preghiera e lavoro. Qui incontrerà altri frati che hanno optato per la vita religiosa in seguito a dolorose esperienze, come Padre Antonio, un medico dalla fama indiscussa che per la morte di un paziente …

La storia abbraccia il periodo che va dal 1978, data del processo, fino al 2001, con un epilogo che ci darà da pensare.

In questo lasso di tempo Gabriele diventa punto di riferimento per tutti, pazienti e frati. Svolge il ruolo di psicologo, psicoterapeuta, pratica ipnosi ed esorcismo. Incontra anime tormentate, possedute, reincarnate. Ogni singolo caso è per lui un viaggio alla ricerca di soluzioni da cercare in quel mondo che confina con il nostro, superando la linea sottile che li separa.

Eccolo allora far capolino nella vita degli altri, a sciogliere conflitti genitori-figli, a rapportarsi con soggetti che vivono la vita di altre persone, a tanti che hanno commesso errori imperdonabili, da riconoscere per poter rimediare e ritrovare se stessi. Ci sono demoni e demoni! Da non sottovalutare, tra questi, la violenza, l’arroganza e l’alcool.

Tanti i demoni che Gabriele scaccia con grande abilità dalle altrui esistenze, ma la sua perizia è messa alla prova dal demone che abita una paziente per perseguitare proprio lui e per fargli rivivere il dramma della sua vita.

“Non puoi scacciarmi, tu, Gabriele, sei un grande peccatore. So chi sei e cosa hai fatto. Hai ucciso tu quella ragazzina. Sei stato un cinico avvocato degno di far parte delle mie legioni … Mi hai dato tante soddisfazioni difendendo e facendo assolvere stupratori, assassini, ladri, truffatori … Come vedi non hai l’autorità per scacciarmi perché tra i peccatori sei quello che preferisco. Verrò a prendere la tua anima personalmente.”

La scelta di Andrea, anche se ne comprendo le motivazioni, mi lascia pensare. Non riesco infatti a capire e giustificare il suo allontanamento dalla famiglia, in particolar modo dal figlio, che cresce da solo con la madre. Può un uomo seguire un percorso di riscatto trascurando i propri doveri di padre? Non si può conciliare la spiritualità con la paternità?

Parliamo di scelte e ciascuno ha il diritto di fare le proprie.

La storia di Gabriele è una di quelle che non si dimentica.

Un libro da leggere, assolutamente.

A supporto della narrazione ci sono note esplicative per chi vuole approfondire temi e soddisfare curiosità, nate in itinere, su luoghi, pratiche (esorcismo, ipnosi regressiva) e fatti storici rivisitati.

Buona lettura a tutti.

Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Entità diaboliche da combattere, diavoli menzogneri, racconti di possessioni, forti consapevolezze che si rivelano durante l’ipnosi regressiva, esperienze di vite precedenti, trasmissione dei ricordi della vita di altre persone attraverso il DNA degli antenati, rituali e sante reliquie con azioni terapeutiche potentissime capaci di mettere in fuga anche la più testarda delle entità demoniache, ruoli segreti della massoneria. Tutto questo in un romanzo avvincente in cui il mondo sovra-sensibile, si fonde con il quotidiano in un viaggio che come palcoscenico ha uno storico convento calabro. In questo mistico luogo dove storia, antiche conoscenze e scienza si fondono, un frate si occupa di persone apparentemente pos-sedute da entità demoniache e in altri casi affronta vere pro-prie possessioni diaboliche.

.Combattendo i demoni, o, in alcuni casi, quelli ritenuti tali da coloro che si rivolgono a lui per un sostegno, Frate Gabriele combatte prima di tutto il proprio personale demone inte-riore.

Tiziana Barrella

Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

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