
I criteri della speranza
Introduzione
Nel romanzo, si narrano le vicende di quattro persone fra loro lontane, che vivono un momento cruciale della loro esistenza, uniti inconsapevolmente da un unico, grande sentimento umano qual è la speranza. Infatti i quattro personaggi vivono in modi differenti questo sentimento, che nel divenire umano cessa solo quando giunge il sovrannaturale, l’impossibile o la morte.Abbiamo un politico prossimo alle elezioni, mosso dall’ambizione che gli cancella ogni umanità, come fosse diventato una macchina, mascherato dal suo ruolo politico e animato da un cinismo dissennato.
Poi c’è una ragazzina nigeriana, che vive con sofferenza un luogo a lei diventato ormai alieno, sebbene lì il suo nuovo Dio l’abbia fatta nascere. Una storia di emigrazione, quella cruda, della quale sentiamo parlare ogni giorno, spesso guardata con indifferenza e condanna, come se non ci appartenesse, perché vissuta da una parte di umanità che non vogliamo vedere, né ascoltare. La giovane ragazza è costretta ad intraprendere un duro viaggio per far fronte alle necessità della sua famiglia.
Un’ereditiera americana, invece, è perseguitata dal gossip, tuttavia il suo unico interesse e quello di fare parlare di sé. Ma soffre anche lei, perché sebbene sia nata nella nazione più potente e ricca del mondo e sia miliardaria, tuttavia non ha ancora trovato equilibrio nella sua interiorità.
L’ultimo è un nord-coreano che vive quindi sotto il regime autoritario di Kim Jong-un. È un povero padre di famiglia che faticosamente cerca di dare una parvenza di normalità alla sua vita in una nazione in cui tutto è controllato e prestabilito. Un regime comunista ormai fuori dal tempo, radicato ancora a quelle idee che si disgregarono ai tempi della Perestrojka nell’ex-URSS. Bollato come traditore, è braccato dal regime e trovandosi in un vicolo cieco, riconosce solo nella fuga la soluzione alla sua condizione esistenziale.
Recensione
Il tema del romanzo, la speranza, è l’unico legame che accumuna le quattro storie. Quattro personaggi diversi per cultura e nazionalità, che vivono i loro problemi nel mondo attuale. Un mondo travagliato, a volte confuso, con dilemmi planetari di difficile soluzione verso i quali la comunità internazionale si è rivelata spesso, purtroppo, impotente. Ma questo mondo è fatto di uomini e donne, fragili, imperfetti e quindi la società è inevitabilmente imperfetta. È utopia pensare a un mondo perfetto, come quello aulico degli dei dell’Olimpo. Questa imperfezione era stata constatata e studiata dai pensatori Greci, che la considerarono, de facto, inevitabile; concedendo all’uomo solo la possibilità di correggersi con le proprie forze aiutato dalla ragione. Ma quei pensatori non esclusero mai la speranza, definendola l’unica via verso la salvezza. Una nota di merito all’autore è aver affrontato questo tema, perché deve essere tenuto sempre vivo, come una fiammella che non deve mai spegnersi finché c’è vita. Affrontare tematiche importanti in un libro costa impegno. Niente è più difficile di descrivere le emozioni e i sentimenti umani, perché l’uomo, sebbene imperfetto, è complesso ed è ostico insinuarsi nei meandri del suo ego.In questo libro, i personaggi sperano in un futuro che possa essere confacente alle loro aspettative e nulla c’entra essere ricchi o poveri, potenti o deboli, perché la fragilità interiore è trasversale, tocca tutti e ogni individuo, nel suo contesto, seppur con intensità diversa, spera, spera sempre. Negare di essere fragili è solo ipocrisia.