“I due volti del tempo – su caso e sincronicità”
Introduzione
“ Il krònos o tempo degli uomini, un tempo che scorre ritmando l’accadere e che può essere suddiviso in istanti successivi e numerato, e l’aiòn, o tempo degli Dei e degli eroi, che caratterizza la dimensione immutabile e trascendente degli esseri divini.” (A. Orlandi)Recensione
Che cos’è il caso? E cosa si intende per sincronicità? Apparentemente due concetti alquanto semplici ma, se si prova a dare una spiegazione ci si rende conto che non è affatto così. La filosofia distingue due tipologie di caso,quello che accade per cause che sicuramente esistono ma non sono identificabili, e quello che si verifica senza una causa ben precisa. A parlare di sincronicità fu lo psicoanalista Gustav Jung che lo definì “un principio di nessi a-causali”, ovvero due eventi legati tra loro che avvengono contemporaneamente ma nessuno dei due influisce sull’altro. Pertanto, tutto ciò che accade nella nostra vita ha una ragione e una motivazione ben precisa, dalla più banale a quella più importante e talvolta grave. Non sempre ci è dato sapere, nell’immediatezza dell’evento, il perché quella determinata cosa si sia verificata o quale sia la motivazione per la quale il nostro cammino abbia incrociato quello dei determinate persone, a volte anche negativamente influenti sulla nostra vita, ma nulla accade per caso … mai! (A tal proposito è molto interessante il saggio di Robert Hopcke “Nulla succede per caso”). Sulla base di tutto ciò, quindi, è chiaro che le coincidenze non esistano, non come si è soliti identificarle quanto meno, ma esistono eventi sincronistici che racchiudono significati ben precisi. Partendo da tutto questo, Alessandro Orlandi analizza il principio di sincronicità sotto molteplici punti di vista e toccando inoltre campi differenti e lontani l’uno dall’altro: mette a confronto sacro e profano, scienza e religione, psicologia ed esoterismo. Orlandi fa sue tanto le teorie di Jung quanto quelle del fisico Pauli, secondo cui lo scorrere della nostra vita non è scandito solo dal tempo che passa senza fare sconti a nessuno ma da un principio di spiritualità collegato direttamente al tempo. Il tempo quindi ha due volti, quello della scienza e quello della spiritualità. Ecco pertanto, che tutto viene abilmente e sapientemente confrontato con magia, simbolismo, astrologia, arti profetiche e divinatorie, storia delle religioni orientali e occidentali, senza tralasciare naturalmente una parte fondamentale dell’essere umano: la psiche. Chi non si è mai trovato di fronte a eventi apparentemente strani o inspiegabili? Quante volte si è cercato di dare una spiegazione attraverso l’intercessione divina? Quanto riesce a condizionare e a coinvolgere emotivamente tutto ciò? Cos’è il destino, ed esiste davvero un daimòn in grado di dirigere i nostri passi attraverso lo scorrere del tempo? Tante e infinite sono le domande alle quali ognuno di noi può fornire differenti risposte in virtù delle proprie esperienze e del proprio vissuto personale, oltre che al contesto sociale e culturale di appartenenza. Ma qualunque possa essere la risposta, nessuna potrà essere univoca e definitiva tranne quella di non smettere mai di interrogarsi e porsi quesiti su tutto …Conclusioni
Pur sembrando concetti complicati, Orlandi utilizza un linguaggio e uno stile comprensibile a tutti e non solo agli esperti o appassionati del settore, arrivando alla fine di questo breve saggio di poco più di cento pagine, a narrare alcune esperienze personali per far meglio comprendere il principio di sincronicità. Un bel saggio consigliato a tutti e in particolar modo a quanti abbiano voglia di mettersi in discussione su determinate teorie a volte talmente radicate da essere considerate assiomi inconfutabili.Teresa Anania