I misteri della Rue La Bruyère di Vittorio De Martino

I misteri della Rue La Bruyère

I misteri della Rue La Bruyère di Vittorio De Martino, La Lepre edizioni

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Parigi. Una casa dimenticata e chiusa da sessant’anni. Un erede che si rivolge a un perito per farne valutare le opere d’arte ivi contenute. Un perito che è vero un esperto e uno storico d’arte ma è soprattutto un amante del passato, un cultore degli oggetti come tracce per immaginare la vita di chi li ha posseduti e usati.

Un viaggio immaginifico nella vita di più generazioni di donne, una storia d’amore, un delitto e la vita di una cortigiana del Re alla Corte di Versailles, alla Belle Époque.

E proprio partendo dalla Belle Époque che Roberto Carli giunge al teatro dove pare cantasse la proprietaria della casa alla ricerca del suo nome, che lo porta alla porta di casa di Francoise una sarta di scena ormai avanti negli anni che lo affianca nelle indagini.

Roberto Carli segue la strada percorsa dagli oggetti per immaginare la vita di chi li ha posseduti. Il suo fiuto, la sua grande attenzione ai dettagli che solo uno storico dell’arte così esperto e navigato può cogliere, porta molto lontano nel tempo, fino a scoprire un omicidio di cui l’erede non aveva memoria.

Roberto Carli entra in casa e la prima cosa che nota è un meraviglioso e prezioso quadro raffigurante una donna bellissima, è un Boldini autentico. Niente di strano direte voi, un quadro prezioso in una casa antica parigina non è nulla di unico. Invece no, Roberto con il suo fiuto e la sua attenzione al dettaglio si rende conto che il quadro è stato dipinto in quella stessa casa e non come era abitudine di Boldini nel suo studio, dove dame di alto lignaggio andavano a farsi ritrarre. Solo un motivo poteva spingere il pittore a dipingere il quadro a casa del committente. Viveva lì o aveva una relazione con la padrona di casa.

Il perito avrebbe dovuto semplicemente redigere un inventario elle opere d’arte contenute nell’appartamento per stimarle e venderle all’asta. Ma la sua passione per il passato lo spinge ad immaginare la vita di chi in quella casa ha vissuto, anzi le persone che vi hanno vissuto, in quanto ci sono oggetti di stili ed epoche diverse, che fanno immaginare gusti e inclinazioni diverse.  E soprattutto scoprire chi è la donna del quadro.

Attraverso deduzioni e ricerche, Roberto Carli riesce a ricostruire tutta la storia e scoprire prima dove sono finiti gli oggetti mancanti nell’appartamento, e finire per scoprire anche chi ha assassinato la donna del quadro.

Un percorso avvincente, un lavoro deduttivo, di dettagli, di cose impercettibili all’occhio ma che riescono a tracciare agli occhi dello storico d’arte una vera e propria scia da seguire per arrivare alla verità

Il lettore è catapultato in una atmosfera alla Agatha Christie dove ogni dettaglio è importante per trovare la soluzione. Segue l’autore nei suoi percorsi mentali che lo portano a ricostruire la storia di più generazioni di donne che in qualche maniera portano all’ultimo erede.

Ma non è solo un giallo, è tanto altro, è un seguire il percorsi degli oggetti che sopravvivono alle persone per arrivare comunque alla vita di chi nei secoli li ha utilizzati. Gli oggetti possono essere portati via, spostati, manomessi ma ciò che resta in essi è sempre e comunque la vita di chi li ha utilizzati. I sogni, i dolori, le scelte degli esseri umani sono le sole cose importanti che restano impresse negli oggetti. L’amore assoluto dei cultori dell’arte e della vita degli oggetti è tutta qui. Nella scia che portano con loro, nella strada che tracciano per arrivare alla vita di chi li ha posseduti. Una poltrona, un quadro, un tavolino di servizio raccontano una storia umana.

“L’eco dei sogni degli uomini traversa i secoli, impregna, invisibile, la realtà, la intride di commozione, riscatta il finito e lo benedice d’eternità. Come il presente non potrebbe esistere senza il passato, così il mondo è tale perché prima è stato sognato. Tante vite trascorse sorridono e intonano sommesse Soave sia il vento, viatico ai fratelli di un viaggio felice.”

Leggere questo libro, unico direi nel suo genere ti fa sognare, ti fa immaginare vite, amori, gioie, dolori e miserie delle persone che hanno abitato quella casa abbandonata. Seguire le deduzioni dell’autore è un viaggio non solo nella fantasia, ma nei dettagli, nelle cose non dette che gli oggetti portano con sé lasciando imperitura memoria di chi li ha in qualche modo utilizzati. È un viaggio, nell’arte, nell’amore per l’arte, nella storia che ci ha preceduto. La narrazione Di De Martino è avvincente, non solo per le deduzioni che pian piano si smodano fino alla soluzione finale, ma per l’umanità, la capacità di intuire i sentimenti e seguire soltanto una strada: quella dei moti del cuore, lo rendono un libro da leggere, perché riesce ad incantarti e non ti consente di mettere via il libro. La magia avviluppa il lettore fino all’ultima pagina.

Parigi, anno 2000. Viene scoperto nel cuore della città un appartamento disabitato da sessant’anni. L’interno lussuoso sembra rimasto intatto da oltre un secolo. Sulle pareti resta un unico quadro, dal quale sorride una donna bellissima e senza nome. Il perito incaricato dell’inventario, partendo solo dagli oggetti – una tazza con un’iniziale, un letto che evoca fantasie erotiche, la disposizione dei libri – intuisce che in quella casa è nascosto un mistero. Aiutato da un’assistente improvvisata, una vecchia sarta teatrale, ricostruisce la vita di tre donne, risalendo sino alla Rivoluzione, a un crimine e, forse, a un tesoro. Come scrive Mario Praz, abitare significa lasciare tracce. Le vite scomparse restano impigliate negli oggetti, testimoni devoti e loquaci, per chi sa ascoltarli, del passare degli uomini. Questa storia è stata ispirata da un autentico fatto di cronaca.

Autore: Vittorio De Martino

Editore: La Lepre Edizioni

Collana: Visioni

Anno edizione: 2022

In commercio dal: 26 aprile 2022

Pagine: 240 p., Brossura

EAN: 9788899389888

Nasce a Roma nel 1959. Studia pianoforte e danza classica, entra alla Scala, poi si dedica al teatro, diven­tando assistente alla regia (Eduardo De Filip­po, Giancarlo Menotti). Si trasferisce a Parigi, dove si laurea in Storia dell’Arte e lavora come insegnante e guida. Aveva dimenticato di aver scritto questo libro, il crollo di una libreria glielo ha fatto ritrovare. Calma e quieta è la notte è il suo primo roman­zo; nel 2022 è uscito I misteri della rue la Bruyère. Confida nel crollo di un’altra libreria.

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Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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