I poeti fioriscono al buio di Fabio Squeo

I poeti fioriscono al buio di Fabio Squeo

Recensione di Alessandra Di Girolamo

“L’amore inteso come filosofia, cura, impegno, responsabilità e libertà”

In queste profonde e toccanti parole si percepisce la sensibilità dell’autore che, pur non volendosi definire poeta ,accarezza in maniera sorprendente l’anima del lettore fino a trascinarlo in un vortice di pure emozioni.

Una raccolta di poesie innovativa, un susseguirsi di versi che abbracciano varie tematiche: l’amore perduto, l’amore sognato, l’amore per la patria, l’amore per la libertà, l’amore per la natura e l’amore per se stessi.

La  poesia che ha baciato il mio cuore e lo ha stretto forte  è : “ I barconi della clandestinità”

“e tu sei calato fino dentro gli scogli per salvare le anime in pena donando loro la tua morte”.

Parole struggenti, significative, riflessive che vorrebbero prendere per mano la coscienza del lettore ed interrogarla sui molteplici perché della vita.

Nei versi di Fabio Squeo veniamo avvolti da una melodiosa sinfonia dipinta dalle infinite sfumature della natura; le foglie fanno da protagoniste in molti versi, i fiori, i frutti, gli alberi, i gabbiani, il sole,le onde,le pietre, le radici, la terra … si la terra madre di ogni creatura.

“Il poeta si scopre, brandisce la spada della malinconia per ossigenare le terre lontane”

“Amarti è vederti sbattere le ali del sogno”

“Adesso vola via e solleva i piedi da terra”

“il mio occhio rifiorirà, porterà nuova luce al mondo”

“Non ti lascio sola amore mio risplendo per te”

“I poeti fioriscono al buio”

Leggendo queste poesie  si abbraccia un senso di pace, di tranquillità, di speranza che non si ferma in un rigo, in una verso, in una parola … ma “vola”al di là del confine che oltrepassa la mente dell’uomo per sposare le sensazioni che solo un animo gentile e sensibile può regalare.

Il concetto dell’amore esteso ed interpretato  in tutte le sue forme; l’Amore che equivale a Libertà e quindi a coraggio … il coraggio di recuperare il tempo perduto e di sfidare in velocità i gabbiani mentre gli avvoltoi dell’apparenza non fanno più paura.

Faccio i miei complimenti a Fabio Squeo perché i suoi incantevoli versi  mi hanno emozionata, mi hanno commossa e mi hanno fatto sognare. La poesia è un’arte che non tutti riescono ad apprezzare, forse perché si ha paura di liberare le proprie emozioni e di farsi cullare dalla magia del sentimento più puro: l’Amore.

Io di amore ne ho respirato molto in questo libro e inviterei i lettori a tendere la mano a quella speranza che l’autore vorrebbe farci conoscere … la speranza di rialzarci, di guardare avanti, di affrontare la vita e di continuare a sorridere perché la vita è bella.

“Raccontare è vivere ancora, risorgere sulle spiagge isolate dal cielo e dal mondo”.

Con queste parole vorrei sottolineare che a volte basta veramente poco per sentirsi davvero Bene e per me questo libro è stato una “pioggia di emozioni positive”.

 

Fabio Squeo è laureato in Filosofia, specializzato in Scienze filosofiche presso l’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’, svolge l’attività di saggista e curatore di opere letterarie. E’ studioso del pensiero di Sartre e della filosofia esistenzialista del XX secolo. Nel 2014 dà alle stampe i saggi: ‘Jean-Paul Sartre e il fenomeno della coscienza nelle sue relazioni con l’altro’ e ‘Il tempo della coscienza nel pensiero di Henri Bergson. Una filosofia che intende essere fedele alla realtà dello spirito’, pubblicati in volumi collettivi dalla casa editrice DeComporre. Dal 2015, collabora a diversi progetti editoriali con la casa editrice Limina Mentis. Tra le sue pubblicazioni: ‘Albert Camus e la condizione umana come testimonianza dell’assurdo’; ‘Jean-Paul Sartre e il sentimento della nausea esistenziale nella libertà inutile dell’individuo’; ‘Hans-Georg Gadamer e l’ontologia del gioco nell’esperienza ermeneutica’; ‘Jean Baudrillard e l’illusione del principio di realtà’. Nel mese di giugno del 2017 Bibliotheka Edizioni, dopo attenta valutazione, pubblica il testo teoretico: ‘L’altrove della mancanza nelle relazioni di esistenza. Heidegger, Lacan, Sartre, Lévinas’. Autore di poesie, nel 2013 pubblica la sua prima opera poetica, ‘Le impronte bianche del sale’ con Giambra Editore. Nel 2014 ‘Notti incerte’ con Calabria Edizioni. Attualmente, vive e lavora a Trani (BT).

La trama

Una raccolta di poesie imperniata sull’unico sentimento capace di dominare il mondo: l’amore, come filosofia, cura e libertà. Una raccolta poetica capace di trasmettere emozioni e di regalare sprazzi di assoluta sincerità e malinconica illusione. Non è un caso che l’autore sia uno studioso della filosofia esistenzialista: anche qui è perpetuo e incessante l’interrogarsi sul non senso della vita, il non riuscire a dominare l’abissale vuoto cosmico che regola le nostre vite. Cosa ci può salvare da questo deserto in cui siamo costretti a vivere? L’amore. O, meglio, il ricordo di un sentimento che, ingannevole ed effimero, ha lasciato brividi e squarci nella nostra anima e, tra le nostre mani, spine al posto di rose. Una raccolta, quindi, che non lascia spazio alla speranza e ci ricorda, vero dopo verso, quanto corriamo impazienti verso un qualcosa (l’altro, il sogno, il ricordo), più veloci di una primavera senza futuro.

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