I Santi D’argento di Giancarlo Piacci

I Santi d'argento

I Santi d’argento di Giancarlo Piacci, Salani editore

I Santi D’argento

Vincenzo si è rifugiato a Bacoli in una casetta che dà su un porticciolo del luogo di mare, a circa una trentina di chilometri da Napoli. È un uomo che cerca di dimenticare il suo passato, ha un’anima martoriata è dipendente dai farmaci ansiolitici. L’ansia lo distrugge, i farmaci di cui abusa probabilmente sedano la sua anima inquieta, ma allo stesso tempo Vincenzo è ovattato, è sempre oltre se stesso, disturbato dalle continue allucinazioni probabilmente provocate da tali abusi. L’uomo vive la sua vita tranquilla e ovattata nel silenzio della sua casa nel piccolo centro campano, allietato dall’amicizia di Antonio un pescatore che ne ha viste tante nella vita. Del resto, la vita del pescatore è cadenzata dagli umori del mare. La vita del pescatore è sempre in pericolo, il mare può essere un amico, ma anche il più terribile dei nemici.


Vincenzo vive tranquillo in questo bossolo che si è creato, fino al giorno in cui qualcuno lo trova e lo invita a tornare a Napoli, Giovanni Testa attualmente detenuto richiede il suo aiuto: suo figlio è morto suicida ma lui non ne è convinto e chiede proprio a Vincenzo di indagare sul fatto. Giovanni Testa è l’unica persona per cui Vincenzo lascerebbe la sua isola personale, il suo rifugio. Ha un debito enorme di riconoscenza verso di lui e non può esimersi dal rispondere al suo appello.
Vincenzo torna in una Napoli che sente estranea, quel centro storico che ormai sembra appartenere ai turisti, San Biagio dei librai che deve il suo nome proprio alla presenza massiccia di librerie, non esiste più, le librerie sono state tutte chiuse per fare spazio allo street food, ai negozi per turisti, ai souvenir. Vincenzo si ritrova in una Napoli che sente ostile, non riconosce più i vicoli, la gente che ci abita, quasi non trova la strada che porta a casa di sua madre.


Giancarlo Piacci appartiene completamente alla Napoli che racconta, quella Napoli che non esiste più. Ii decumano che divide la città in due ormai è abitata dalle orde di turisti che le navi di crociera ancorate nel porto vomita nel centro storico. San Gregorio Armeno, i presepi, le statuine, le chiese sembra che tutto sia diventato un mordi e fuggi, forse viene morsa anche l’anima stessa della città. L’autore è un libraio, vive da sempre tra le parole scritte e il suo amore per la lettura si sente tutto nelle pagine di questo bellissimo noir in cui tutto è il contrario di tutto. L’anima della città, il cuore indomito di una città che non vuole arrendersi ma che troppe volte cade sotto i colpi di loschi figuri che continuano a violentarla giorno dopo giorno.
Piacci ci racconta la Napoli vera, quella dei vicoli, nei percorsi di vita spesso difficili di chi quei vicoli non li ha mai lasciati ed è costretto a convivere con il malaffare che li priva anche delle loro case solo per i loro sporchi interessi.


La morte del figlio di Giovanni porta Vincenzo ad aprire porte che era preferibile tenere ben serrate. Tra segreti di famiglia, malaffare e loschi figuri si sciolgono i nodi di questo noir. L’autore segue tutti i parametri del noir riuscendo nel contempo a creare una storia che apre nuovi spiragli al genere utilizzato per raccontare la sua storia.
I santi d’argento è una storia vera che ha il profumo della vita vera, i personaggi creati sono sicuramente fuori le righe come Vincenzo stesso che tanto lucido non è, come Bart un malavitoso che lo aiuta nella sua ricerca, e con i tanti personaggi di contorno che alla fine prendono con prepotenza la scena.
Un esordio meraviglioso, un noir indimenticabile e un autore di cui sicuramente sentiremo ancora parlare.
Consigliatissima la lettura.

Chi cerca di dimenticare il passato è condannato a riviverlo in eterno, e non c’è luogo dove si possa rifugiare. È il destino di Vincenzo, che da dieci anni si è nascosto in una casetta sul porticciolo di Bacoli, a trenta chilometri da Napoli, lontano da qualunque luogo o persona potesse ricordargli chi è stato e cosa ha fatto. Ma incubi e allucinazioni non hanno smesso di tormentarlo; né l’amicizia di Antonio, un pescatore che se l’è preso a cuore come un figlio, basta a lenire il suo dolore. È pazzo, dicono di lui… e potrebbero pure avere ragione. Una mattina, mentre beve un caffè al bar, un uomo gli si avvicina. È un avvocato, spiega, e lo manda Giovanni Testa, amico di vecchia data, in carcere da anni, verso il quale Vincenzo ha un antico debito morale. Il figlio di Giovanni è morto qualche giorno prima, si è lanciato dal tetto di una chiesa. La moglie lo aveva lasciato, si mormora in giro, ultimamente stava male, era depresso. Ma il padre non crede al suicidio e chiede a Vincenzo di tornare in città, di indagare per conto suo. E così, dopo aver cercato per tanto tempo di scappare dalla verità, sarà costretto a rincorrerla e a sbatterci contro. Con un personaggio che porta un elemento di novità nel panorama del noir italiano, Giancarlo Piacci scava nell’anima di Napoli e delle sue esistenze sgualcite per raccontare non solo le contraddizioni invisibili ma soprattutto quelle che abbiamo sotto agli occhi e ci ostiniamo a ignorare.

Giancarlo Piacci è un autore italiano. Ha lavorato come libraio a Napoli. Nel 2022 pubblica con Salani il romanzo, I santi d’argento.

Autore: Giancarlo Piacci
Editore: Salani
Collana: Le stanze
Anno edizione: 2022
In commercio dal: 13 settembre 2022
Pagine: 336 p., Brossura
EAN: 9788831014137

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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