I segreti di Sandy Neck
Introduzione
Esistono dolori inenarrabili, incommensurabili, incomprensibili. Sofferenze a cui si è sottoposti gratuitamente, con meschinità, con prepotenza, con cattiveria gratuita e sadica. Protagoniste spesso indifese e inconsapevoli, le donne: genitrici di vita, dispensatrici di amore, pilastri della società. Eppure spesso bistrattate, offese, denigrate, picchiate, stuprate, uccise…Private della gioia di vivere, della facoltà di scegliere, della possibilità di essere felici. Costrette a nascondere lividi e ferite, nel corpo e nell’anima. Cicatrici perennemente sanguinanti e assurde, inflitte spesso, da chi dice di amare. Ma l’amore, quello vero, non recrimina, non odia, non urla, non ferisce, non avvelena, non possiede, non si impone e non pretende con la forza. L’amore, quello vero, è veramente un’altra cosa…
Recensione
Derek Lee Brown è un noto fotografo di Boston. Sempre in giro per il suo lavoro, senza radici, senza relazioni stabili, solo con la voglia di fermare immagini da mostrare al mondo. E con un dono: la capacità di carpire eventuali emozioni, sensazioni e stati d’animo. Così si ritrova sulla spiaggia di Sandy Neck, selvaggia, splendida, unica, ad immortalare immagini mozzafiato e scenari incantevoli, compreso un cottage bianco con le imposte rosse, dipinte anche dal famoso pittore Edward Hopper. Ed è proprio su questa spiaggia che Derek incontra per caso Maureen Marsh, giovane donna dai lunghi capelli biondi, che accetta di lasciarsi immortalare, svelando inconsapevolmente all’attento fotografo, le sue sofferenze inespresse, chiuse gelosamente a tripla mandata in fondo a un cuore che gronda sangue… Quell’incontro, effimero tanto quanto un’onda che si infrange sugli scogli, resterà impresso nei pensieri di Brown. Era il 1999…Ma il destino a volte è bizzarro, e gioca a rimettere a posto tasselli di un mosaico complesso e apparentemente disarticolato, e così, a distanza di venti anni, Derek si ritrova in quei posti e scopre che quella giovane donna è sparita proprio nel periodo immediatamente successivo al loro fugace incontro.
“Ma che fine aveva fatto? Era morta, scappata di casa e fuggita all’estero o si era trasferita in un altro stato? E perché scappare, e da cosa? O da chi?”
L’incredulità, i sensi di colpa misti alla curiosità, il non aver agito a tempo debito, instillano in Brown la necessità di sapere, di scoprire cosa era successo realmente, nonostante il palese ostruzionismo manifestato senza mezzi termini da parte della popolazione di Cod Market. Ripartendo proprio da Sandy Neck, e da quel famoso cottage nel quale il nuovo proprietario, il noto e facoltoso scrittore Alan Murray, decide di trasferirsi per poter elaborare il dolore derivante dalla prematura perdita dell’amata moglie. Da qui un susseguirsi di vicende che a poco a poco sveleranno una verità drammatica e agghiacciante, dai contorni violenti e macabri.
La straordinaria narrazione di Alessandro Testa prende forma e vigore, assumendo subito connotati inquietanti e misteriosi, che riescono a tenere il lettore come appeso a un filo, smorzandogli il respiro e tenendolo incollato pagina dopo pagina. La sua penna, che personalmente ho avuto già il piacere e l’onore di conoscere, scivola scorrevole, evidenziando fattori psicologici, umani e collettivi con singolare intensità. Si respira la paura, si avverte il disagio, ci si sente ingabbiati in una morsa di menzogne e mediocrità. Un romanzo che sa mettere a nudo le debolezze umane, declinandole in tutte le sue sfaccettature ma che, allo stesso tempo, cerca di trasmettere coraggio e voglia di verità. Una lettura molto forte e realistica, che fa riflettere e che consiglio assolutamente!
Conclusioni
Insegniamo ai nostri figli la strategia dell’amore senza prepotenza, del rispetto senza imposizione, del fallimento come nuova opportunità e non come sconfitta. Insegniamo alle nostre figlie a essere forti, tolleranti ma mai succube, a non provare vergogna per un qualcosa di cui non sono colpevoli. Infondiamo nella psiche dei nostri posteri un reale senso di umanità, di stima e devozione, verso se stessi e verso gli altri, indistintamente. Scevri dal concetto malato e perverso dell’omertà e della paura. Solo così, forse, le pagine di cronaca potranno essere meno nere e più rosa…Correlati
Citazioni
“Ci si abitua a tutto, col tempo. Io mi abituai alla paura, alla reclusione, a quel poco di vita che potevo permettermi chiusa nella mia stessa prigione. Mi abituai anche ai sotterfugi, alle scuse, alle bugie, ma lo feci con parsimonia: a Joe bastava un piccolo sgarro per andare su tutte le furie. A volte mi picchiava senza motivo, frustrato dalla convinzione che mi fossi presa gioco di lui e dell’impossibilità di provarlo…”
“Tutti, a Cod Market, sapevano che Joe picchiava Maureen, ma nessuno aveva il coraggio di accusarlo. Vent’anni fa eravamo una comunità ancor più chiusa di oggi, ci si alzava presto per lavorare e si tornava a casa per cena: pochi avevano voglia di turbare la routine o affrontare le sue minacce, senza contare che ci sapeva fare con le riparazioni e non era caro…”