Il figlio dell’estate di Claudia Muscolino

Il figlio dell’estate di Claudia Muscolino, Felici Editore

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Recensione a cura di Gianna Ferro

Il figlio dell’estate è un romanzo di Claudia Muscolino edito da Felici Editore nel 2022.

“Com’è strano ripercorrere le strade della propria esistenza. C’è chi lo fa in punto di morte, quando ormai è affacciato sul balcone che da nell’abisso. Chi lo fa quando mette al mondo un figlio, perchè pensa di dover posare il proprio bagaglio di vita sulla tavola dell’esperienza e ritiene che sia importante trasmetterlo a chi lascerà seguire le proprie orme in questo mondo insensato. Io le ripercorro perchè non ho niente da perdere.[…]”

Il protagonista del romanzo trascorre tutte le estati della sua infanzia nella terra natìa dei genitori, la Sicilia, a casa della nonna paterna. Anche l’estate del 1983 era una di quelle. Da Roma, come ogni anno, arrivava anche Fabio, compagno da tre stagioni di vacanza e di tuffi, nei quali Fabio eccelleva, ma il giovane protagonista si era ripromesso di allenarsi per essere al suo pari. Da Firenze quell’estate era giunto al mare, con i genitori e la sorella, un po’ più tardi del solito, per i grossi problemi di lavoro del padre.

Quella sarà un’estate che difficilmente dimenticherà: scoprirà l’amore con Lia, la cugina più piccola di Fabio, proverà un miscuglio di emozioni belle e contrastanti, ma soprattutto le giornate dedicate al rito dei tuffi, che era per i due amici un momento di sfida e di crescita interiore. Proprio durante una gara tra i due, il nostro protagonista si risveglierà in ospedale, confuso, con i genitori al suo capezzale che cercano di proteggerlo da qualcosa. Ma cosa?

“ La cosa che mi faceva più male era il silenzio di papà: da quando mi ero svegliato in ospedale fino a quel momento, mi aveva rivolto la parola a stento. Sembrava che la mia vista gli procurasse fastidio e faceva di tutto per non incrociare il mio sguardo.”

L’autunno del 1984 è segnato dalla malattia del padre. La madre era diventata la sua infermiera, la nonna dalla Sicilia era andata a vivere con loro a Firenze e a nulla valevano, su raccomandazione dei medici, gli sforzi suoi e della sorella per convincere il padre ad assumere uno stile di vita sano, per non nuocere ulteriormente sulla sua salute. In casa l’atmosfera era sempre più pesante, ma intanto a scuola aveva buoni voti, seguiva le sedute di terapia dalla sua psicanalista e aveva un nuovo amico, Guido, che lo aprì ad altre amicizie e a nuove interessanti attività.

Ma…

“Sai che papà sta seguendo tutte le indicazioni del dottore con i cicli di chemio e tutto il resto.Quasi tutto. Però la nonna ha avuto un’idea. Ti sembrerà una cosa sciocca, di altri tempi o da vecchi, ma ti porteremo in Sicilia a finire l’anno scolastico.”

Non risultò semplice vivere in casa di una sconosciuta, che lo costringeva a stare a dorso nudo tutto il giorno. Inoltre, avrebbe frequentato il catechismo e preso parte alla processione, con i nuri, alla festa di Sant’Alfio. Tutto questo per favorire la guarigione del padre, secondo antiche usanze di paese. Frequentò il Liceo in una classe con solo due maschi e tutte femmine. Riuscirà a superare e a sopportare tutto ciò?

Nell’inverno del 1995-1996 le condizioni del padre precipitano fino a a condurlo alla morte. Il nostro giovane protagonista vive le sue giornate con poca convinzione: diventa amico intimo di una pittrice, posando per lei, poi incontra una fotografa che gli propone di fargli da modello per una versione moderna del Tuffatore del sarcofago di Paestum, tanto da confondere lavoro e sentimenti. Vive con la madre che è diventata prigioniera della sua stessa casa. La sorella Rita convive con Stefano e dopo un po’ anche lui comprende che deve andare via da quella casa. Ma incubi notturni lo perseguitano e non sa spiegarsi il perchè. Ogni tanto gli è anche sembrato di vedere in qualche vetrina, riflesso, il suo amico Fabio e si chiede perchè non gli si avvicina. Come pure lo rivede al funerale di sua madre, ma ancora una volta si tiene a distanza.

Come promesso ai suoi genitori, riporta i loro resti mortali in Sicilia, per tumularli nella cappella di famiglia. Non era più tornato nell’isola da quando era stato mandato lì con la forza. Riaffiorano tanti ricordi: la visita a casa della nonna, gli amici, i posti importanti dove aveva trascorso i giorni più felici della sua infanzia e della sua adolescenza, l’amore di Lia. Che fine aveva fatto Lia?

“[…]ma Lia era come me: una sopravvissuta a qualcosa di più grande di lei. Eravamo due naufraghi che si erano salvati, in modi diversi, da una tragedia che aveva segnato per sempre le nostre esistenze.[…]”

Durante un viaggio a Berlino conosce Helga che lo renderà padre di Thomas. Nel corso di una vacanza in Sicilia con la famiglia di Rita, la sorella, e Helga, ancora in attesa del figlio, la sua vita entrerà in una fase discendente. Tanti i nodi da sciogliere, tante le domande rimaste troppo tempo senza risposte. Il luogo dove tutto ebbe inizio sarà il primo tassello di un puzzle che lo impegnerà fisicamente e mentalmente fino alla fine del “gioco”. Forse.

Troverà quello che cercava? Mentre a fatica trova le sue risposte, un altro evento travolgerà la sua vita e lo condurrà, dopo tanto dolore, su un sentiero tracciato da altri.

“I poeti pretendono che tornando in una certa casa, in un certo giardino dove siamo vissuti in gioventù, noi si ritrovi per un attimo quel che siamo stati allora. Sono pellegrinaggi assai rischiosi, dai quali si può uscire con una delusione come con un successo. I punti fermi, contemporanei delle diverse età, è meglio cercarli dentro di noi.” Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto

Bello, intrigante, armonioso, scorrevole, Il figlio dell’estate è un romanzo che non lascia fiato. Quando si cerca in ogni modo di proteggere le persone care, non ci si chiede mai quali saranno le conseguenze. Il tacere a fin di bene spesso non è la soluzione.

Questo romanzo è una continua ricerca interiore attraverso una storia personale forte, ma fragile allo stesso tempo. Non dev’essere stato semplice per la scrittrice Claudia Muscolino raccontare questa storia in prima persona immedesimandosi in un ragazzo, in un uomo. Credo lo abbia fatto in maniera magistrale, descrivendone ogni emozione, ogni reazione, ogni dolore con cognizione di causa.

Il lungo viaggio del protagonista intorno a sé e dentro si sé ci conduce in un mondo di conflitti, pregiudizi e superstizioni che hanno condizionato una vita semplice, in una vita spezzata da una celata verità. Ma non sempre tutto è perduto.

Consiglio la lettura de Il figlio dell’estate di Claudia Muscolino perchè è un romanzo di buoni sentimenti, raccontando con accuratezza ogni personaggio e ogni situazione.

Un libro che fa riflettere sui rapporti familiari e quanto i legami forti possono essere così fragili da spezzare l’amore che dovrebbe invece unire.

La descrizione del libro

Negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, il protagonista – trasferitosi a Firenze con la famiglia – trascorre le vacanze estive nel paese natio a casa della nonna. Qui nascono i primi amori, le amicizie, i giochi. Il suo più caro amico gli insegna a tuffarsi e questa passione si trasforma in una sfida infinita tra i due. Quando il padre si ammala di tumore, la famiglia impone al nostro, allora quindicenne, di trasferirsi per un anno in Sicilia, allo scopo di partecipare come figurante alla processione del Santo Patrono e chiedere la grazia per il papà. Lui è contrariato, giudica questa scelta un retaggio di antiche superstizioni, ignorando che la famiglia vuole proteggerlo da un orribile fatto di cronaca nera che ha rimosso. Diventato uomo, quel fatto, tornato a galla, torna a sconvolgergli la vita.

Dettagli del libro

Autore: Claudia Muscolino

Titolo: Il figlio dell’estate

Editore: Felici Editore, 2022

Pagine: 228

Data di pubblicazione: 1 giugno 2022

EAN: 978-8860198020

L’ AUTRICE

Claudia Muscolino è nata a Firenze, dove si è laureata in Scienze Politiche. Dedicatasi fin da giovane alla poesia e, in seguito, alla narrativa, ha esordito con la silloge poetica Il Drago e le nuvole (2012). Il suo primo racconto, Sciopero!, è stato pubblicato nell’antologia Tagli, 33 scritture, curata da Marco Vichi per Felici editore nel 2014. Il suo esordio in narrativa risale al 2016 con A casa per Natale e racconti per tutto l’anno, vincitore tra le opere inedite al concorso letterario “Città di Murex”. La seconda raccolta poetica Carichi dispersi è stata pubblicata nel 2017.

Il primo romanzo Viaggi irregolari è del 2018.

Il figlio dell’estate è il suo secondo romanzo ed è risultato vincitore del premio letterario “Qulture ti pubblica@Una ghirlanda di libri” nel 2021.

Collabora per blog e riviste, ha partecipato a numerose antologie di poesie e narrativa.

Pubblicato da Gianna Ferro

Giovanna Ferro, salernitana, docente di pianoforte, con la passione per lettura e la scrittura. Tiene una rubrica mensile di musica e recensisce libri sul blog culturalfemminile.com. Ha pubblicato un libro di didattica della musica, scritto racconti e poesie pubblicati in varie raccolte.

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