Il gioco degli opposti, François Morlupi

Il gioco degli opposti – Un’ indagine per i cinque di Monteverde, François Morlupi. Salani editore.

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“Bene e male, ricompensa e punizione sono le uniche motivazioni per una creatura razionale: esse sono le redini e gli sproni mediante i quali il genere umano viene messo al lavoro e guidato.”

John Locke

Sofia, Bulgaria. Sono le sette di una gelida mattina invernale, quando un ragazzo entra nel commissariato e chiede espressamente di poter parlare con l’ispettore Dimitrov. L’agente che lo accoglie gli dice che l’ispettore non sarebbe rientrato prima del giorno successivo, ma il giovane deve portare a termine una missione troppo importante e non può attendere: lascia cadere dalla sua mano una chiavetta USB, subito raccolta da un poliziotto e poi inserita in un pc. Quell’unico file contenuto nella cartella della durata di un minuto esatto, è terrificante…

Apparve un uomo legato a una sedia. Imbavagliato, si dimenava come un animale in trappola. La stanza intorno a lui era vuota e il pavimento e le mura bianche contrastavano con i suoi vestiti neri. Per i primi dieci secondi non accadde nulla (…). Al tredicesimo secondo, si aprì l’inferno. Una persona incappucciata si avvicinò al povero malcapitato, avviò una motosega con un gesto rapido ed esperto, e gli tagliò di netto l’avambraccio sinistro. Grazie al laccio emostatico che gli stringeva il braccio all’altezza del bicipite, lo schizzo di sangue fu limitato. Poco secondi dopo, l’aguzzino riuscì a cauterizzare la ferita con un coltello rovente. Era metodico e sapeva come non far morire subito la sua vittima (…). Il secondo braccio venne tagliato al ventiquattresimo secondo. Anche in quel caso il laccio emostatico fece il proprio dovere. Le pareti ormai erano imbrattate di rosso. Ovunque il sangue sgorgava a fiumi, come in un film di Tarantino. La vittima era svenuta, pallida in volto, ma la sua bocca tremava come percorsa da brividi di terrore. La sua urina e le sue feci si erano mischiate a terra. Una scena insostenibile. L’assenza di audio ne aumentava l’atrocità. Immaginare i rumori e le urla si rivelò peggio che sentirli.”

Il ragazzo che ha consegnato quel video raccapricciante, viene messo in una cella, e quando Dimitrov, che intanto è arrivato in commissariato, con i suoi modi poco ortodossi, prova a interrogarlo, capisce che è arrivata la sua ora ma, prima di dire addio a questo mondo che gli ha cagionato solo tristezza e sofferenza, ribadisce all’ispettore di chiamare una persona specifica, un italiano: Ansaldi. È a questo punto che il giovane, avendo compiuto la sua ultima, esaltante missione, morde una fiala e varca con folle gioia la porta dell’aldilà. Dimitrov è sconvolto e fuori di sè: ancora non sa che gli orrori, in quel gelido inverno bulgaro, non sono destinati a finire…

Due clochard, indirizzati in un appartamento vuoto e allettati dall’idea di potersi riparare da quel gelo invalidante, sono accolti da un’orribile sorpresa…

Il bianco candido della casa era scomparso, lasciando spazio a un rosso fuoco. Come se una furia mortale si fosse abbattuta sull’appartamento senza alcuna pietà, divertendosi a imbrattare e a sporcare tutto. Peccato che non fosse vernice. Sangue. Sangue su ogni parete. Ma il problema non era certo la pietosa condizione dei muri: una vergine di ferro troneggiava in mezzo alla stanza, litri di liquido bruno si erano riversati sul pavimento. Evidentemente una persona era stata chiusa lì dentro. Doveva aver sofferto le pene dell’inferno.”

L’orrore è solo agli esordi: ben presto le autorità scopriranno che colui che muove i fili di un incubo che pare non aver fine, è denominato Alpha e Omega. Eugénie, che intanto è giunta in Bulgaria con Ansaldi, fa delle ricerche in merito e scopre una correlazione con gli eventi accaduti ad agosto: le probabilità che si tratti di una setta sono estremamente elevate.

“Nella simbologia cristiana, Alpha e Omega è il titolo con cui Giovanni, nell’Apocalisse, chiama Gesù. Rappresenta la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco come a simboleggiare l’eternità del Cristo e, di conseguenza, della religione cristiana.”

I messaggi criptici indirizzati alle forze dell’ordine continuano ad arrivare, e i risultati degli esami effettuati sull’ennesima chiavetta USB sono agghiaccianti.

“Il file si chiama S(3). È un link che rimanda a una pagina del dark web. Vi è mostrata una porta che dà verso una raffigurazione dell’inferno. Sotto, appare un conto alla rovescia in secondi: la porta si aprirà tra circa tre ore, alle 20 precise. I tecnici hanno provato a capire cosa ci sia dietro, ma non possiamo saperlo prima dell’orario (…). Alle 20 esatte, la porta del sito si aprì e una nuova pagina venne caricata. Completamente nera, con un rettangolo grigiastro in mezzo che invitava a spingere su play. Partì un video in diretta, lo dedussero dal pallino rosso unito alla parola ‘rec’ apparsa in basso a destra dello schermo (…). Una minuscola telecamera a infrarossi stava veicolando la scena. Una donna era rinchiusa dentro una bara. Purtroppo per lei, era cosciente. Si dimenava, impaurita, sbatteva i pugni, le ginocchia e ogni parte del suo corpo. Senza successo (…). La donna, vestita in abito da sera, stava malmenando la bara fino a sanguinare.”

Perché tanta gratuita crudeltà? E perché Alpha e Omega vuole proprio Ansaldi e Dimitrov? Riuscirà la coalizione italo-bulgara a salvare la donna rinchiusa nella bara e a stanare la cellula impazzita?

Con esemplare maestria, Morlupi pone il lettore all’interno di un inferno sconfinato, nel quale l’uomo, l’essere per eccellenza, tocca i punti più alti del male assoluto, disprezzando ogni tipo di morale e pietà verso i propri simili, sui quali, anzi, si accanisce con violenza inaudita per il mero piacere di soddisfare perversioni inimmaginabili e per realizzare ideali folli e abominevoli.

Una narrazione perfetta, nella quale la tensione narrativa si alterna in modo magistrale a sprazzi di ironia, di dolcezza, di speranza.

Un altro incredibile, straordinario romanzo, che contribuisce ad affermare l’eccezionale scrittura morlupiana.

Sofia, Bulgaria. In una gelida domenica d’inverno, mentre una bufera di neve imperversa sulla città, un ragazzo si presenta al commissariato centrale e chiede dell’ispettore Dimitrov. Sa già che da là dentro non uscirà vivo, ma ha un’importante missione da compiere: consegnare una chiavetta usb che contiene il filmato di un brutale omicidio. L’ispettore, noto per i suoi scoppi d’ira e per una certa propensione ai traffici illeciti, non fa in tempo a interrogare il ragazzo perché quest’ultimo si toglie la vita mordendo una capsula di cianuro. Prima di morire lascia però un secondo messaggio, un bigliettino con su scritto un nome: Biagio Maria Ansaldi. Quando la notizia arriva a Monteverde, il commissario Ansaldi ha appena finito di accogliere il nuovo membro della sua squadra, Eliana Alerami, una giovane recluta che ha molta voglia di dimostrare il proprio valore. I Cinque sono appena usciti da un’indagine che ha lasciato cicatrici profonde e stanno cercando di ritrovare una qualche forma di normalità. Ma quello avvenuto a Sofia non è soltanto un delitto terrificante, è il primo di una catena che rischia di seminare il panico in tutta Europa. Ansaldi dunque non ha scelta, deve partire immediatamente e trovare un modo per collaborare con Dimitrov, l’uomo più diverso da lui che il destino potesse mettere sul suo cammino. Senza rinunciare alla consueta dose d’ironia, François Morlupi costruisce la sua indagine più dura e complessa, che unisce le atmosfere del noir italiano con quelle del poliziesco internazionale; una frenetica corsa contro il tempo e un viaggio nei territori più freddi dell’animo umano.

(Roma, 1983), italo-francese, lavora in ambito informatico in una scuola francese di Roma. Con Salani ha pubblicato Come delfini tra pescecani (2021) e Nel nero degli abissi (2022), vincendo con entrambi il Premio Scerbanenco assegnato dai lettori, oltre a numerosi altri riconoscimenti. Formule mortali è stato pubblicato per la prima volta nel 2018, ha dominato per mesi le classifiche degli ebook e torna finalmente in libreria in una nuova edizione ampiamente riveduta.

Autore: François Morlupi
Editore: Salani
Collana: Le stanze
Anno edizione: 2024
In commercio dal: 16 aprile 2024
Pagine: 544 p., Brossura
EAN: 9788831011334


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Pubblicato da Fabiana Manna

Salve! Sono Fabiana Manna e adoro i libri, l’arte, la musica e i viaggi. Amo la lettura in ogni sua forma, anche se prediligo i thriller, i gialli e i romanzi a sfondo psicologico. Sono assolutamente entusiasta dell’idea della condivisione delle emozioni, delle impressioni e delle percezioni che scaturiscono dalla lettura e dalla cultura. Spero di essere una buona compagna di viaggio!

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