Il gioco dell’anima, Javier Castillo

Il gioco dell’anima, Javier Castillo. Salani editore

Vai al libro

“Quando si scende il primo gradino verso l’oscurità, è solo questione di tempo per continuare a scendere, a poco a poco, giorno per giorno, finché si guarda in alto e si scopre quant’è lontana la luce.”

“Il gioco dell’anima” è il secondo romanzo di una trilogia in fieri, che si collega direttamente al primo, “La ragazza di neve”, sviluppando nuove tematiche e virando rapidamente dal noir al thriller. 

La narrazione si sviluppa in quarantanove capitoli di agevole e accattivante lettura, con l’indicazione di data e luogo in cui si svolgono i fatti e una frase introduttiva, a mo’ di riflessione-spia sul contenuto.

L’incipit del romanzo è d’impatto: Miren, la giornalista-detective, è in fin di vita e si racconta, rievocando ricordi con rabbia e paura: “Il gioco dell’anima nel mio cuore. Quello di cui parlano, quando cominci a perdere troppo sangue.”

Poche pagine e siamo già nella storia collegando passato, presente e un ipotetico futuro. È la fine o c’è ancora speranza? Già so che non poserò il libro fino a quando non saprò come andrà a finire e cosa ha portato a questo evento drammatico.

Tutto prende il via dalla busta che Miren riceve con un inquietante invito “Vuoi giocare?”, insieme alla foto polaroid di Gina Pebbles, una ragazza scomparsa nel 2002. Ora che, a distanza di nove anni un’altra allieva della Mallow School, Allison Hernandez, di cui non si avevano più notizie, viene ritrovata crocifissa, la giovane giornalista non si lascia sfuggire l’opportunità di condurre le ricerche, ad ogni costo, perché sa che il mondo può cambiare se riesce a trovare la verità e raccontarla con le parole giuste, come le ha sempre ripetuto Jim Schmoer, il suo docente di giornalismo che la affianca con affetto.

Le pagine in prima persona di Miren rivelano la grande capacità dell’autore di cogliere la sensibilità e il pensiero femminile. Vi riesce a perfezione, mediante un accurato processo di creazione del personaggio, frutto di empatia, ascolto e ricerca dell’universo femminile ferito. Proprio in questo secondo romanzo procede ad un approfondimento della figura, alle prese con un nuovo mistero e con un percorso in cui affrontare la sofferenza, la rabbia e la riluttanza a lasciarsi andare.

“Il gioco dell’anima” è un gioco di incastri di vite, di pensieri nascosti, di verità celate, di sofferenze mascherate, di fanatismo e sentimenti da riconoscere, del buio dell’anima che diventa sempre più nero se qualcuno non sa dove guardare.

C’è sempre qualche tassello da aggiungere e la nuova verità è solo presunta, gli stessi indizi che abilmente lo scrittore talora lascia intravedere si rivelano falsi e le ipotesi di chi legge sono tutte da rivedere.

In questo puzzle enorme, in cui si intrecciano tanti temi, c’è il rischio di perdersi seguendo personaggi ed emozioni, perché ciascuno di essi vive una storia personale che ne determina i comportamenti. Come Javier ricorda, sono tutti “spezzati”.

Il problema dei bambini che scompaiono nel nulla è realmente una piaga universale, ma ci sono anche quelli che, pur sfuggendo al triste destino, non hanno vita facile, se il mondo degli adulti non ha per loro alcun rispetto.

Di adulti distratti e irresponsabili, pessimi genitori o educatori, il romanzo è disseminato ed è al teatro dell’assurdo che ho pensato leggendo le reazioni dei genitori di Allison alla notizia della sua fine.

Il mistero diventa sempre più fitto. Abusi sessuali, fanatismo religioso, adolescenti, gruppi organizzati, riti di iniziazione…

“Tutto sembrava orbitare intorno a Dio e alla fede. La malsana devozione dei Pebbles, la crocifissione di Allison, la Mallow School e il reverendo Graham.”

Cosa si nasconde dietro un istituto religioso, ma soprattutto dove si nasconde la verità?

I Corvi di Dio e “il gioco dell’anima da superare”. Si tratta di un gioco perverso, di un rito di iniziazione come quelli che Miren ricorda della sua adolescenza? Se non si sottrae alle sfide riuscirà ad avere la meglio? Sarà soltanto una sofferenza aggiunta a quelle provate sulla propria pelle la notte in cui si era ritrovata nel parco disperata, a urlare tremante, in balia di quei tre uomini…

Il peso del passato riaffiora sempre come ricordo, come emozione che lacera l’anima, come fotografia inserita ad arte, ed è un nuovo tassello da incastrare abilmente.

Per Miren quale sarà il gioco più importante della vita in cui scommettere l’anima?

Anche in questo romanzo, come nel primo della trilogia, si parla di successo per la pubblicazione di un libro, di firmacopie, fama, luci della celebrità. Si parla di un nuovo libro che tiene incollati alle sue pagine!  Forse è soltanto un’anticipazione di quanto accadrà con IL GIOCO DELL’ANIMA? Credo proprio di sì. Le carte in regola per il successo di questo romanzo ci sono tutte.

È un romanzo per tutte le età, come diverse sono quelle coinvolte nella narrazione, legate da enigmi da sciogliere e risposte da cercare.

“Dai a un bambino gli strumenti giusti e diventerà un uomo di successo. Dagli quegli sbagliati e creerai un mostro.”

“Non temere, tutto finisce”

Maria Teresa Lezzi Fiorentino

New York, 2011. Una ragazza di quindici anni viene trovata crocifissa in un quartiere di periferia. Poco dopo Miren Triggs, una giovane giornalista investigativa del Manhattan Press, riceve una strana busta. Dentro trova la polaroid sfocata di un’altra adolescente imbavagliata, con una sola annotazione: «Gina Pebbles, 2002». Sulla busta, in una grafia irregolare, c’è scritto: ‘vuoi giocare?’ Un invito inquietante che Miren accetta immergendosi senza riserve nell’indagine sulla scomparsa della ragazza, con l’aiuto del suo ex professore di giornalismo, Jim Schmoer. Gina è ancora viva? Che legame c’è con l’altro macabro omicidio? Ma soprattutto: chi sono i Corvi di Dio? Difficile stabilire il confine tra un gruppo di adolescenti annoiati e una setta di pericolosi fanatici, tra una sfida provocatoria e un rito sanguinario. Dopo “Ragazza di neve”, da cui è stata tratta la serie Netflix, Javier Castillo torna con un thriller che trascina il lettore in un gioco fatale, in cui si lanciano i dadi della fede, della passione e dell’inganno. In palio un oscuro segreto che, se scoperto, può cambiare tutto.

JAVIER CASTILLO è cresciuto a Malaga. Ha studiato Economi aziendale e ha conseguito un master in Management presso la ESCP Europe Business School. I suoi romanzi hanno ottenuto un enorme riconoscimento, sono in corso di traduzione in più di sessanta Paesi e hanno venduto più di un milione e trecentomila copie. Con Salani ha pubblicato il bestseller La ragazza di neve, da cui è stata tratta una serie Netflix di grande successo.

Autore: Javier Castillo
Traduttore: Elena Rolla
Editore: Salani
Collana: Romanzo
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 18 aprile 2023
Pagine: 384 p., Rilegato
EAN: 9788831011150

Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.