Il maestro dell’horror in un romanzo forte e agghiacciante, che scivola intenso e veloce, pagina dopo pagina, dal finale inaspettato, che propone ai lettori la prospettiva di uno stile di vita migliore affrontando con consapevolezza traumi atavici che, fin troppo spesso, tendiamo a rimuovere e lasciamo insoluti.
Gerald Burlingame è un esperto avvocato di diritto societario che lavora nel più importante studio legale a nord di Boston. Metodico, ambizioso e pieno di sè, è sposato con Jessie e, un pomeriggio di ottobre, decide insieme alla moglie, di recarsi nella residenza estiva sita sulla sponda settentrionale del Kashwakamak. Un’occasione, questa, in cui Gerald vuole dare libero sfogo alle sue fantasie sessuali e, nella fattispecie, legando la donna al massiccio letto con una coppia di manette Kreig da poliziotto. Inaspettatamente Jessie, sentendosi umiliata, arriva al punto di allontanare il marito con un calcio: l’uomo stramazza a terra, colto da un infarto. Per Jessie è l’inizio di un incubo infernale, che sembra debba condurla ad una morte lenta ed inevitabile. Impossibilitata a muoversi, inizia a sentire dolori lancinanti “…un nuovo crampo le affondò denti lunghi e malvagi nell’ascella sinistra e Jessie distese le labbra screpolate in una smorfia. Era come se qualcuno le forasse il cuore con i rebbi di un forchettone da barbecue. Poi le si tesero i muscoli sotto il seno e i fasci di nervi nel plesso solare s’incendiarono come una catasta di legna secca. Era un dolore del tutto nuovo ed era enorme, di gran lunga superiore a tutti quelli sperimentati finora. La incurvò all’indietro come un ramo ancora verde, costringendola a torcere il busto da una parte e dall’altra, aprendo e richiudendo violentemente le ginocchia. Sventagliò i capelli nell’aria. Cercò di gridare senza riuscirci. Per un momento pensò di essere arrivata al capolinea. Un’ultima convulsione, possente come sei candelotti di dinamite piantati in una sporgenza di granito, e tanti saluti, Jessie…
” La sua mente è invasa da un turbinio di voci che le fanno rasentare il limite della pazzia e la riportano indietro nel tempo, a quando era solo una bambina, a quando, nel luglio 1963, si “spense il sole”… “…ho ospitato in questa testa una specie di coro di bisbigli, decine di voci che trinciavano giudizi su tutto quello che dicevo e facevo. Alcune erano benevoli e indulgenti, ma perlopiù erano voci di persone che avevano paura, persone che erano confuse, persone che pensavano che Jessie fosse solo zavorra di scarso valore che meritava tutte le cose brutte che le accadevano e che avrebbe dovuto pagare il doppio per ogni cosa buona…” L’arrivo di un cane randagio e la sensazione di una strana presenza che la spia, contribuiscono a rendere lo scenario ulteriormente carico di tensione e pathos.
La maestria di King di evidenziare magistralmente le sfaccettature psicologiche dei personaggi è, a mio avviso, anche in questo romanzo, ineccepibile. L’ansia, il terrore, l’orrore, il panico, la paura, ma anche gli odori e le semplici necessità fisiologiche, vengono percepiti dal lettore come emozioni e sensazioni tangibili e proprie e la vicenda che si consuma quasi interamente in un’unica stanza, rende la lettura pressoché claustrofobica. Un romanzo forte e agghiacciante, che scivola intenso e veloce, pagina dopo pagina, dal finale inaspettato, che propone ai lettori la prospettiva di uno stile di vita migliore affrontando con consapevolezza traumi atavici che, fin troppo spesso, tendiamo a rimuovere e lasciamo insoluti.
Lettura più che consigliata!
Fabiana Manna
Titolo : Il gioco di Gerald
Autore : Stephen King
Traduttore : T. Dobner
Editore : Sperling & Kupfer
Collana : Picwick
EAN : 9788868361051
Prezzo : € 10,90
Scrittore statunitense. Autore di romanzi e racconti best seller che attingono ai filoni dell’orrore, del fantastico e della fantascienza, è considerato un maestro nel trasformare le normali situazioni conflittuali della vita – rivalità fra coetanei, tensioni e infedeltà coniugali – in momenti di terrore.
Quando è ancora piccolo, sua madre deve far fronte a grandi difficoltà, perché il padre uscito di casa per fare una passeggiata non fa più ritorno.
Nel 1962 inizia a frequentare la Lisbon High School e comincia a spedire i suoi racconti a vari editori di riviste, senza però alcun successo concreto.
Conclusi gli studi superiori entra all’Università del Maine ad Orono, dove gestisce per un paio d’anni una rubrica all’interno del giornale universitario. Nel 1967 termina un primo racconto breve a cui fa seguito, qualche mese dopo, il romanzo La lunga marcia che riceve giudizi lusinghieri.
Sottopone Carrie alla casa editrice Doubleday e ottiene un assegno di 2500 dollari come anticipo per la pubblicazione del romanzo.
A maggio arriva la notizia che la Doubleday ha venduto i diritti dell’opera alla New American Library per 400.000 dollari, metà dei quali spettano di diritto all’autore. Così, a ventisei anni, Stephen King lascia l’insegnamento per dedicarsi alla professione di scrittore. Da quel momento la sua carriera non avrà più interruzioni. Nel 1971 si sposerà con Tabitha, conosciuta due anni prima lavorando nella biblioteca dell’Università.
Con un’operazione innovativa, il 14 marzo 2000 diffonderà esclusivamente su Internet il racconto Riding the Bullet. Nell’autunno dello stesso anno pubblicherà On writing: autobiografia di un mestiere, un’autobiografia e una serie di riflessioni su come nasca la scrittura.
Tra i suoi libri più noti si ricordano Shining (1976; il film, del 1980, venne diretto da Stanley Kubrick); La zona morta (1979; versione cinematografica del 1983, per la regia di David Cronenberg); Christine la macchina infernale (1983; il film, dello stesso anno, è di John Carpenter); It (1986, il film è del 1990); Misery (1987; noto in Italia con il titolo Misery non deve morire, la pellicola è stata realizzata da Rob Reiner nel 1990), Mr Mercedes (2014). Tra gli altri ricordiamo: Cuori in Atlantide (2000), La casa del buio (2002), Notte buia, niente stelle (2010), Chi perde paga (2015), Fine turno (2016), The Outsider (2018).
È del 2016 la nuova edizione aggiornata di Danse macabre, pubblicato da Frassinelli con l’introduzione e cura di Giovanni Arduino.
A Stephen King è stata assegnata nel 2003 la National Book Foundation Medal per il contributo alal letteratura americana, e nel 2007 l’Associazione Mystery Writers of America gli ha conferito il Grand Master Award. ( Fonte Biografia ibs.it ).
La descrizione del libro
In una casa isolata su un lago, Jessie si piega all’ennesima fantasia sessuale del marito Gerald, che questa volta l’ammanetta al massiccio letto in legno. Ma quando umiliata, lei lo allontana con un calcio, l’uomo si affloscia inerte, stroncato da un infarto. Il tempo passa e Jessie, immobilizzata e dolorante, sembra votata a una morte lenta, resa ancora più atroce dalla comparsa di un affamato cane randagio e da un’ombra misteriosa e irreale che fa capolino nella stanza…