Il maestro di Auschwitz di Otto B Kraus

Il maestro di Auschwitz di Otto B Kraus

Il maestro di Auschwitz

Otto B Kraus
Alex Ehren è uno dei prigionieri di Auschwitz-Birkenau. Ogni giorno che passa la lotta per sopravvivere all’orrore del campo di concentramento si fa sempre più dura. Eppure Alex ha deciso di contravvenire agli ordini dei suoi spietati aguzzini e, di nascosto, dà lezione ai bambini raccolti nel famigerato Blocco 31. È un piccolo gesto di coraggio, che ha però un incredibile valore sovversivo, perché è il solo modo per tentare di proteggerli dalla terribile realtà della persecuzione che sperimentano sulla propria pelle. Eppure, insegnare ai bambini non è l’unica attività proibita a cui Alex si dedica… Questo romanzo è ispirato alla vera storia di Otto B Kraus, che durante la prigionia nel campo di concentramento osò sfidare le inflessibili regole imposte dai nazisti e creò per i suoi piccoli allievi un’oasi di normalità.

Introduzione

Questo romanzo narra la storia singolare di Alex Ehren, di Maria Felix, di Lisa Pomnenka e di tanti altri personaggi di fantasia ispirati da persone vere e compagni di prigionia con i quali il narratore ovvero il giovane Alex, riuscì a portare a termine un compito assai arduo: riuscire a far vivere ai piccoli internati una sorta di possibile normalità, un surrogato di infanzia libera, una crescita della fantasia e della creatività.

Aneddoti personali

Otto B Kraus è un sopravvissuto di Auschwitz-Birkenau, ha scritto Il maestro di Auschwitz proprio per testimoniare quanto ha subito nel Blocco dei Bambini del lager, dedicando il romanzo alla moglie Dita. Quest’ultima, dopo la morte del marito, racconta nell’introduzione la genesi del libro ed il suo sostegno a Otto, perché finalmente riuscisse a raccontare quello che ha vissuto nel Blocco 31 e la missione che si erano prefissati quegli uomini e quelle donne in quell’inferno ove grazie al loro coraggio riuscirono a far sopravvivere decine di bambini sottraendoli alla morte del corpo e dello spirito, giocando, cantando, recitando, disegnando, imparando.

Recensione

“Il maestro di Auschwitz” è un romanzo istruttivo e profondo che narra delle nefandezze che certi essere umani se così possiamo definirli che hanno compiuto nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau durante la seconda guerra mondiale. In poche parole il libro è un resoconto dettagliato della crudeltà dell’uomo ma soprattutto è anche una storia di fede e di speranza che lo scrittore stesso ha vissuto in prima persona, perché lui è uno dei sopravvissuti, che ha conosciuto il dolore, la fame e la malvagità dell’essere umano. In sostanza un uomo che non si è arreso di fronte alle avversità della vita perché grazie alla presenza dei bambini che si trovavano all’interno del campo ha avuto la forza di tenere duro e di resistere sino alla fine pur di alleviare le sofferenze di quei piccoli bambini che non avevano nessuna colpa se non quella di essere di nazionalità ebraica. Questo perché spesso il sorriso e la gioia dei bambini possono dare forza agli adulti per rimanere vivi e lottare.
In questo romanzo si apprende tutto ciò che è realmente accaduto durante quegli anni bui della storia e in particolare conosciamo Alex, un insegnante o meglio, un eroe che sfida le regole dei nazisti impartendo lezioni di nascosto, ai bambini del blocco 31 della famiglia ceca, facendo di tutto per nascondere gli orrori del campo, che i bambini scopriranno solo dopo essere usciti dal blocco. Questo romanzo si concentra sulla vita di questi bambini all’interno del campo e sulle condizioni in cui si trovavano tutti i deportati.
È un romanzo che unisce più voci in quanto sebbene l’autore abbia inserito le proprie esperienze nel campo, ha utilizzato anche ricerche e interviste in modo da mantenerlo fedele a ciò che è veramente accaduto, inserendo personaggi realmente esistiti. Otto B. Kraus scrive questo libro in una maniera quasi poetica, catturando l’orribile realtà di Auschwitz e il trauma duraturo che nonostante la fine della guerra rimarrà nella mente e nei sogni dei sopravvissuti.
A mio modesto parere il romanzo cela un messaggio che lascia riflettere tutti i lettori che si apprestano a leggere questo romanzo: ovvero non tutti possiamo definirci essere umani con una moralità perché poche persone sono in grado di sacrificare la propria vita per gli altri.
“Il maestro di Auschwitz” è la storia di ogni uomo, donna e bambino che ha vissuto l’inferno ovvero di quelli che ce l’hanno fatta, di quelli che sono morti nel tentativo di aiutare gli altri e di quelli che hanno lottato con le unghie e con i denti fino alla fine.

Conclusioni

È assolutamente un romanzo consigliato, da leggere durante la settimana della memoria per non dimenticare ma soprattutto per evitare che in futuro possano ripetersi i fatti orribili narrati.

Voto

5/5

Citazioni

Alex si domandava come facessero i bambini a capire i sottintesi, perché molti di loro non erano mai andati a scuola e le loro conoscenze erano limitate e piene di lacune. Eppure erano ansiosi di imparare cose nuove e dediti all’ascolto di storie che supplivano alle loro mancanza di esperienze vissute. Era il Blocco, pensava a sostituire il mondo che avevano perduto due volte. Erano sconfinati nel campo, ma all’interno del Blocco dei Bambini crescevano come piante in una serra, alimentati dalle parole delle storie e dai prati e dagli uccelli dipinti sulla parete da Lisa Pomnenka.

Recensione di Grace Di Mauro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.