Il mattino dopo
Introduzione
L’adozione è una tematica delicata che per molti bambini diventa una vera condizione , un marchio di differenza tra loro e gli altri . Trovare un posto nel mondo passa attraverso molteplici perchè in sospensione alla ricerca di una risposta plausibile e sincera , mentre il tarlo del rifiuto attanaglia la mente . Non sempre questi interrogativi trovano una risoluzione e si diventa adulti , si tenta di creare una propria esistenza , rendendosi conto che il passato condiziona il rapporto con i propri cari e la capacità di dare affetto . Nei meandri del cuore c’è una nube irrisolta che non riesce a diventare pioggia e nemmeno sole. Sembrerebbe la trama intricata di un romanzo ma per molti è il loro vissuto , sono storie più comuni di quanto si possa immaginare. L’altra faccia della medaglia comporta il porsi un’ altra domanda dal punto di vista degli adulti . Che cosa significa essere genitore ? Ci sono tanti uomini e tante donne che non possono procreare , il senso di inutilità e d’imperfezione pervade e sconvolge ma non sono esseri inferiori perchè possono dare lo stesso amore . La procreazione naturale non ti fa essere genitore ma lo diventi nel momento stesso in cui guidi tuo figlio nelle avversità , consigli condividi e gli permetti anche di sbagliare . Amore è sinonimo di famiglia e questa non deve essere discriminata , possono coesistere varie forme perchè a guidarla è il più puro dei sentimenti . L’amore non va catalogato in serie è amore punto . Non tutti i genitori biologici però sono dei mostri , in queste storie non bisogna giudicare perchè spesso sono stati costretti ad abbandonare quel figlio . Ė un dolore segreto che resta per sempre nelle pieghe dell’ anima . Il mattino dopo ultimo libro di Giorgio Pulvirenti e Marco Negrone parte da ciò per regalare ai personaggi principali un senso di completezza e di speranza tra le pagine più nere delle storia .Aneddoti personali
Avevo adocchiato questo libro prima del lockdown e così l’ho ordinato . Mi piace molto leggere storie ambientate durante la Seconda guerra mondiale . Ero partito con l’idea di aiutare degli scrittori che si autopubblicavano facendo conoscere una storia particolare e interessante, tuttavia questo libro mi ha regalato qualcosa di speciale e inaspettato ovvero la bellissima amicizia con Giorgio , ci stimiamo a vicenda e ci vogliamo bene sperando che un giorno potremo finalmente conoscerci e abbracciarci .Recensione
Le pagine di storia dedicate al secondo conflitto mondiale si riempiono inevitabile di orrore e sembra quasi che l’odore di morte riecheggi . Ė uno spaccato in cui si dovrebbe comprendere fin dove realmente si può spingere l’uomo quanto può essere crudele con i suoi simili ma in realtà non abbiamo imparato nulla . I nostri comportamenti sono ciclici esattamente come la scansione del tempo in questa storia . Esso passa inesorabilmente , le azioni sono tutte uguali , il corpo si deturpa , lo sguardo diventa vacuo , le forze diminuiscono e l’essere umano diventa sempre più catatonico , ogni briciolo di vita è spento anzi si arriva al punto in cui si desidera la morte perchè quella è la vera liberta . Il mattino dopo è un libro suddiviso in dodici capitoli e in tre tempi . La scrittura degli autori è stilisticamente perfetta, viva , atroce, cruda ma sensibile al tempo stesso . Il libro ha tre protagonisti Justin , il suo padre adottivo e Alexandre . Justin è un ragazzo che vuole sapere la storia dei suoi genitori biologici .Perchè non sono lì con lui ? Quello che il ragazzo non può immaginare è a che volte le storie sono taciute non perchè non meritano di essere raccontate , ma perchè fa troppo male ricordare . Quando si ha la fortuna di essere scampati all’ inferno, i fantasmi però non ti lasciano come se si dovesse pagare il prezzo della salvezza per tutti coloro che sono stati costretti a soccombere . Definire il libro di Pulvirenti e Negrone un romanzo è riduttivo perchè sfocia perlopiù nel saggio storico . Si nota infatti il grande lavoro di archivio e di ricerca svolto dagli autori . Bisogna tuttavia affermare con obiettività che la necessità di raccontare perfettamente la quotidianità degli ebrei francesi in quel periodo è prevalsa sulla narrazione della storia . I personaggi sono tratteggiati delicatamente in un dualismo tra presenza e assenza, il corpo era presente ma la loro anima viaggiava in quell’ altrove ormai irraggiungibile. Vite strappate , infanzie rubate , sogni infranti .Le persone erano numeri e membri di una catena di montaggio per il sogno megalomane dei nazisti di mettere fine a delle esistenze pur di seguire i loro ragionamenti incentrati sulla razza . I malcapitati non erano soltanto forza lavoro ma anche cavie da laboratorio. Nonostante le personalità completamente azzerate dei personaggi, gli autori dopo aver raccontato gli orrori , decidono di regalare ad alcuni di loro e ai lettori l’illusione di una salvezza attraverso la musica . L’arte salva sempre anche dall’ inferno . Alexandre Moreau ex fornaio e violinista trova nel violino la possibilità di ricreare una personale normalità che non uccide la potenza dei sogni . Serenade di Schubert diventa la colonna sonora dell’ intenso , travolgente ma breve amore tra Alexandre e Agnes . Gli autori hanno deciso di raccontare questo spaccato di storia nell’ ottica maschile i personaggi femminili sono scarsi troppo pochi ma quando entrano in scena danno al racconto una forza in più e soprattutto un elemento imprescindibile per un romanzo : il calore . Alexandre e Agnes compiono un atto commovente lasciano che il frutto del loro amore , il piccolo Franz sia cresciuto da altri e ciò gli regala la possibilità di essere libero contestualizzandolo al periodo storico , questo è il più bel regalo ricco d’amore che un genitore poteva fare . Si capisce che il padre adottivo di Justin ha vissuto quel periodo attraverso la terza parte del testo che è raccontata in prima persona . Chi è Justin ? Chi sono le persone che lo hanno cresciuto ? Questi sono interrogativi che troveranno risposta solo nel finale veramente commovente . Justin capisce di aver chiesto al padre uno sforzo sovrumano , quello che per lui è origine per il padre è incubo . L’uomo dà al ragazzo una risposta emozionante che chiude il testo .“Alexandre mi ha salvato la vita due volte . La prima facendomi fuggire da Auschwitz e la seconda avendomi concesso l’onore di averti avuto come figlio.”
Un padre e un figlio che adesso si riconoscono guardandosi negli occhi abbracciandosi e rivelando un’ inaspettata nudità nella loro personale fragilità nei rapporti con gli altri . Finalmente possono affrontare con serenità il loro mattino dopo . Il titolo diventa quindi non solo simbolo di ciclicità ma anche di speranza , perchè anche dopo una lunga notte senza stelle sorge sempre il sole .