Il ragazzo di Berlino
L’autore
Paul Doswell ha lavorato a lungo nell’editoria prima di diventare scrittore. Per Bloomsbury ha pubblicato una trilogia storica ambientata nell’Inghilterra dell’Ottocento. Con Feltrinelli “Kids” ha pubblicato Ausländer (2010), Il ragazzo di Berlino (2012; in “Up”, 2017), L’ultima alba di guerra (2013; in “Up”, 2016), Tra le mura del Cremlino (2014) e I figli del lupo. Berlino 1945: sopravvivere non è un gioco (2018).
Introduzione
In pieno regime totalitario sotto il controllo della Stasi, la storia di un ragazzo che vive in Germania dell’Est , che ama la musica e vorrebbe vivere in libertà, ma purtroppo vive a Berlino Est.Aneddoti personali
Nel trentennale della caduta del Muro di Berlino che di fatto teneva imprigionati chi per sfortuna abitava nella parte sbagliata di Berlino, ero incuriosita di capire come poteva un giovane accettare di essere sorvegliato solo perché desiderava una vita normale.Recensione
“Il ragazzo di Berlino” è ambientato nel 1972 nella DDR, in piena guerra fredda. Alex Ostermann è un adolescente che ama ascoltare la musica occidentale e suonare la chitarra. Basta questo a farlo ritenere un sovversivo dal regime e dalla Stasi, la polizia segreta della Repubblica Democratica Tedesca, la Germania Orientale, quella parte di Berlino al di là del muro.Da qui cominciano le disavventure del ragazzo, seguito dalla Stasi, costretto dalle autorità ad interrompere gli studi dopo il liceo. Nella DDR, infatti, proseguire il percorso culturale dipende non solo e non tanto dai propri meriti scolastici, quanto dall’omologazione al partito ed alla vita socialista.
Alex appartiene ad una famiglia perfettamente integrata nella vita nella DDR, ma “purtroppo” sia lui che la sorella Geli amano pensare con la loro testa e non certo essere degli automi. Questo porterà tutta la famiglia a fuggire all’Ovest con ripercussioni pesantissime per i genitori.
Il romanzo racconta la vita oltre un muro senza senso, dove è vietato pensare e seguire le inclinazioni personali. L’intelligenza e l’individualismo, nel senso buono del termine, sono ovviamente invisi ad un regime che vuole e deve controllare la mente dei suoi cittadini.
La storia ha la giusta suspense che ti fa andare avanti nella lettura con piacere.
Tratta della vita di un ragazzo di sedici anni, ma anche di spionaggio e controspionaggio, propri della guerra fredda in atto in quegli anni tra blocco sovietico comunista e mondo occidentale.