Barbara Scudieri è un’autrice di splendidi thriller psicologici che ti fanno viaggiare nella psicologia umana, noi abbiamo parlato con lei e ci ha rilasciato questa bella intervista.
La donna senza nome la Recensione
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Chi è Barbara Scudieri?
Ciao a tutti. Sono una scrittrice di 39 anni piena di passioni e di sogni. Amo l’arte, la scrittura e il cinema. Sin da bambina amavo inventare storie, creando mondi immaginari in cui vivere e rifugiarmi. Sono nata a Napoli, vissuta a Roma e mi sono trasferita a Gaeta nel 2010. Laureata in Dams ho lavorato per una rivista cinematografica di Roma per molti anni e ho svolto vari lavori nel campo artistico tra Roma e Gaeta. Al momento non amo mettere radici in nessun posto, perché sono una persona molto libera che ama spostarsi continuamente. In futuro mi piacerebbe andare a vivere in Scozia, sono profondamente innamorata di Edimburgo, città delle ombre per eccellenza, dove forse ho già vissuto in un’altra vita. L’umiltà è la mia più grande forza e debolezza.
Hai scritto diversi libri, tutti thriller psicologici cosa ti ha spinto a scandagliare l’animo umano?
Credo che non vi sia viaggio più avventuroso e avvincente di quello che scandaglia l’animo umano che, per quanto sia stato studiato e analizzato da teorici ed esperti, per me resta uno dei più grandi misteri del mondo. Presenta infinite sfumature, tutte diverse, ci si perde e ci si ritrova continuamente nel proprio io e in quello degli altri, ci si può confrontare, mettendosi completamente a nudo, analizzando i propri desideri, le proprie paure. Per chi ama i viaggi misteriosi l’animo umano è il luogo più bello da esplorare, da vivere.
La donna senza nome, Nello specchio, La donna e l’uomo nel cinema di Alfred Hitchcock, Fine, Kora Key, quale dei tuoi libri senti più vicino a te ed a quale sei maggiormente legata.
“La donna senza nome” è il libro che mi ha permesso di tirare fuori una parte di me molto forte, cupa e tormentata allo stesso tempo, una sorta di liberazione dalle catene più ferree dell’animo. È la goccia preziosa che ha fatto traboccare il mio vaso interiore, l’inizio di tutto. Insieme a “Fine” è il libro a cui sono maggiormente legata. “Fine” è un po’ come un figlio, essendo stato scritto a quattro mani con Marco Martano, il mio compagno di vita. “La donna e l’uomo nel cinema di Alfred Hitchcock” nasce dal mio amore per il cinema e per il grande maestro del brivido. “Nello specchio” è una raccolta di racconti nata in un periodo di transizione in cui ho ripreso per mano le mie passioni e i miei sogni che avevo accantonato a causa di vari impegni. ”Kora Key” è il mio ultimo thriller, un’esperienza molto particolare perché si tratta di un thriller investigativo oltre che psicologico che ha richiesto un’evoluzione del mio stile, un cambiamento, una sorta di passaggio.
I tuoi libri sono viaggi interiori quasi al limite della follia cosa ti ha spinto in questa direzione?
Mi ha spinto in questa direzione proprio la follia che c’è dentro di me, che credo sia genetica. Il desiderio di tirare fuori sensazioni ed emozioni contrastanti che albergano nella mia anima da sempre. L’insofferenza per le regole, il desiderio di libertà mi spingono a viaggiare oltre le apparenze, indagando mondi oscuri e affascinanti dove niente è come sembra per rifugiarmi e sfuggire alla realtà che mi soffoca.
Fine un libro scritto a quattro mani con il tuo compagno di vita come è nato e come è stato trovarsi così sulla stessa lunghezza d’onda?
Quando c’è grande sintonia nella vita e si è molto simili viene tutto naturale. “Fine” è il nostro primo figlio letterario e sono molto felice di aver condiviso la passione per la scrittura con la persona più importante della mia vita.
Da dove nasce il tuo interesse per la psicologia?
Il mio interesse per la psicologia nasce da tanti fattori. Importante influenza credo abbia avuto il cinema, sono una grande amante dei thriller psicologici. “Psyco” è il film che ho visto più volte per l’intensità psicologica della trama e della costruzione del personaggio, il rapporto edipico, simbiotico e complesso di Norman Bates con la madre è stato per me spunto di grande riflessione e mi ha portato anche a studiare e approfondire teorie di counseling. Nei miei libri amo analizzare i rapporti tra genitori e figli, soprattutto madre-figli, perché credo siano fondamentali per la formazione interiore e personale di ciascuno di noi. Dal rapporto con nostra madre o nostro padre dipenderanno tutte le nostre paure, le nostre fragilità, la nostra forza, la nostra capacità di avanzare o arretrare nel mondo.
Che lettrice sei? Cosa ami leggere? C’è qualche autore che in qualche modo ha tirato fuori il tuo amore per la scrittura?
Amo leggere e rileggere i grandi classici, perché sono le fondamenta della letteratura. Quando terminava la scuola tutti andavano in vacanza, io correvo in libreria a comprare i libri di narrativa da leggere d’estate. Pirandello, Kafka, Jane Austen, le sorelle Bronte sono stati i miei grandi e fedeli compagni di adolescenza. Per quanto riguarda i contemporanei adoro Charlotte Link e Carlos Ruiz Zafòn per la loro capacità di scandagliare l’animo umano e di tirare fuori da ogni personaggio un po’ di ognuno di noi, apprezzo la loro incredibile bravura nel disegnare mondi interiori in cui tutti possono riconoscersi e nel creare storie piene di mistero e di suspense, due ingredienti per me fondamentali per la realizzazione di un buon libro.
Il tuo sogno nel cassetto e prossimi progetti.
Il mio sogno è scrivere altri libri, uno è già in fase di elaborazione, una storia a cui tengo molto perché ricca di personaggi e di misteri dove, però, per la prima volta sarà il luogo a fare da protagonista. Un luogo dove si annidano il Bene e Il Male, il Paradiso e l’Inferno… ma non svelo altro…
In breve perché dovremmo leggere i tuoi libri ce ne vuoi parlare brevemente?
I personaggi mi parlano e si raccontano e io sono solo il loro umile tramite e spero e mi auguro di esserlo sempre, di poterli sempre percepire. Questo filo misterioso che mi lega ai miei personaggi e alle mie storie è il motivo per cui i lettori dovrebbero leggere i miei libri
Il web mette in contatto diretto autore e lettore, come te la giochi questa possibilità di autopromozione?
Il contatto diretto con il lettore è stimolante e aiuta la crescita, dà carica e entusiasmo. Quando hai il piacere di notare che ciò che scrivi trova il gusto e l’approvazione di chi legge e si emoziona per le storie che racconti allora la soddisfazione è grande e ti spinge a fare sempre meglio. I miei libri sono disponibili su Amazon e su Giunti al Punto sia in formato cartaceo sia elettronico. Di seguito i link dove acquistare i libri
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Ti ringraziamo di essere stata con noi
Grazie a voi per questo spazio e per questa bella opportunità!