Tommaso Adiletta è un giovane autore campano con la passione per la demonologia e l’esoterismo, da qui nasce Il Redento, suo romanzo di esordio.
Noi gli abbiamo rivolto qualche domanda per conoscerlo meglio.
Ciao Tommaso, benvenuto nel nostro Blog. Oggi parleremo del tuo romanzo “Il Redento”.
Come nasce questo romanzo?
Questo romanzo nasce dal mio amore per la lettura e per la passione che hanno sempre suscitato in me i temi che vi tratto, ad un certo punto ho sentito la necessità di mettermi in gioco, anche perché quello di diventare scrittore è sempre stato un mio sogno.
Perché la scelta di questo titolo?
Il titolo è stato scelto per trasmettere da subito il processo di corruzione ed epurazione che attraversa il protagonista, lungo un percorso lastricato di scelte sbagliate e da cattive reazioni a ciò che lo circonda. Spero di esserci riuscito, perché è ciò che ho avvertito io nell’ascoltare testimonianze di ex satanisti.
Il romanzo affronta una tematica molto particolare. Perché hai deciso di toccare questo argomento?
Ho scelto di affrontare questa tematica per combattere la disinformazione dietro cui essa stessa si nasconde, sperando di fare comprendere al lettore più giovane quali sono le conseguenze (materiali e non) a cui va incontro un’appartenente ad una setta satanica. Inoltre ho cercato, in tutta umiltà, di aiutare tutti su come riconoscere, prevenire e, all’occorrenza, combattere le forze occulte reali e non quelle che la superstizione indica come tali. Non sempre la superstizione si sbaglia, ma occorre molta cautela al riguardo.
Chi è Angelo? Hai “giocato” sul nome del protagonista?
Angelo è un ragazzo come tanti, a chiunque potrebbe capitare ciò che è successo a lui. Il suo nome non è casuale, è un riferimento al fatto che anche il demonio da principio era un angelo che poi si è corrotto. Il protagonista del mio romanzo però si redime, appunto, a significare che la redenzione è sempre aperta a tutti.
Chi è Tommaso uomo e Tommaso scrittore, e dove finisce l’uno e inizia l’altro?
Diciamo che il “me stesso – persona” ed il “me stesso – autore” (non amo definirmi “scrittore”, questo spetta agli altri degnarmi o meno di questo titolo) camminano di pari passo, nel senso che le mie esperienze, la mia personalità e i miei interessi convergono attraverso la penna. Ho scritto “Il Redento” e sto lavorando ad altri racconti semplicemente sedendomi in tranquillità e lasciando libero sfogo all’inconscio mentre scrivo, spesso gli intrecci di una mia narrazione nascono nel momento in cui li scrivo.
Come nasce la tua “vocazione” per ciò che concerne l’esoterismo e la demonologia?
Dalla mia fede e dalla mia voglia di informarmi su tutto ciò che la riguarda. Sono convinto che ogni cattolico debba conoscere almeno i rudimenti della Demonologia, perché conoscere il nemico reca sempre un vantaggio.
Hai da poco creato un account specifico su youtube. Ce ne vuoi parlare?
Il mio canale YouTube, che si chiama semplicemente “Tommaso Adiletta”, nasce in sostanza per gli stessi scopi di informazione per cui è nato “Il Redento”, oltre che per dare ai miei personaggi un background più dettagliato e dare al lettore tante curiosità aggiuntive sui temi da me trattati.
Quanto è importante secondo te, oggi rispetto al passato, il “social world” per farsi conoscere?
Il mondo dei social secondo me è molto importante ai fini della propria promozione, se utilizzato a dovere come io cerco di fare, ma non deve essere sopravvalutato, perché ora come ora è pieno zeppo di gente che cerca di promuovere qualunque cosa. Non se ne può fare a meno, ma è bene precisare che la pubblicità operata in esso non reca subito risultati perché occorre prima che le persone si rendano conto se ciò che vi promuovi ha effettivamente valore o meno.
Qual è il messaggio che “Il Redento” vuole trasmettere?
Quello che chiunque e in qualunque momento può rimediare ai propri errori e che se la vita può essere dura c’è sempre un modo per uscire da qualunque problema. Spero di esserci riuscito.
Perché e chi soprattutto dovrebbe leggere il tuo romanzo?
Il mio romanzo è per tutti, ma spero che siano soprattutto i più giovani a leggerlo, proprio per ciò che cerco di trasmettete con esso.
Tre aggettivi per descriverlo.
“Innovativo”, “Chiarificatore”, “Riflessivo”. Le motivazioni che mi portano a dargli questi tre aggettivi le ho già date nelle precedenti risposte.
Ci sono state critiche negative da parte dei lettori?
Anche… ma sono state tutte critiche che derivano dal gusto personale o dalla divergenza di opinioni rispetto alle mie, che inevitabilmente scaturiscono dalla lettura. Io accetto sempre le critiche perché aiutano a migliorarsi, se fatte in modo educato.
Qual è il tuo sogno nel cassetto? Progetti per il futuro?
Io ho più di un sogno nel cassetto e sto seguendo le strade che mi portano a realizzarle, tra questi c’è quello di ampliare il mio pubblico anche all’estero. Come progetti per il futuro posso dire che sto lavorando sia al sequel de “Il Redento” che ad altri racconti.
Dove è possibile acquistare “Il Redento”?
Potete trovare “Il Redento” in libreria ed in tutti gli stores online (Amazon, IBS, ecc.) oltre che sul sito della casa editrice.
Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e attendiamo il tuo nuovo lavoro.
Grazie infinite a voi e a tutti coloro che hanno letto e leggeranno “Il Redento”!