Tiziana Russo è una giovane Dottoressa specializzata in Chirurgia Pediatrica che per lavoro si è trasferita da Messina, sua città natale, a Milano. La passione per la scrittura che l’accompagna da sempre, le ha dato l’input per il suo primo romanzo “Un’ altra vita”. Noi le abbiamo rivolto qualche domanda per conoscerla meglio.
Ciao Tiziana,benvenuta nel nostro Blog, dove oggi parleremo del tuo esordio da scrittrice con “Un’altra Vita”.
Com’è nata l’idea di scrivere questo romanzo?
L’ idea è nata perché una mia cara amica e collega che spesso fa le consulenze tecniche d’ ufficio si era imbattuta in un riconoscimento di paternità con il padre deceduto e arrivata in reparto si lamentava per questa “terribile” consulenza, e più lei si lamentava più a me sembrava una storia fantastica, e così tornando a casa ho cominciato a scrivere l’ inizio portandoglielo il giorno dopo e lei a quel punto voleva sapere come andava a finire e da lì sono andata avanti.
Quanto tempo hai impiegato a scriverlo? Hai incontrato difficoltà per farlo pubblicare?
Da maggio a dicembre, io scrivo molto di istinto quindi quando mi metto davanti alla tastiera vado anche abbastanza veloce, poi una volta inviato alla casa editrice il lavoro di revisione è durato quasi un anno. L’ unica difficoltà che ho avuto a pubblicarlo sono stata io, nel senso che non credevo avesse dignità di stampa e non credo nel self publishing, poi un giorno uno dei miei Professori che l’ aveva letto mi ha detto che esisteva questa casa editrice , vecchio stampo ma di nuova formazione , il Seme Bianco, che accettava manoscritti per la pubblicazione senza pagamento e che se non gli piaceva, essendo loro anche scuola di scrittura comunque mi avrebbero inviato il giudizio. E allora l’ ho spedito e con mia grande sorpresa poi ho ricevuto per mail il contratto.
Qual è stata la primissima sensazione quando hai avuto in mano la prima copia del tuo romanzo?
Quella di una bambina davanti al regalo di Natale tanto desiderato, anche se poi la prima copia non era neanche la mia, ma di un mio amico che l’ aveva comprato online perché io per lavoro vivo a Milano e la mia copia è arrivata a Messina, mia città natale.
Chi è Tiziana? E quanta influenza ha avuto nel personaggio di Chiara?
Tiziana è una giovane donna di 36 anni , ottimista ,innamorata del suo lavoro , con una famiglia presente e senza la quale non avrebbe potuto realizzare molte cose, con un buon gruppo di amici storici che le ruota intorno, impegnata , idealista e che crede ancora nella bellezza dei sogni. In Chiara c’è abbastanza di me, ma io non sono Chiara, Chiara è un po’ un prototipo di tante ragazze che oggi cercano di far quadrare la propria vita mettendo insieme lavoro e amori precari, con qualche paura e qualche certezza, qualche ferita passata e molta più paura di me nel guardare al futuro. E’ anche un po’ un omaggio ad alcune protagoniste della letteratura , è un po’ una Elisabeth Bennet, un po’ Bridget Jones un po’ Jo March .
Pierpaolo è il classico “disgraziato” che inizialmente odi con tutta te stessa ma poi finisci con l’innamorartene …. Parlaci un po’ di lui e del Pierpaolo Fan Club….
Pierpaolo è il mio ragazzo ideale , perché come ti direbbe una delle mie più care amiche “ i ragazzi della porta accanto, gentili, simpatici e carini che ti trattano bene tu non li vedi nemmeno”. E’ duro, antipatico, convinto di avere sempre ragione, irritante, ma quello in realtà è il suo personaggio pubblico, una maschera costruita sul suo essere magistrato, perché poi conoscendolo meglio , si rivela una persona presente, attenta, in grado di mettersi in discussione. Di lui amo molto il suo concetto di giustizia ,di legalità , quel non volere venire a patti, il suo attaccamento al lavoro. Voleva essere anche un po’ un omaggio ai “nostri giudici”… Ma di lui mi piace anche il suo essere tenero con la madre . Qualcuno mi ha detto che è troppo perfetto per essere vero, ma secondo me lui non è perfetto lo fa credere… e forse ci crede un po’ troppo anche lui. La storia del fan club è divertentissima, è nasce dal fatto che io sono da anni educatrice di Azione Cattolica in Parrocchia, quindi seguo diversi gruppi di ragazzi, alcuni sono con me da quando erano piccoli e adesso fanno anche loro gli educatori. E le ragazze del gruppo sono state tra le prime lettrici del romanzo, quando per me era ancora soltanto una storiella, e molte di loro si sono perdutamente innamorate di lui , mentre altre non lo sopportano, quindi succedeva spesso che quando ci riunivamo per programmare o organizzare le attività dei gruppi partivano con i commenti , le discussioni, le domande, tanto che i ragazzi che non l’avevano letto , all’ inizio pensavano fosse una persona vera …Era divertentissimo vederle interagire intorno ad un mio personaggio con tanto calore e fervore. Poi sono stati fantastici nell’ organizzazione delle presentazioni del libro in città, hanno messo a mia disposizione i loro talenti, chi mi ha preparato la locandina, chi i disegni dei post , chi gestisce con me la pagina, chi ha praticamente tappezzato la città di locandine, si sono occupati di qualunque cosa servisse in quei giorni , un vero e proprio ufficio stampa.
Nel tuo romanzo affronti varie tematiche, quella maggiormente evidente è l’emigrazione al contrario, Pierpaolo si trasferisce al Sud… Come mai questa scelta?
In realtà non è stata una scelta pensata prima, mi divertiva l’ idea che comunque i due protagonisti fossero completamente diversi, e quindi non soltanto dal punto di vista lavorativo ma anche culturale e geografico, e quindi un po’ come Bisio ho spostato il mio protagonista da una procura del Nord , dove si annoiava , ad una del Sud con tutte le problematiche che questa comporta. Perché, questo lo posso dire perché lavoro al Nord, la scelta di trasferirsi al Sud è molto più coraggiosa che quella di venire al Nord… Ti faccio un esempio , io in Ospedale a Milano ogni tanto mi sento quasi in vacanza, pur avendo il doppio dei posti letto e di conseguenza dei pazienti rispetto a quelli che avevo a Messina, perché la struttura, in termini anche soltanto di presidi e personale offre molto di più…E così ho voluto mettere il mio protagonista anche solo alle prese con l’ aria condizionata che non funziona e che nessuno viene a ripararti, cosa che a Milano non succederebbe mai.
Adele, la mamma di Pierpaolo, è l’emblema del pregiudizio a prescindere. Nel tuo peregrinare Sud-Nord hai incontrato donne così? Si sono mai ricredute?
Fortunatamente non ho incontrato personaggi come Adele anche perché lei è veramente esagerata e forse anche un po’ provinciale e bigotta. Però sicuramente al Nord in moltissimi, e anche ex meridionali (ovvero quelli che vivono al Nord da anni) , pensano che il Sud d’ Italia sia un peso , sia pieno di persone che non vogliono lavorare e che vivono alle spalle dell’ Italia che lavora, che poi l’Italia che lavora al Nord sia composta praticamente nella quasi totalità di Napoletani, Pugliesi , Siciliani e Calabresi , nessuno sembra farci caso…
Un’altra Vita, è una lettura piacevole, si parla di vita reale, quotidiana, tangibile in cui ognuno può riconoscersi. Quanto ha influito in ciò il tuo modus vivendi?
Tantissimo , io credo che nessuno possa scrivere di qualcosa che non vive o non conosce, il rischio è di non risultare credibile, tra l’altro quando io leggo o vedo in tv errori per me l’opera perde di valore, infatti per creare Pierpaolo mi sono messa a studiare un po’ di cose , doveva essere un magistrato credibile. Poi c’è da dire che io penso sempre che la vita sia il miglior romanzo, bisogna soltanto imparare a leggere… e io devo dire che rubo spesso dalla realtà, tanto che alcuni dei miei amici mi prendono in giro e mi dicono “stai prendendo appunti? Ci dobbiamo preoccupare ? ” , quindi si, ha influito molto .
Chi è stato il giudice più severo nei confronti del tuo romanzo?
Io, ho impiegato quasi due anni per convincermi a mandarlo alla casa editrice, ho sempre pensato che i romanzi che meritano la pubblicazione siano altri, e che il mio fosse solo una storiella senza infamia e senza lode
Qual è stato il complimento più bello? E la critica?
Di complimenti ne ho ricevuti diversi, uno di quelli che mi ha reso più contenta è stato “non è un libro solo per femmine” fatto da diversi uomini che hanno letto la storia e l’ altro, è della mamma di un mio amico, procuratore in pensione, che mi ha detto che avevo creato un magistrato veramente credibile con episodi legali molto verosimili Critiche fino ad ora non ne ho ricevute, e forse o ho troppi lettori amici o è una bella storia davvero.
Se dovessi descrivere il libro con tre colori e tre aggettivi quali sarebbero e perché?
Colori: Azzurro , Giallo , Rosso , azzurro e giallo perché il mare e la spiaggia sono sempre un po’ di sfondo alle avventure di tutti i protagonisti, e rosso perché i protagonisti mettono passione in quello che fanno. Aggettivi : divertente, perché credo che il libro lo sia, semplice, è una storia senza fronzoli o artifici, vivo, perché per un sacco di tempo i protagonisti a me sono sembrati quasi veri , degli amici difficili da lasciare andare .
Che ruolo ha, secondo te, il mondo virtuale per un autore esordiente? Che rapporto hai con i Social?
Io credo molto nella potenza dei Social come mezzo di comunicazione, è sono anche parecchio social, ho un profilo Facebook da quando ancora non era diventato di moda, e devo dire che è stato anche grazie all’annuncio fatto sul profilo che il libro ha cominciato ad avere dei lettori, io stessa non immaginavo tanto affetto e tanti commenti quando ho scritto il primo post dove comunicavo la pubblicazione del libro.Tanto che era diventato una droga mi collegavo di continuo per vedere i mi piace e i commenti
Dove è possibile acquistare il libro?
Il libro è acquistabile su Amazon, Feltrinelli e IBS , purtroppo la casa editrice non è grande quindi non è in grado di affrontare la grande distribuzione. Ma per un esordiente va bene lo stesso.
Progetti per il futuro? Cosa contiene il cassetto dei sogni?
Beh il cassetto dei sogni contiene la speranza di tornare a fare il Chirurgo Pediatra a casa mia, e magari anche di continuare con questa carriera parallela di scrittrice
C’è qualcosa che vuoi aggiungere prima di salutarci?
Un ringraziamento a te che sei stata così carina da venire alla presentazione, a leggere il libro e a fare la recensione senza minimamente chiedere compenso soltanto sulla fiducia di chiacchiere fatte su una pagina Facebook , e grazie anche ad Elisa che ho iniziato a seguire per la passione comune di Un posto al sole e poi ho seguito anche sulla pagina del mondo incantato dei libri.
Ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e speriamo di ri-leggerti presto.
Qualche cosa in cantiere la ho , perché scrivere fa parte di me.
Teresa Anania