Se siete appassionati d’arte e apprezzate il bacio di Klimt e Jane Austen allora dovete assolutamente leggere questo romanzo
Stupefacente debutto in Italia di Laurie Lico Albanese con questo suo romanzo – cronaca – tributo a Gustav Klimt e alla sua musa Adele Bloch – Bauer “La bellezza rubata”.
Prima di iniziare a leggere il libro vi suggerisco di leggere la Nota dell’autrice ed i Ringraziamenti, perché ci viene spiegato quale è la genesi della ispirazione e lo spessore della ricerca. Altrimenti ci sembrerà un romanzo storico e asettico, puro frutto di fantasia.
In ogni caso l’autrice fornisce pagine di cronaca che testimoniano l’evoluzione dei fatti realmente accaduti.
Nell’atmosfera scintillante della Vienna di inizio Novecento, Adele Bloch – Bauer, discendente di una facoltosa famiglia ebrea fa il suo debutto nell’alta società, frequenta musei e conosce il pittore Gustav Klimt (1862 – 1918), massimo rappresentante della Secessione viennese, movimento stilistico appartenente alla cosiddetta art nouveau, nata come reazione allo scadimento del gusto, recuperando leggerezza e luminosità.
Adele (sposata con Ferdinand Bloch) diventa la sua musa e la sua amante.
Adele ha un forte rapporto di appartenenza con la famiglia di origine, specie con il fratello Karl e la sorella Thedy, sposata con Gustav Bloch, che le presenterà il di lui fratello, Ferdinand.
Non è un matrimonio combinato e di convenienza, anche se il legame tra le due famiglie e i relativi patrimoni si consolidano, ma nemmeno d’amore, considerando le differenze di età e di cultura.
Adele ha bisogno di libertà, vuole frequentare e respirare l’arte, conoscere Berta Zuckerkandl e il suo salotto.
L’incontro con Klimt è folgorante e la passione si scatena dopo qualche seduta come modella.
Nasce il famoso ritratto, riportato in copertina, ed una serie di altre opere.
Adele vive con conflittualità il tradimento, ma non può resistere all’uomo e al contesto artistico.
Questa relazione è descritta con raffinato erotismo e sensualità, la stessa che si percepisce ammirando i quadri di Klimt (ad esempio “Il bacio”) e L.L. Albanese è molto abile nel restituire queste sensazioni senza cadere mai nel rischio e nel compiacimento del voyeurismo.
Il romanzo si dipana in parallelo tra le vicende di Adele (dal 1886 alla sua morte nel 1925) e quelle di sua nipote Maria (figlia di Thedy) dal 1938 fino al 2006.
Le vicende personali e sentimentali di Adele e Maria si dipanano sullo scenario della prima e la seconda guerra mondiale, nonché sul dramma del nazismo e la persecuzione degli ebrei.
Maria riuscirà, alla fine, a tornare in possesso dei beni (e in particolare dei quadri di Klimt) derubati dai nazisti.
Ecco quindi la dimensione storica, che si fa cronaca, e appassionante avventura nella parte finale.
Il romanzo ha qualche caduta di ritmo, ma va premiato per il sincero tributo all’amore dell’arte e alla descrizione di una passione amorosa.
Adele chiuderà la sua relazione con Klimt e recupererà a pieno il rapporto con il marito, così come Maria supererà l’oltraggio delle violenza sessuale subita da un lubrico nazista per salvare il marito Fritz e la famiglia, trasferendosi poi in Inghilterra e successivamente in California.
La tragedia della Shoah è riportata con pathos e senza eccessi, con ferma e lucida denuncia della brutalità, dell’assurdità, dell’orrore del nazismo, periodo storico da dimenticare e sui stendiamo un velo pietoso.
L’equilibrio è una delle doti di questo romanzo davvero interessante, e la vicenda privata di Adele,che non riuscirà mai ad essere madre (dopo alcune e dolorose interruzioni spontanee di gravidanza) ma che saprà dedicarsi alla tutela dell’arte e dei bisognosi, oltre che ad occuparsi con amore e trasporto dell’infanzia della nipote Maria, rappresenta una narrazione appassionata e partecipe, in un contesto ricco di riferimenti ai grandi di inizio secolo: da Freud a Rodin.
Bello anche il riferimento a Emma di Jane Austin per chi come me ama questa scrittrice inglese.
Concludo questa mia recensione dicendovi che se amate le belle opere d’arte, le storie d’amore e Jane Austen allora dovete assolutamente leggere questo romanzo.
Grace Di Mauro
Titolo : La bellezza rubata
Autore : Laurie Lico Albanese
Editore : Einaudi
Collana : Supercoralli
EAN : 9788806234973
Prezzo : € 20
Laurie Lico Albanese scrive di viaggi sul “New York Times” e il “Chicago Tribune”. Tra i suoi romanzi ricordiamo: Stolen Beauty, Blue Suburbia, e un memoir, Lynlle by the Sea. La bellezza rubata è il suo primo libro tradotto in Italia.
La descrizione del libro
Dalla seducente Vienna di inizio Novecento, scossa dalla rivoluzione di Freud e dai fermenti artistici della Secessione, alle devastazioni della Seconda guerra mondiale, La bellezza rubata è un’entusiasmante epopea d’amore, guerra e arte. Laurie Lico Albanese ha dato voce a due donne straordinarie, riportando alla luce la storia nascosta dietro il piú famoso quadro di Klimt. « La bellezza rubata è una vera opera d’arte, di quelle che inquietano e insieme riscaldano il cuore». Nella scintillante atmosfera della Vienna di inizio Novecento, Adele Bloch-Bauer, discendente di una facoltosa famiglia ebrea, fa il suo debutto nell’alta società. Tra frenetici giri di valzer e accese discussioni sul valore dell’ avant-garde, la ragazza si lascia trascinare in un vortice di sensualità che la fa cadere tra le braccia del pittore Gustav Klimt. Adele diventa la sua giovane musa, modella per ritratti dall’erotismo sfacciato che sfidano le rigide convenzioni di un gusto accademico ormai sull’orlo della decadenza. Tempi di euforia ma anche di incertezza per un’Europa nella quale le teorie antisemite cominciano a prendere piede, sfociando, in meno di quarant’anni, in uno dei periodi piú bui della storia. Maria, nipote prediletta dell’ormai defunta Adele, assiste inerme all’invasione dell’Austria da parte dei nazisti; uno per uno, tutti i membri della sua famiglia vengono arrestati o uccisi, mentre i pochi superstiti sono costretti a fuggire all’estero. Il destino pone Maria davanti a un’ardua scelta: cominciare una nuova vita in America, mettendo a tacere per sempre il dolore dei ricordi, oppure combattere con i fantasmi del passato per mantenere viva la memoria dei suoi cari?