
La concessione del telefono di Andrea Camilleri, edito Sallerio editore Palermo. Impareggiabile,incommensurabile, ineguagliabile Camilleri!
Recensione di Anna Gelardi
Sull’onda emotiva della recente scomparsa, ho riletto per la seconda volta “ La concessione del telefono”. È strepitoso!
Vigata 1891. Filippo Genuardi, piccolo commerciante di legname, sposo fedifrago di Tanine’ e “femmenaro “ (alla Camilleri) scrive una lettera molto formale al Prefetto di Montelusa per richiedere la concessione di una linea telefonica privata. Non avendo avuto risposta , scrive altre due lettere sempre usando toni molto formali e ossequiosi nei confronti dell’Autorita’ .
Questo è l’incipit: da ora in poi alle successive lettere indirizzate alle diverse Autorità competenti per la concessione , si susseguiranno equivoci, intrighi , scambi di persone e di nomi degni di una farsa di fine ottocento: un vero tourbillon di situazioni spesso esilaranti, ma che lasciano l’amaro in bocca se si pensa ai danni che possono creare la burocrazia esasperata, l’abuso di potere da parte di autorità incompetenti e spesso prezzolate e , non ultimo, la prepotenza dei mammasantissima.
Pur essendo un libro estremamente ironico e divertente, l’epilogo è drammatico : l’asservimento quasi inevitabile alle prepotenze mafiose, l’incapacità dei funzionari statali premiata da altrettanti funzionari incapaci , denotano un larvato pessimismo dell’ autore sui mali endemici del nostro paese, che ancora oggi rendono complicata la nostra esistenza.
Immenso Camilleri, scrittore da ascriversi nel Gotha della letteratura italiana e mondiale. Autore capace di inventare una lingua nuova e di farla parlare a tutti gli italiani, di aver fatto riscoprire al mondo intero una terra, la Sicilia, bellissima per il suo barocco, i suoi colori, per le sue usanze, per la storia millenaria, per il sapore genuino dei cibi.
Siciliano che non parla mai (o quasi) di mafia.
Anna Gelardi
Titolo : La concessione del telefono
Autore : Andrea Camilleri
Editore : Sellerio editore Palermo
Prezzo : € 10

Premio Campiello 2011 alla Carriera, Premio Chandler 2011 alla Carriera, Premio Fregene Letteratura – Opera Complessiva 2013, Premio Pepe Carvalho 2014, Premio Gogol’ 2015.
La descrizione del libro
Nell’estate del 1995 trovai, tra vecchie carte di casa, un decreto ministeriale (che riproduco nel romanzo) per la concessione di una linea telefonica privata. Il documento presupponeva una così fitta rete di più o meno deliranti adempimenti burocratico-amministrativi da farmi venir subito voglia di scriverci sopra una storia di fantasia (l’ho terminata nel marzo del 1997). La concessione risale al 1892, cioè a una quindicina d’anni dopo i fatti che ho contato nel Birraio di Preston e perciò qualcuno potrebbe domandarmi perché mi ostino a pistiare e a ripistiare sempre nello stesso mortaio, tirando in ballo, quasi in fotocopia, i soliti prefetti, i soliti questori, ecc. Prevedendo l’osservazione, ho messo le mani avanti. La citazione ad apertura di libro è tratta da I vecchi e i giovani di Pirandello e mi pare dica tutto. Nei limiti del possibile, essendo questa storia esattamente datata, ho fedelmente citato ministri, alti funzionari dello stato e rivoluzionari col loro vero nome (e anche gli avvenimenti di cui furono protagonisti sono autentici). Tutti gli altri nomi e gli altri fatti sono invece inventati di sana pianta. Andrea Camilleri