La donna dei sigari
Alessandro Testa
53 anni, nato a Salerno e cresciuto a Napoli, Alessandro Testa è laureato in medicina specializzandosi in cardiochirurgia. Ha vissuto e lavorato a Londra, Torino, Firenze e adesso opera a Catanzaro, in un centro cardiochirurgico di eccellenza. Ha iniziato a scrivere intorno al 2000 e nel 2004 è entrato nel forum Leggendoscrivendo per il quale ha prodotto una cinquantina di racconti. Ha all’attivo 5 romanzi, 4 mai pubblicato. Morti e sepolti, è stato finalista nell’edizione 2015 del Premio Alberto Tedeschi per il miglior romanzo giallo italiano, pubblicato nel 2017 dalle Edizioni Il Vento Antico è stato numero uno in Amazon nella categoria gialli per oltre un mese. 53 anni, nato a Salerno e cresciuto a Napoli, Alessandro Testa si è laureato in medicina specializzandosi in cardiochirurgia. Ha vissuto e lavorato a Londra, Torino, Florence e ora opera a Catanzaro, in un eccellente centro cardiaco. Ha iniziato a scrivere intorno al 2000 e nel 2004 è entrato nel forum Leggendoscrivendo per il quale ha prodotto cinquanta racconti. È autore di quattro romanzi inediti. Morti e sepolti è stato finalista nell’edizione 2015 del Premio Alberto Tedeschi per il miglior romanzo giallo italiano. Pubblicato nel 2017 da Edizioni Il Vento Antico Morti e sepolti è stato il numero uno su Amazon per più di un mese.
Introduzione
“La donna dei sigari” è un romanzo storico ambientato nel periodo della seconda guerra mondiale e pubblicato nel 2018 da “Edizioni Il Vento Antico”. L’autore, Alessandro Testa, laureato in medicina e specializzato in cardiochirurgia, con un altro suo romanzo, “Morti e sepolti”, è stato finalista nell’edizione 2015 del Premio Alberto Tedeschi per il miglior romanzo giallo italiano.Aneddoti personali
Secondo Cicerone, “La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi.”E per chi, come me, è fortemente attratto dai romanzi storici, e in particolare a quelli relativi al periodo del secondo conflitto bellico, non può assolutamente evitare di immergersi nella lettura di questo libro, forte come un pugno allo stomaco ma, allo stesso tempo, sfumato da una tenerezza straordinaria.
Recensione
È primavera inoltrata quando, dal balcone di Palazzo Venezia, a Roma, Benito Mussolini annuncia pubblicamente l’entrata in guerra dell’Italia. È l’alba di un periodo che si rivelerà nefasto e terribile, per l’Italia e per il mondo intero. E mentre gli eserciti vengono schierati in mezza Europa, il destino di tre giovani uomini si compie.Ardito Manzi, detto Tuccio, comanda la tenenza dei carabinieri a Roccaspina, un piccolo paesino dell’Italia centrale ed è ossessionato dalla ricerca spasmodica dell’assassino di suo padre, ucciso quando lui era solo un bambino.
Harald Stolzer, vive nella Germania nord orientale, a Greifswald, è un tenente di polizia, mandato poi in Italia perché conosce bene la lingua.
Vincent Cacace, dal temperamento irruento, vive a New Haven, sulla costa est degli Stati Uniti. Anch’egli rincorre una verità dolorosa…
La guerra li farà incontrare tutti proprio a Roccaspina, e tutti avranno un denominatore comune: far combaciare i pezzi del puzzle della propria esistenza.
Dolore, rabbia, paura, ma anche speranza, cameratismo, amore, mutuo soccorso, sono gli elementi distintivi che il lettore vivrà insieme ai protagonisti, sfogliando capitoli di orrore e devastazione relativi a un periodo che ha cambiato per sempre il corso della storia mondiale e, inevitabilmente, quella personale di ogni individuo.
“…Sappi che non c’è guerra che sia giusta, men che meno sacra.”
“La donna dei sigari” è un romanzo intenso e vivido, che ripercorre fedelmente l’evoluzione di una guerra disastrosa, partendo dalla dichiarazione di guerra pronunciata da Mussolini, passando per la firma dell’armistizio ad opera del Generale Badoglio nel settembre 1943 e andando anche oltre, fondendo egregiamente fatti realmente accaduti con storie di pura fantasia.
Non è un libro da divorare, né da leggere a cuor leggero, né ci sono racconti particolarmente cruenti o violenti. Ed è proprio questa la particolarità che lo differenzia da altri romanzi che hanno trattato la stessa tematica: l’aver saputo introdurre in un contesto storico di portata mondiale, storie di vita semplici, di normale quotidianità, di azioni e reazioni di persone che hanno visto stravolgere le proprie vite da un evento funesto e inspiegabile come solo una guerra sa fare.
Conclusioni
Malcom X sentenziava: “La storia è la memoria di un popolo, e senza una memoria, l’uomo è ridotto al rango di animale inferiore.”Abbiamo tutti il dovere di non dimenticare, mai, né gli orrori, né le gesta eroiche compiute da milioni di individui solo pochi decenni fa. E questo splendido romanzo, che consiglio vivamente, ci aiuta a non cadere nella trappola dell’oblio.
Buona lettura!
Voto
Citazioni
“Seguire le passioni aiuta a vivere, ma se non si riesce a dominarle si rischia di mettersi nei guai.”
La guerra distrugge e cancella; è un giorno, le stesse persone che ora marciano trionfanti per le strade di Berlino o di Parigi, sognando di invadere e conquistare Londra, annegheranno nel sangue del loro stesso massacro.”