Autore: Roberto Lodovici
Titolo: La figlia che diede alla luce suo padre
Editore: Europa Edizioni
Anno: 2017
Pagg. :136-Brossura
Prezzo: €. 15,00
” In certi frangenti, chiudendo gli occhi mi sentivo come un viaggiatore alla scoperta di nuove terre dentro la propria anima”….
A metà strada tra un romanzo e un saggio, questo libro è un viaggio nel nostro Io più profondo alla ricerca della spiritualità primordiale insita in ognuno di noi ma, che, le interferenze esterne del vivere quotidiano riescono ad occultare. L’istinto dell’Io bambino, quello che dovremmo mantenere se non altro per vivere in armonia e in pace con noi stessi in primis e poi con chi ci circonda. “…..Quanto eravamo consapevoli del fatto che non potevamo tessere relazioni sane con gli altri senza prima avere un amorevole relazione con noi stessi?…..” Il libro racconta il rapporto spirituale che si crea tra Michel e Claire, padre e figlia. A partire dalla gestazione e per tutta la durata della gravidanza prima, e della nascita poi, tra i due si instaura una connessione comunicativa “spirito-psico-mentale” intrisa di domande e di risposte, per ritrovare quei valori primitivi atti a riportare la luce nelle proprie esistenze. Un cammino di crescita spirituale da non confondersi con la religione; un modo per ricongiungere delle anime che, dopo percorsi di nascita e morte, rinascono in corpi diversi con lo scopo di ristabilire i contatti persi. E’ un libro che pone l’attenzione su un tema particolare che è quello della reincarnazione; sui percorsi e sulle scelte che le anime compiono per ritrovarsi, riconoscersi e ricongiungersi , per completare un ciclo karmico interrotto nel corso dei secoli. In un certo senso, arrivare a trascendere il passato per trasformare il futuro attraverso il presente. Scopriamo infatti che Claire e Michel sono stati, in vite precedenti, fratelli gemelli, figli di Isabelle, adesso moglie di Michel e madre di Claire. L’autore pone l’accento sul fatto che siamo noi a scegliere la nostra vita a partire dai genitori: non sono i genitori a scegliere di avere un figlio, ma è il figlio che sceglie i genitori. Un discorso delicato, quello della reincarnazione, sul quale molto si è scritto e molte sono le teorie che gravitano intorno; argomenti non semplici da affrontare, e comunque non a cuor leggero, ma ancor meno da digerire e/o comprendere fino in fondo se non si è avuto modo di approcciarsene precedentemente. Volendo sintetizzare ai minimi termini la tematica, possiamo dire che le anime dopo la morte, subiscono un processo di riesaminazione per comprendere la vita appena conclusa e poter programmare quella successiva, al fine di poter fare delle scelte importanti come il momento e il luogo della prossima nascita, i genitori, il sesso, la razza, la religione etc.. Ultimato l’iter procedurale valutativo, l’anima ritorna su un piano prettamente fisico, reincarnandosi nel corpo scelto, e inizia una nuova vita. Teorie queste, che spiegherebbero anche attraverso il ricorso all’ipnosi regressiva, i ricordi di vite precedenti, i dèjà vu, i sogni premonitori, le percezioni sensoriali, il sesto senso particolarmente sviluppato etc. Ma questo è un discorso complicato, delicato e lungo da trattare. Ciò che l’autore si propone di fare è sicuramente attirare l’attenzione del lettore, sulla necessità di trovare quella luce in grado di condurre l’individuo verso la rinascita, attraverso l’epifania della coscienza. Un libro che con un linguaggio semplice, lineare ed essenziale, porta a riflettere e a far capire che in effetti “la figlia dona luce al padre” perché lo “costringe” a guardare la vita in maniera diversa, affrontando ogni cambiamento, accettandone ogni insegnamento derivante spesso da esperienze non sempre positive. Ma “nulla succede per caso” direbbe Hopcke, e l’autore, attraverso Michel e Claire prova a farci rendere conto di quanto sia necessario riprendere il contatto col proprio mondo interiore, per poter raggiungere quel sano equilibrio che possa dare la luce fondamentale ad illuminare la nostra vita. “……Il mondo si divide tra chi cerca e chi crede di cercare e non tra chi crede e chi non crede….” Un cammino spirituale a ritroso, ricco di interrogativi e spunti di riflessione per giungere alla comprensione di concetti apparentemente astratti ma che, si incominciano a guardare con occhi nuovi e sotto una diversa prospettiva se ci si predispone all’accettazione di ciò che a volte tentiamo inutilmente di contrastare.
Teresa Anania
Roberto Lodovici è nato a Bergamo nel 1959. È appassionato di crescita personale e ricerca spirituale. Partner di Lody srl, società di consulenza, formazione, coaching, in precedenza ha già pubblicato nel 2012 Svegliamoci! Come Il potere finanziario sta cambiando la nostra vita e nel 2004 il saggio Dal business coaching al coaching etico per la Franco Angeli edizioni.
TRAMA:
La figlia che diede alla luce suo padre ha in sé una duplice valenza. Mostra una nuova visione della relazione padre-figlia vista attraverso una dimensione più spirituale. È nel contempo la storia di un percorso verso la consapevolezza, alla scoperta di se stessi. Ne è protagonista Michel, un affermato architetto, il quale, con l’aiuto della moglie Isabelle e grazie al singolare incontro con la figlia che sta per nascere, intraprende un viaggio ai confini della realtà che lo porterà, dopo un conflitto interiore, a salire tutti i gradini della scala sapienziale. In questa incredibile e toccante esperienza alla ricerca del profondo significato della vita, accompagnato dalla piccola Claire che fungerà da sorprendente e inaspettata guida, scoprirà una via antica, lastricata di pura energia primordiale, la via del cuore e dell’amore.