Ci sono dei confini che non andrebbero mai oltrepassati e “portali” da tenere ben chiusi… Basta un solo spiraglio lasciato aperto, affinché un “dono” diventi una “condanna”…
Autore: Maurizio Gramolini
Titolo: La grande casa bianca – Altraga –
Editore: Cavinato Editore International
Anno: 2018
Pagg: 204-Brossura
Prezzo: €. 18,00
… […] … Il bambino “sentiva” che se il monaco avesse potuto prenderlo gli avrebbe fatto del male e soprattutto non avrebbe più fatto ritorno a casa. Suo padre non percepì nulla di tutto ciò, ma, forse, inconsciamente, sentì il disagio di suo figlio e si parò tra il bambino e il monaco… […]….
…[….]… Ti ritroverò! Gli esplose nella mente come un grido. Ti ritroverò! E sarai nostro… Un’affermazione, una minaccia, una certezza… [….]….
Un thriller esoterico che si sviluppa ruotando attorno ad una “grande casa bianca” sul colle Nitti, in una Toscana dove il mistero e il paranormale abbracciano la “normalità” di una famiglia lottando per la supremazia… Segreti, misteri e occulto che affondano le origini in un tempo remoto risalente al VI sec. a.c. quando in Etruria il sacerdote Tagete, tenta di sigillare il “Mundus“, quella porta dell’oltretomba che si trova sulla collina dietro la casa … Altraga… che nella lingua etrusca significa proprio “dopo la vita”. Quella porta che separa il confine tra la vita e la morte e che una volta aperta poco o nulla potrà essere fatto per evitare la mescolanza dei due mondi. L’unico a possedere “la chiave” del passaggio tra il mondo dei vivi e l’aldilà è Alberto Assani, il bambino prima, l’uomo poi,che le forze del male tentano di accaparrarsi proprio per far sì che tutto si compia. La medianità inconsapevole di Alberto, ereditata da entrambe le nonne nonché dalla mamma, lo espone ai pericoli più impensabili fin da piccolo, ma tutto resta controllato e controllabile finché anche entrambi i genitori cesseranno di vivere. Con la loro morte anche la “protezione” sulla “grande casa bianca” inizierà a vacillare e fenomeni oscuri e poco piacevoli cominceranno a presentarsi in maniera sempre più imponente fin quando, Alberto, resosi conto delle sue capacità medianiche prenderà coscienza di essere l’unico a poter, e a dover, trovare il modo di compiere la propria missione… Ci riuscirà?… Da qui non vado oltre, non potrei in nessun modo evitare lo spoiler… E’ un romanzo ricco di continui flashback dove ricordi passati, sogni, immaginazione e leggende affiorano man mano fondendosi e confondendosi con la realtà qui e ora. Dove mai nulla è come sembra e quando ritieni di aver compreso ecco che cambia tutto il registro… Un romanzo che ti tiene incollata col fiato sospeso una pagina dopo l’altra poiché, per quanto scettici si possa essere, contrapposto al Bene c’è sempre il Male. Qui, la lotta per la supremazia dell’uno sull’altro è affrontata in maniera brillante, con un linguaggio scorrevole e forbito, mai banale o scontato e le descrizioni particolareggiate di tutta la vicenda, non esimono dal chiedersi quanto di autobiografico ci possa essere nell’intera storia raccontata. Dettagliate e ben definite le descrizioni di tutti i personaggi e non solo di quello principale. L’autore ha la capacità di immergerti completamente nel racconto, tanto da riuscire a farti sentire e vedere tutto ciò che accade; ti prende per mano guidandoti lungo il sentiero che conduce ad Altraga, in un percorso non solo fisico ma anche e soprattutto spirituale. E’ questo ciò che Alberto, accompagnato dal fratello Gabriele, coinvolto suo malgrado in questa avventura, dovrà compiere. Un percorso a ritroso nel loro vissuto, per affrontare i loro “demoni interiori”, esorcizzare le loro paure, i loro “fantasmi” ancora presenti, per poter sanare quanto di irrisolto e “non detto” è ancora vivo al punto tale da influenzare la loro vita attuale. Importante il messaggio che l’autore non manca di sottolineare, ovvero il concetto di appartenenza e di Famiglia. Famiglia intesa come culla dell’Amore. Quell’Amore che avrà sempre la forza di lottare affinché ogni ostacolo possa essere affrontato e superato; quell’Amore scaturente da quel sommo Bene sul quale il Male non potrà mai avere il predominio. La storia ha una linearità spazio – temporale che conduce parallelamente verso una dimensione ultraterrena dove corpo e spirito, fondendosi, viaggiano all’unisono attraversando passato e presente per raggiungere un target ben preciso e da cui dipende il futuro non solo della “grande casa bianca”, ma dell’umanità… Pathos, forti emozioni, brivido, suggestione, tensione, suspense, paura, mistero, tutto poggia su quella bilancia che da sempre oscilla tra il Bene e il Male, due forze eternamente in lotta e contrapposte il cui ago è stato, è, e sarà sempre l’uomo con le sue debolezze e la sua visione di speranza nel libero arbitrio… Ma è davvero libero? … Un libro assolutamente da non perdere. Unico disappunto, la presenza di qualche refuso ortografico, di poco conto, che nulla toglie alla lettura.
Teresa Anania
Maurizio Gramolini nato a Milano nel 1958,è sempre stato un grande appassionato di scrittura. Lavora in un’azienda televisiva ed è anche, a suo dire, uno strimpellatore di chitarra che ama l’hard rock e il rock blues anni ’70. Il suo primo romanzo è “Fotografie di una vita tranquilla”. (2009). Seguono “Io, te e il Karma” (2012) e il racconto “Lydia vola ancora”. “La grande casa bianca” edito da Cavinato Editore International nel 2018 è il suo ultimo lavoro.
TRAMA:
Una grande casa sulla sommità di un colle a picco sul mar Tirreno, teatro dell’epopea di una famiglia, custode inconsapevole dei segreti di un’antica leggenda, attraverso anni e generazioni, in una Toscana misteriosa e incantata. Dall’era degli etruschi, un varco aperto per il passaggio delle anime dei morti. Un potente medium che catalizzerà le forze nel tentativo di chiudere il varco. Una lotta epica tra il Bene e il Male, al termine di un terribile viaggio in una dimensione parallela. “Colle Nitti, silenzioso custode di antichi segreti di vita e di morte”.