Abbiamo il piacere di segnalare il libro di Luca Hopps ” la mia migliore approssimazione di libertà”, edito Il Camaleonte Edizioni
In questa raccolta di racconti, sua opera prima, leggerete pagine strappate da un diario di un bambino degli anni settanta nell’Italia di mezzo, e poi una storia dalla temporalità discronico caotica di una famiglia Istriana tagliata dalle linee di faglia di foibe e alterne pulizie etniche. A seguire un “a-fresco” esteso della piazza di Jaffa dove si intrecciano storie non comunicanti di ebrei e musulmani. E poi, con una serie di salti di immagine e leggere variazioni di stile deliberatamente disorientanti, la raccolta si chiude con una collezione, rimasticazione autobiografica, di appunti di viaggio reali o dell’anima. Eppure una linea rossa si trova: il mare, la guerra come stato dell’anima, l’amore, il rosso della voluttà, l’infanzia, il racconto in prima persona, il pensiero altro, sono i canoni su cui l’autore divaga
L’autore Luca Hopps
Nato nel 1967 a L’Aquila, è scrittore e/o poeta e si guadagna comunque da vivere come docente universitario di Fisica. Viaggia con riluttanza e dolore per lavoro e nel tempo e ne ricava spunti per la sua scrittura. Dopo decenni di gestazione letteraria nel 2018 partecipa al Premio InediTO – Colline di Torino vincendolo con il racconto Parole e Patate inserito in questa raccolta. Da allora la sua scrittura si condensa per intrinseca anarchia in forme più poetiche (sta lavorando a una silloge dal titolo La maglia a pallini).