Una poesia pregheria che è ormai legata ai sermoni nei funerali, la poesia è di origini incerte, anche se fonti autorevoli la attribuiscono ad un prete anglicano tale Henry Scott Holland, ma forse solo perchè egli la pronunciò al funerale di Enrico VII nella cattedrale di Saint Paul, durante un sermone rimasto nella storia, da cui è stato tratto il suo scritto più famoso. tuttavia molti hanno notato la somiglianza ocn uno scritto di Sant’Agostino nella sua letterea 263 a Sapida del quarto secolo.
La morte non è niente
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte:
è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano
quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore,
ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami:
il tuo sorriso è la mia pace.
(Henry Scott Holland)
Henry Scott Holland (Ledbury, 27 gennaio 1847 – 17 marzo 1918) è stato un teologo e scrittore britannico, Regius Professor of Divinity presso l’Università di Oxford. Era anche un canonico della Christ Church. Le Scott Holland Memorial Lectures (conferenze) sono tenute in sua memoria.
Buongiorno,
E’ una bellissima poesia ma sulla rete ne esistono molteplici versioni tutte leggermente differenti soprattutto nella parte conclusiva.
Questa e’ la traduzione fatta da quale traduttore ?
Saluti
Buongiorno non conosco il nome del traduttore perché non era specificato ho scelto la versione secondo me più probabile, ma farò ricerche in merito.
Ma salve signora, sono Nicola e per prima cosa devo dirgli che sono una femmina …
Mi ha dato questo (un pò bizzarro) nome; mio padre ….
Ciao Nicola
Molto bella questa poesia sulla morte, la sua lettura offre un vero conforto a chi ha perso dei cari. L’origine come giustamente hai scritto è molto incerta ma quel che conta è il suo contenuto.
Un saluto