La musica del male di Daniela Piazza

La musica del male di Daniela Piazza

Daniela Piazza
La storia mai raccontata dello strumento perfetto costruito da Leonardo e della musica che ha cambiato il destino di Milano.
Leonardo mosse l’arco sulle corde. E fu musica. Una musica che lui stesso non aveva mai sentito. In quel momento accadde l’impossibile.
Quando Leonardo da Vinci arriva alla corte di Ludovico il Moro, in veste di ambasciatore a Milano per conto del Magnifico Lorenzo, porta con sé in dono una lira d’argento a forma di teschio di cavallo, che ha progettato e costruito personalmente. Artista già noto a Firenze, Leonardo è anche un grande musico, ed è venuto alla corte sforzesca con due seguaci: il giovane allievo Atalante Migliorotti e Tommaso Masino, esperto nel leggere i moti degli astri e affascinato della magia, che si fa chiamare Zoroastro. Ben presto, però, lo strumento pensato da Leonardo rivela delle proprietà che sfuggono all’intelligenza del suo inventore: già alla prima esibizione pubblica, infatti, il maestro intuisce che la lira è dotata di volontà propria, e che le melodie che ne scaturiscono sono uniche e potenti, capaci di mettere in profonda connessione l’anima di chi la suona e di chi la ascolta. Qualità, queste, che Leonardo non riesce a spiegarsi razionalmente, ma che pure mette a frutto per realizzare il ritratto di Cecilia Gallerani, amante del Moro. Mentre diventa il protagonista della scena artistica di Milano, il genio toscano ospita in casa altri apprendisti, tra cui Salaì, un bimbo vivace e furbo proprio come il Saladino del Pulci. E quando all’improvviso la lira scompare nel nulla, sarà lui il primo indiziato, mentre Leonardo dovrà fare i conti con forze oscure e irrazionali che si rifiutano di sottostare alle amate leggi della scienza…

Introduzione

Un romanzo davvero particolare che catapulta il lettore ai banchetti di Ludovico il Moro ove gli invitati, conti e signori del tempo con abiti meravigliosi, avevano la fortuna di conoscere Leonardo Da Vinci che  è stato uno degli uomini di maggior ingegno e talento del Rinascimento italiano: è stato architetto, pittore, scultore, disegnatore, scenografo, anatomista, botanico, ingegnere, progettista e musicista. 

Aneddoti personali

La scrittrice è laureata in storia dell’arte ed è diplomata al conservatorio quindi nel romanzo si mixa la sua conoscenza della storia del XV secolo con la musica del tempo. Connubio davvero eccezionale per gli amanti del rinascimento italiano.

Recensione

Quanti libri sono stati scritti su Leonardo Da Vinci eppure uno così non mi era mai capitato di leggere, visto che la scrittrice narra di un episodio molto particolare che è accaduto nella vita di Leonardo Da Vinci.
Infatti, a Leonardo Da Vinci, Lorenzo il Magnifico aveva affidato un compito molto particolare donare a Ludovico Sforza, detto il Moro, una lira d’argento a forma di teschio di cavallo pensata appositamente per lui.
Ma lo strumento ideato da Leonardo rivela delle caratteristiche che sfuggono all’intelligenza umana, infatti fin dalla prima esibizione si capisce che la lira è dotata di volontà propria e che le melodie che emette, sono uniche e particolari visto che sono capaci di mettere in connessione l’anima di chi la suona con quella di chi la ascolta.
Leonardo da buon scienziato quale era non riesce a spiegare razionalmente questo fenomeno così tenta di esprimere questa situazione ritraendo Cecilia Gallerani amante del Moro ove verrà fuori il famosissimo quadro la dama con l’ermellino.
In questa maniera ben presto diventa il protagonista assoluto della vita artistica di Milano, ma quando la sua carriera è all’apice del successo, la lira regalata al Moro all’improvviso scompare nel nulla e la vita di Leonardo si destabilizza visto che è costretto a fare i conti con forze oscure e irrazionali non governate dalle leggi della scienza che a lui sono ben note.
Il mistero così si infittisce catapultando il lettore in una storia mai letta ma dalla suspense garantita.
Leggendo questo libro mi sono lasciata trascinare dalla musica, immaginando di ritornare indietro nel tempo, e precisamente nel Rinascimento, ho rivissuto l’atmosfera di quel periodo, uno dei più floridi in assoluto che ha visto la nascita di personalità importanti come quella di Leonardo Da Vinci, ho anche potuto apprezzare opere d’arti eccezionali e sopratutto una trama a dir poco singolare.
In alcuni momenti ho avuto la sensazione di camminare per le strade della Milano cinquecentesca tanto erano accurate le descrizioni dei luoghi e delle persone, come quella di Cecilia Gallerani, ovvero la dama con l’ermellino che ancora oggi è super amata e visitata dagli appassionati d’arte come me.

Conclusioni

Per tale motivo se avete il desiderio di farvi avvolgere da una lettura elettrizzante, caratterizzata da elementi di mistero e di indagine, narrata con uno stile unico e raffinato dove l’arte si manifesta in tutta la sua bellezza, vi suggerisco di leggere “La Musica del Male”
Grace Di Mauro

Voto

5/5

Citazioni

«La musica si sprigionò vibrante, forte, nitida, e come un’onda si propagò attraverso la sala. Al primo accordo ne seguì un secondo, alla prima onda una seconda che rincorreva la precedente. E, come per un incantesimo, come un flutto marino che ricopre i minuscoli avvallamenti della sabbia sulla battigia e li livella, il movimento sonoro passò sopra le voci dei presenti e le annullò, le spense una a una, a cominciare da quelle di chi era in fondo alla sala… »

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