La nebbia quando sale Lettere a mia madre e non solo di Donatella Schisa

La nebbia quando sale Lettere a mia  madre e non solo di Donatella Schisa

Un gioiello , un viaggio nella sfera più intima di ogni essere umano : la paura della perdita  di chi ti ha messo al mondo  “ la mamma”.

Appena prendi il libro tra le mani , la prima cosa che ti salta all’occhio è la copertina, che già ti trasmette un senso di solitudine e di smarrimento, poi apri le prime pagine e comincia l’incanto.

La nebbia quando sale non è un romanzo , né un epistolario e nemmeno un autoritratto. E’ semplicemente un libro d’amore , un omaggio ad una mamma che scompare giorno dopo giorno.

Donatella con la scrittura limpida ed emozionale che la contraddistingue ci accompagna nei meandri della sua sfera più intima: il rapporto empatico e d’amore che una persona può avere con un’unica persona al mondo : la mamma.

La mamma colei che ti ha messo al mondo , ti ha cresciuto , ti ha fatto arrabbiare soprattutto negli anni dell’adolescenza , quando una ragazza cerca di affermare il proprio diritto di diventare donna , senza divieti che sembrano immotivati, sembrano perché quando poi diventiamo mamme noi stesse, cominciamo a capire le paure ed il senso di responsabilità che una mamma sola sente.

La mamma una donna forte, indipendente, volitiva , abituata a farsi rispettare pian piano  perde sè stessa, un nemico nascosto è dentro di lei, la memoria comincia a perdere colpi, e lei orgogliosa cerca di non farlo scoprire alle figlie ormai andate via , hanno famiglia , figli ed ormai cresciute, una loro vita.

La malattia degenerativa  fa perdere il punto di contatto tra madre e figlia. Mi inoltro in queste pagine e mi sembra quasi di violare in qualche modo la privacy di Donatella e la sua amata madre.

Un percorso intimo e d’amore tra una madre  e sua figlia ;  una figlia che non si arrende alla perdita della mamma , al suo esserci ma non esserci davvero e con lei ripercorre le tappe più importanti ed anche le più normali di una famiglia  , cominciando con “ Ti ricordi mamma?”. E’ un ricostruire una vita attraverso le parole per cercare di tirare fuori la mamma dalla nebbia che sale , e che pian piano l’avvolge.

Mamma, ti ricordi che da piccole io e Paola non volevamo mangiare la frutta? Tu eri disperata così escogitasti uno stratagemma ricordi? “ No, Donatella , non ricordo . Raccontamelo tu “

Non ci si può rassegnare al non essere sicure nemmeno di essere riconosciute da chi ci ha messo al mondo, ci ha curate, aiutato a crescere, una mamma che non ha voluto e preso mai nulla per sé stessa.  e  Donatella sa portarci in questo dolore, con classe, piglio leggero ed  allo stesso tempo tanto intenso da farti salire le lacrime agli occhi. Percepisci quasi sulla pelle il cuore cadere a pezzi, in un giornaliero  stillicidio dell’anima, le mille domande , forse se non fosse rimasta sola , forse se ci avesse avvisate subito all’inizio  di questo rapporto col mostro che la sta portando via a noi , forse forse …..

Il senso di protezione , il rimpianto , il dolore di non esserci stata sempre , non aver avuto tempo di viversela questa madre che pian piano sta svanendo . Escono fuori le piccole cose : se avessi imparato a stendere la pasta come facevi tu , se avessi imparato a fare i tuoi mitici struffoli con te, forse ti sentirei vicina ogni volta che compio quel gesto . E’ questo il tono di questo meraviglioso libro, le piccole cose che tassello dopo tassello ricostruiscono una vita, con il rimpianto che ti morde il cuore , la notte nei momenti in cui rimani con te stessa.

“ Con te ho imparato anche questo, ad accontentarmi dell’attimo , di quel poco che il tuo stato ogni tanto ancora ci concede di vivere. E ho imparato a considerarlo una fortuna e a custodirlo come un tesoro. Perché quell’attimo non è replicabile “

Non posso non concordare con le parole di Lisa Ginzburg  che ha curato la prefazione : questo libro è prezioso come un talismano .

Un libro da tenere in libreria tra i libri del cuore , quelli che ogni tanto ne vai a sfogliare alcune pagine, un libro che ormai appartiene a noi lettori che lo abbiamo amato, nei sentimenti di figlia , nel dolore lancinante di vedere  andar via piano piano una parte così importante di te, quando da figlia si diventa mamma di chi ti ha generato , gli anni e la malattia te la stanno portardo via . Lo sfogli ed in ogni pagina ritrovi i tuoi sentimenti di figlia. Io lo considero un regalo che Donatella Schisa ha voluto farci.

Lo consiglio assolutamente a tutti  è un libro da leggere con il cuore pronto a recepire le sfumature  dell’esclusivo rapporto madre e figlia.

Elisa Santucci

Titolo : La nebbia quando sale

Autore : Donatella Schisa

Editore: L’ Erudita

EAN : 9788867704774

Prezzo : € 15

Donatella Schisa

Donatella Schisa è nata e vive a Napoli, dove si è laureata in Giurisprudenza. Per alcuni anni ha esercitato la professione di avvocato, collaborato con la Federico II e pubblicato su riviste specializzate. Autrice di numerosi racconti,contenuti in diverse antologie, arriva seconda alla XXV edizione del Premio Nazionale Megaris 2016 per la narrativa. Il suo primo romanzo ” il posto giusto”, pubblicato ner Marzo 2017 con l’ Euridita, riceve una menzione d’onore al Premio Quasimodo 2017, una Menzione di merito al premio Megaris 2017, risulta finalista al Premio Letterario Giovane Holden 2018 e selezionato come opera prima al Premio Letterario Città di Como 2018. Anche ” La nebbia quando sale” è stato finalista per la sezione Romanzo Inedito al Premio Letterario Giovane Holden.

La descrizione del libro

” Mia madre non ha più ricordi, questo è il motivo che spinge Donatella a ripercorrere un passato ormai privo di consistenza e tenere vivo un presente che resta silenzioso. La nebbia quanso sale è il tentativo di una figlia di porre rimedio alla progressiva degenerazione della malattia mentale della madre. In queste pagine, a metà tra il diario e l’epistola, si dispiega un grande dolore alternato a momenti di leggerezza, a ricordi teneri e malinconici. Donatella Schisa, con uno stile frammentario e delicato, racconta la perdita di una madre, che non sa più come amarla o proteggerla e conserva delle storie” nell’attesa irragionevole di un miracolo”.

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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