La passione di Artemisia di Susan Vreeland, edito Neri Pozza. Artemisia un’eroina moderna.
Questo romanzo è stato utilissimo perché mi ha permesso di conoscere meglio una pittrice italiana del Seicento che spesso giace nel dimenticatoio: Artemisia Gentileschi la cui vita è senza dubbio una fonte di riflessione per tutte le donne.
Il libro ci trasporta nella cattolicissima Roma del periodo seicentesco, assistiamo a un processo per violenza carnale ma l’accusatrice è colei che viene indagata perché si tratta pur sempre di una donna e quindi è lei il capro espiatorio che ha tentato il suo stupratore. Ed è in questo modo che facciamo conoscenza con Artemisia Gentileschi il cui dolore è vivo e viene acuito dal terribile processo a cui viene sottoposta; per contro le suore del convento che frequenta propongono un’idea positiva di religione, sostenendo la giovane e facendole capire che la sua anima magnifica il Signore.
Quindi Artemisia trova rifugio nella pittura dipingendo donne di tutta la storia, dalla tradizione biblica, alla cultura classica rendendole umane, non solo sterili eroine. come il caso di Giuditta che decapita Oloferne, la cui forza non deriva da un’entità superiore ma da se stessa. Giuditta non viene rappresentata come un’esile e graziosa creatura che Dio ha investito di forza ma come una donna dalle braccia robuste la cui volontà le permette di decapitare il nemico del popolo. Oppure il celebre quadro di Cleopatra, sulla quale non compaiono i segni effettivi della morte causata dal morso dell’aspide. Oppure ancora la Lucrezia in preda al dubbio, non l’eroina impassibile ma una donna che sembra quasi proclamare il suo diritto di vivere nonostante lo stupro.
Artemisia rifiuta tutte quelle eroine classiche che si suicidarono per l’onta causata dalla violenza ma diventa un vero esempio di donna moderna che vive, ricomincia a dipingere e lotta per il suo riconoscimento come pittrice.
Artemisia è sempre in viaggio: da Firenze alle prese con una nuova vita per allontanarsi dall’ambiente romano, con un marito e una figlia,ottiene di essere ammessa all’Accademia, divenendo la prima donna membro dell’istituzione; fino ad arriva in Inghilterra dove si ricongiunge con il padre.
Il suo percorso è costellato da incontri con personaggi importanti del tempo come Galileo che creano un panorama filosofico e scientifico ben costruito.
La trama quindi è ricca di spostamenti che permettono di inquadrare varie città Italiane, di coglierne le peculiarità, lo stile di vita.
Interessanti le tematiche del talento e della passione che Artemisia cercherà di trasmettere a sua figlia senza risultati dimostrando come ogni persona debba seguire la propria inclinazione fosse pure quella al matrimonio come ci dimostra l’esempio di Palmira.
In conclusione un testo storico ma facilmente accessibile per tutti anche perché l’autrice insiste molto di più sui pensieri, sulle rivoluzioni scientifiche e artistiche piuttosto che sulle vicende politiche. Il personaggio di Artemisia è assolutamente accurato e i suoi pensieri vengono riportati con freschezza e vivacità.
Pertanto assolutamente consigliato e buona lettura.
Grace Di Mauro
Titolo : La passione di Artemisia
Autore : Susan Vreeland
Editore : Neri Pozza
Collana : I narratori delle Tavole
EAN: 9788873058878
Prezzo . € 16,50
Susan Vreeland è stata un’autrice che ha dedicato molti suoi romanzi storici all’arte e agli artisti.
In Italia i suoi libri sono pubblicati da Neri Pozza.
In particolare ricordiamo: La ragazza in blu (2003), La passione di Artemisia (2002), L’amante del bosco (2004), Ritratti d’artista (2005), La vita moderna (2007), Una ragazza da Tiffany (2010), La lista di Lisette (2014).
La descrizione del libro
“La passione di Artemisia” narra dell’incessante lotta della prima grande pittrice celebrata e riconosciuta nella storia dell’arte: Artemisia Gentileschi, la donna che, in un mondo ostile alle donne, riuscì a imporre la sua arte e a difendere strenuamente la sua visione dell’amore e dell’esistenza. Violentata dal suo maestro, Artemisia subì, nel corso della sua vita, non soltanto l’onta di un processo pubblico nella Roma papalina, e l’umiliazione di un matrimonio riparatore con Pietro Stiattesi, artista mediocre, ma anche un duro, terribile confronto con il suo avversario più temibile: il grande pittore Orazio Gentileschi, suo padre.