La ragazza che non c’era di Cinzia Bomoll

La ragazza che non c’era, un noir di Cinzia Bomoll. Edito Ponte alle Grazie

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Una ragazza trovata morta inspiegabilmente scompare dall’obitorio, dicono di averla vista andare via sulle sue gambe. I suoi documenti dicono che si chiama Silvia Gallerani, ma la vera Silvia è viva e vegeta e non sa nulla di questa storia. È evidente che la ragazza usi documenti rubati.

Nel cuore dell’Emilia-Romagna in una Ferrara sonnacchiosa ma che nasconde orribili segreti si muove l’ispettore di polizia Nives Bonora, una donna che lavora in un mondo di uomini e sa che deve imparare ad imporsi, a separare la donna dalla poliziotta se vuole essere presa sul serio. Ma non è semplice quando si ha una storia difficile con il proprio capo.

Nives deve barcamenarsi tra una famiglia difficile, un passato vissuto alla periferia della città in quei luoghi popolari che tolgono speranza a chi ci vive. Quei terribili grattacieli dove si nascondono personaggi che vivono al di fuori della legge, lei li conosce bene. Un padre carabiniere in pensione, una nonna da curare, una madre scappata via.

Nives è figlia della pianura padana, ama la nebbia, quasi si protegge dietro la sua coltre coprente. Ha una personalità complessa Nives, porta dentro tutto il suo non facile vissuto, e forse proprio questa sua peculiarità le regala quella sensibilità di andare oltre le apparenze, di andare oltre l’ovvio e quello che risale in superficie durante le indagini.

Nives riesce a creare un rapporto, un’empatia con le persone che incontra per lavoro, le indagini le vuole svolgere a suo modo. Il suo vissuto, il suo modo di essere diretto ed empatico riesce ad arrivare dove altri investigatori falliscono: alla verità.

La sua vita privata si intreccia con il suo lavoro. Una storia con il suo capo che deve essere segreta, lontano da tutto e da tutti.

Un noir che riesce a portare in superficie la personalità dei suoi protagonisti, grazie ai dettagli che l’autrice dissemina sapientemente nella sua narrazione.

Nives è sicuramente una donna complessa, la sua difficoltà nel portare avanti una storia importante è figlia del suo vissuto, della sua famiglia, delle sue origini. Nel contempo la sua sensibilità la porta a riuscire nel lavoro, dove gli uomini falliscono. Riesce a creare un rapporto di fiducia con le persone che incontra per lavoro.

Andare oltre ciò che è evidente è sicuramente una delle sue doti, una donna che deve lasciare fuori la sua essenza e la sua femminilità per farsi rispettare. Un compagno, il suo superiore che non riesce ad accettare il suo ruolo nel lavoro. Il suo modo di interagire, di agire, di pensare.

“Era davvero stanca di farsi trattare così, che a farlo fosse Cavicchi, Brandi o suo padre. «Io devo mantenere l’ordine. Cavicchi è un bravo ispettore e lo sai…». «Come no? Più di me, vero? È questo che stai cercando di dirmi? Prima, ai “Grattacieli”, quello stronzo si è cagato sotto…»

Un omicidio e una morte apparente che hanno un profondo filo conduttore, il coinvolgimento di persone apparentemente insospettabili, nascosta dietro la patina di persone perbene e rispettabili in una storia di sfruttamento di donne provenienti dall’Est. Quelle famiglie perbene, quei professionisti stimati e insospettabili che celano orribili segreti.

Una storia interessante, una narrazione avvincente con ritmo crescente che porta ad amare riflessioni.

Perché l’uomo non riesce a rispettare la vita? Perché deve riempire la propria sonnacchiosa vita di brividi a spese delle vite altrui?

E ancora cosa avviene realmente dietro la porta chiusa di famiglie rispettabili?

L’ispettore Nives Bonora è solo alla prima indagine, il finale ci avvia verso una nuova avventura, un nuovo capitolo della sua vita professionale e privata. E noi lo attendiamo!

La prima inchiesta di Nives Bonora, ispettrice coraggiosa e passionale.

Una ragazza viene ritrovata morta per un’overdose nell’ospedale psichiatrico abbandonato di Aguscello, nella bassa ferrarese. Non si riesce a capire chi sia. Ma nelle quarantott’ore che passano fra il ritrovamento del corpo e l’inizio degli esami autoptici, la ragazza sparisce. Qualcuno l’ha vista allontanarsi sulle sue gambe: un raro caso di morte apparente. E così l’ispettrice Nives Bonora, figlia dell’Emilia più genuina – passionale e pragmatica, dolente e vitale – si trova ad affrontare il caso di una ragazza fantasma e una storia marcia, perversa, in cui la malavita dell’Europa dell’Est va a braccetto con la migliore borghesia di Ferrara.
Il coraggio di Nives, la sua irruenza e una dose di follia la porteranno a osare troppo ma infine a risolvere il caso a modo suo, contro ogni attesa e ai confini della legge. Ma Nives dovrà anche affrontare i tanti «casini» della sua vita privata, dal rapporto col padre carabiniere in pensione a quello con la nonna che le ha fatto da madre, fino al commissario Brandi, suo capo ostile ma anche poco affidabile amante. Il risultato è un giallo imprevedibile e travolgente, che mescola con inconsueta abilità l’indagine e le vicissitudini di Nives, una nuova indimenticabile protagonista del giallo italiano, che – il lettore se ne accorgerà – promette di tornare al più presto in libreria.

Cinzia Bomoll, di origini nomadi, cresce in provincia di Bologna, dove si laurea in Materie letterarie, per trasferirsi poi a Roma, a New York, nel deserto del Mojave in California e tornare a Bologna, dove oggi vive. Scrive fin da giovanissima ed esordisce con un racconto incluso nella raccolta: Quello che ho da dirvi (a cura di Giulio Mozzi, Einaudi, 1998). Ha pubblicato i romanzi Lei che nelle foto non sorrideva (Fazi, 2006), 69 (Fazi, 2011), Cuori a spigoli (Ianieri, 2019). È anche sceneggiatrice (vincitrice del Premio Solinas 2021) e regista per il cinema e la tv. Ha realizzato tre lungometraggi: Il segreto di Rahil (2007), Let’s dance (2011) e La California (2022). La ragazza che non c’era è il suo primo giallo.

  • GENERE: Narrativa italiana
  • COLLANA: SCRITTORI
  • PAGINE: 224
  • PREZZO: 16.00 €
  • ISBN: 9788833318776

Pubblicato da Elisa Santucci

Sono Elisa Santucci, fondatrice ed amministratrice dall'8 luglio 2016 . Il blog nasce dalla mia passione per i libri da sempre, dalla voglia di parlarne e fare rete culturale, perché io penso che il web, i blog, i social si possono usare in tanti modi, io ho scelto di creare un'oasi culturale. io sono pienamente convinta che leggere ci insegna a pensare e a essere liberi. "Leggere regala un pensiero libero come un volo di farfalle, un’anima con i colori dell’arcobaleno , forza e creatività" è il mio motto. Editor freelance, correttore di bozze, grafica. Servizi editoriali .

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