LA STELLA DI NATALE:  Origine e Leggenda di un simbolo d’amore e semplicità

Ogni anno, già dalla Commemorazione dei Defunti, le stelle di Natale occupano un posto d’onore all’interno di vivai e negozi di fiori.   Fiore invernale per antonomasia, adorna le case, le piazze, i negozi, le chiese e i luoghi pubblici e privati in genere, durante tutto il periodo delle festività natalizie.  Ma perché si chiama così, e come nasce l’idea di farne dono proprio in occasione di tale ricorrenza?

La storia/leggenda della pianta affonda le sue radici presso il popolo Azteco secondo cui trae origine da un amore finito tragicamente. Le sue brattee rosse sarebbero il risultato di alcune gocce di sangue provenienti dal cuore infranto e straziato di una Dea. Gli Aztechi usavano il pigmento rosso, estratto dalle brattee, come colorante per tingere i tessuti ma anche per produrre cosmetici, mentre dalla linfa lattiginosa ne ricavavano farmaci antipiretici.

Sempre dal Messico nasce un’altra leggenda. 

Una bambina abitante in uno dei villaggi più poveri del Paese non aveva la possibilità di portare, come gli altri, un dono a Gesù Bambino la notte della natività. Mentre pregava, piangendo disperatamente, le apparve un Angelo che le disse di andare a raccogliere un mazzetto di ramoscelli perché offerti insieme al suo grande amore, sarebbero stati il dono più bello. La bimba ne raccolse un bel mazzetto pieno di foglie e lo legò col nastro rosso che aveva tra i capelli. Entrò in chiesa e lo posò ai piedi dell’altare offrendolo a Gesù Bambino. Quasi immediatamente quello che era solo un mazzolino di rami e foglie, si trasformò: le foglie erano diventate rosse e le bacche centrali avevano assunto la forma di un cuoricino dorato, diventando un bellissimo fascio di fiori che venne chiamato Flores de la Noche Buena , Fiore della Notte Santa.

Tanti anni dopo, agli inizi del 1800, la pianta arrivò in Europa grazie ad Alexander Von Humboldt, scienziato e naturalista tedesco e al botanico Carl Ludwig Willdenow  che la classificò, qualche anno più tardi, col nome di “Euphorbia Pulcherrima”.  Il nome “Stella di Natale” è dovuto invece al custode del Museo Botanico di Berlino, il Dott. Johann Friedrick Klotzsch.

Qualche anno dopo, Joel Poinsett, ambasciatore americano in Messico, la portò negli Stati Uniti dove in suo onore venne chiamata “Poinsettia”.

Bisognerà attendere più di un secolo prima di vederla diventare vera e propria pianta d’appartamento, simbolo d’amore, presente in tutto il mondo. Fu infatti all’inizio del XX° secolo che Paul Ecke, emigrato in America dalla Germania, affascinato dalla loro bellezza, iniziò a coltivare le Poinsiettie nei campi estesi della California del Sud, mettendone in commercio i fiori recisi; in seguito visto l’enorme successo riscosso, si cimentò, con risultati straordinari, nella coltivazione in vaso.

Nonostante sia la pianta natalizia per eccellenza, in alcune zone del pianeta come per esempio in Madagascar, la sua fioritura avviene ben oltre tale periodo. Qui assume un particolare significato legato alla Pasqua quale simbolo di rinascita della natura dopo la stasi invernale, segno di rinnovamento e speranza, fertilità, prosperità e abbondanza, creando quindi un legame rappresentativo della resurrezione cristiana.

Regalare e/o ricevere una stella di natale è un augurio di buon auspicio per l’anno a venire, un modo per proiettarsi con ottimismo verso il futuro senza però dimenticare che i gesti semplici e umili, ma dettati dall’amore puro, riescono sempre a trasformarsi in qualcosa di straordinariamente meraviglioso.

CURIOSITA’:

  • “Flores de la Noche Buena” – Fiore della Notte Santa, è il vero nome della Stella di Natale e rimanda alla leggenda della bambina messicana.
  • Nomi meno noti sono:
  • Alessandrino, in Grecia
  • Lulupatae
  • Winter Rose
  • Fiore di Ataturk
  • Christmas Star
  • Mexican flame leaf

Teresa Anania

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

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