La trama di Elena, Francesca Sensini. Ponte Alle Grazie
“A Sparta sono nata, o discesa dagli spazi celestiali a cui appartengo di diritto, ma la mia fama è legata alla guerra di Troia. Non provengo da una patria terrestre, ma da un evento. È dalla città che ho incantato e portato alla rovina che emerge per sempre, come un’esalazione, un gemito, il mio nome “.
Elena racconta Elena. Francesca Sensini restituisce la voce ad Elena di Troia o di Sparta come preferiamo definirla. La donna oggetto per eccellenza, colei che con la sua bellezza ha distrutto il mondo degli eroi. Colei che seminava scompiglio solo al suo apparire tra gli uomini, colei che con la sua bellezza faceva perdere la ragione ad ogni uomo che incrociava il suo sguardo, fino alla distruzione di un regno, di una città: Troia. Lei imperterrita si innamora, parte con Paride, per poi tornare con suo marito Menelao a guerra finita, in una versione del mito. In una seconda versione del mito, Elena si trasferisce con Achille in un’isola.
La storia di Troia, il mondo degli eroi raccontata dall’aedo Omero, in maniera così vivida da renderla reale nell’immaginario collettivo. Tutti noi, spesso e volentieri tendiamo a dimenticare che non è storia, ma un mito, una storia raccontata, un’opera letteraria. La guerra di Troia rimane per sempre nel nostro immaginario ed Elena con essa.
Elena fa parte delle cose inconvertibili, Elena ci sarà sempre, sarà per sempre il simbolo dell’amore e della bellezza, il suo potere di attrazione è immaginifico e sarà eterno. Il mito l’ha eternata e continua a viaggiare nel tempo senza posa. Elena è la bellezza del mondo. Elena continua ad essere la musa ispiratrice e allo stesso tempo la donna distruttrice, la donna che avvince e rende inerme anche il più grande tra gli eroi eternamente. Elena è un archetipo. Continuiamo a chiederci se Elena è una dea o una donna, e nonostante la sua terribile reputazione ancora oggi non possiamo fare a meno di essere affascinati dalla sua figura.
Elena colei che è stata usata dagli dèi dell’olimpo per portare scompiglio, per seminare morte, per rinnovare la storia.
Elena diventa il premio in palio, diventa una cosa, un oggetto da regalare a Paride se avesse scelto Afrodite come la dea più bella dell’olimpo. Elena, che non poteva opporsi in alcun modo alle decisioni degli dèi, ai loro capricci ed ecco che non più dea, non più umana, diventa un oggetto, un premio in palio.
Ma Elena, è una donna, certo nata dall’accoppiamento di sua madre Leda e Zeus il re dell’olimpo, ma vive nel mondo degli uomini come una donna. A Sparta lei ragazzina si dedicava ai giochi come tutte le ragazze della sua età quando subisce il primo rapimento della sua vita, uno dei tanti che subisce. Per Elena, la bellezza sfavillante diventa una disdetta, sempre preda della passione degli uomini.
” Ai miei tempi noi donne eravamo un bene materiale, funzionale al piacere erotico e alla generazione, indispensabile per l’allevamento dei figli e la cura della casa. Questo era il nostro ruolo. «È la natura che vuole così, le donne sono questo, non si può cambiare la realtà delle cose con una scelta individuale» si diceva”.
Francesca Sensini in questo libro affascinante dalla prima all’ultima riga, riesca a darle voce, le consente di raccontare se stessa, dal suo punto di vista, non da quello degli uomini, che l’hanno creata e raccontata. Ne esce fuori il ritratto di una donna che non può opporsi al fato, al destino, alle decisioni degli dèi, ma nel contempo una donna che vive pienamente le sue passioni.
Elena è il simbolo della bellezza e dell’amore. Elena non muore mai è la donna più venerata, amata e odiata dell’universo. E continua ad essere il simbolo della bellezza nel mondo. Il simbolo dell’amore che acceca, quell’amore totalizzante che ti porta fino alla morte senza tentennare un attimo.
Venerata dagli uomini per la sua bellezza, detestata dalle donne per tutto quello che ha provocato, per tutte le case bruciate, per tutti gli uomini morti nel suo nome. Infatti, è proprio dall’odio di una donna che arriva la sua fine.
La rilettura del mito da parte di Francesca Sensini cerca di dare voce ad Elena donna oggetto per eccellenza, la prima femminista della storia, nella sua vita Elena ha sempre messo al primo posto l’amore, senza curarsi minimamente delle conseguenze. In nome dell’amore ha provocato la distruzione della fiorente Troia, per poi ritornare a Sparta con suo marito Menelao. Elena non può scegliere era l’epoca in cui le donne non avevano quasi anima, erano soltanto degli oggetti da ammirare e usare a proprio piacimento, ma lei sceglie sempre l’amore. Elena non conosce il sacrificio, non conosce la rinuncia. Lei prende ciò che di bello la vita può offrire. E cosa c’è di più bello dell’amore? Della passione e dell’unione di cuori? Ed ecco che lei stessa diventa il simbolo della bellezza nel mondo.
Elena è eterna, Elena è la bellezza e l’amore e il suo fascino continua ad ispirare scritti di valore, come questo bel libro di Francesca Sensini che consiglio vivamente di leggere. Il mito è sempre attuale, forse perché ancora oggi è capace di mettere in luce vizi e virtù dell’essere umano.
Elena, da sempre e per sempre la più bella, si sottrae al tribunale del tempo – e degli uomini – per offrirci la sua versione dei fatti. Sulla soglia della realtà, tra il dentro e il fuori, il cielo e la terra, il tempo degli eroi e quello degli uomini, tesse la sua trama, distinguendosi dalla fedele Penelope, da Clitemnestra, rosa d’invidia, da Leda, che sogna il suo cigno divino, da Andromaca magnanima, che tutto sa accettare. Elena racconta una storia nuova, con voce diversa, con tanti finali. Protagonista e insieme emula di Omero, fiaccola accesa o azzurro fantasma, scorta i guerrieri «uccisori di mostri» verso la porta d’uscita, innescando una guerra che distruggerà il loro mondo e inaugurerà una nuova era. Il filo teso sul suo antico telaio si impiglia nei capelli di Teseo e nelle ciglia di Paride, nello sguardo di Menelao e nella selvatichezza di Achille, si aggroviglia intorno alla caviglia di una dea, ai capricci di un principe, alla freccia di un cupido bambino. Originata dal mito, la regina di Sparta, con la sua ambiguità, ne supera ogni confine. Arriva sulla terra per sovvertire ruoli, realizzare destini, sollevare contraddizioni. Venerata o maledetta, viene strattonata in tutte le direzioni, ma non rinuncia mai alla sua vocazione, quella di essere un discorso aperto sulla bellezza del mondo: «Sono quella che ha scelto l’amore, quella che gli dèi hanno scelto come loro emissaria, al di là del bene e del male».
Francesca Sensini è un’autrice italiana. Nata a Genova nel 1974, dopo una laurea in lettere classiche, è partita per la Francia, dove ha insegnato in varie università e ha continuato i suoi studi, dottorandosi in Italianistica all’Università Paris-Sorbonne. Ha vissuto a Parigi per dieci anni, per altri tre sul lago del Bourget, tra i monti della Savoia, e ora è tornata a vedere il mare, a Nizza, dove è professoressa associata di Italianistica all’Università Côte d’Azur. Comparatista di formazione, tra i suoi amori più grandi vi è quello per il Mediterraneo antico, e per la Grecia in particolare, con i suoi miti. È infatti ostinatamente convinta che quelle favole così lontane mettano in gioco la nostra vita di moderni e che tra gli scogli di quel mare, insieme agli astutissimi polpi, si nasconda il senso del sacro che abbiamo perso. Nel 2023 Ponte alle Grazie pubblica il suo primo romanzo, La trama di Elena.
Autore: Francesca Sensini
Editore: Ponte Alle Grazie
Collana: Scrittori
Anno edizione: 2023
In commercio dal: 14 febbraio 2023
Pagine: 192 p., Brossura
EAN: 9788833319636
In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.