La tristezza ha il sonno leggero, Lorenzo Marone
In questo secondo libro, letto dopo avere assistito alla presentazione alla Feltrinelli di Napoli, mi sono approcciata già conoscendo per sommi capi alcuni dei personaggi primari Erri il protagonista, Mario e Renata di cui parleremo in seguito.
L’autore vuole raccontare, e lo fa con la leggerezza che ti strappa più di un sorriso , le implicazioni che possono portare sui figli le cosiddette “Famiglie allargate “, due mezze famiglie con una miriade di fratelli e sorelle acquisiti dai genitori nelle nuove famiglie.
“Si dice che il carattere di una persona si formi nei primissimi anni di vita. Sono i primi anni che influenzano tutto il resto. Una bella fregatura. Perché basta che per un motivo o per l’altro quel periodo non vada per il verso giusto, che sei rovinato per sempre. Hai voglia ad andare a cercare cos’è stato a farti diventare come sei, qual è l’avvenimento che a un certo punto ti ha fatto deviare dal percorso. Col tempo, il fatidico istante si perde nei meandri della memoria e diventa quasi impossibile recuperarlo.” […..]
Veniamo ad Erri, è il primogenito in assoluto, il bambino che vive in due famiglie, ma che si sente mezzo figlio in entrambe, e questo gli crea insicurezza, paura di esprimere i suoi sentimenti, per paura di rompere i già fragili equilibri con i due nuclei familiari, e somatizza tutto il suo malessere con continua acidità di stomaco.
Tutta la storia si muove intorno ad un pranzo familiare con la famiglia Ferrara , la seconda famiglia di Renata sua madre, e li Erri ci racconta tutta la sua vita in continui flashback.
Tutti i personaggi hanno una grande importanza, nella storia e nella vita del protagonista.
Renata la madre una donna che nasconde le sue profonde fragilità, dietro il suo atteggiamento di “Generale”, è lei che tiene ben strette le redini della famiglia .
Mario il secondo marito della madre, un uomo paterno dolce in cui Erri vede il padre più del suo padre biologico, è un uomo bonario nato padre che sa dare sicurezza e calma alla sua famiglia gestendo anche la non facile Renata.
Rosalinda la seconda moglie del padre , anche lei ha un ruolo importante nella vita del protagonista, lei è una donna dolce che lo sempre trattato con affetto e forse più di tutti lo ha capito, fino all’arrivo di sua figlia Flor.
Arianna la figlia nata dal primo matrimonio di Mario , è una ragazza difficile , che ha patito come e forse più di Erri la vita di figlia a metà, i due ragazzi avranno già dal primo incontro un rapporto speciale , che sarebbe potuto essere amore, se non ci fosse stata questa parentela acquisita
Flor la sorella figlia di suo padre e Rosalinda è legatissima ad Erri , anche se completamente diversa è uno spirito libero.
Erri è un uomo che lascia scorrere la vita, senza ribellarsi mai e senza pretendere mai nulla per se stesso, e come egli stesso dice è malato di speranza, gli manca completamente la sicurezza di suo fratello Valerio e di Giovannino il figlio prediletto di Renata. Vive costantemente quello stato d’animo che non ti fa mai sentire parte integrante di nessuna delle due famiglie. Tutto scorre in questo modo fino a d arrivare a quarant’anni e sua moglie lo lascia per un suo collega. A questo punto il nostro Erri capisce di dover prendere la decisione più importante della vita e non può semplicemente aspettare. Capirà l’importanza di se stesso, di avere un suo piccolo spazio e soprattutto avere la sua agognata Fumetteria uno dei suoi sogni, che non aveva manco osato dire ad alta voce.
“Erri Gargiulo e mi faccio di speranza da quarant’anni. Se esistesse un gruppo di sostegno per drogati di speranza dovrei presentarmi così. Ho iniziato a sperare a cinque anni, quando mi illudevo che i miei la smettessero di litigare. Poi ho sperato che mio padre tornasse a casa e mia madre non si innamorasse di un altro uomo. Quindi che mamma si innamorasse di Mario e che questi non se ne andasse come aveva fatto papà. Ho sperato che i miei fratelli venissero rapiti, che arianna diventasse la mai fidanzata, che Giulia non potesse fare a meno di me, che Matilde me la desse, che il napoli vincesse lo scudetto e che prima o poi sarei riuscito a fare il vignettista. Alla fine ho capito che non è vero che la speranza non si tramuta mai in realtà. E’ una questione di numeri : più desideri hai, maggiore è la possibilità di fare centro”[…..]
Il libro scorre fluidamente, lo leggi con piacere, sorridi , rifletti e ti emozioni con gli stralci di vita di tutti gli appartenenti a questo mondo affettivo allargato. Sono famiglie a cui appartengono pregi, difetti e le piccole violenze affettive della famiglia italiana, ci sono perdite, fratture, abbandoni e nuovi affetti che si creano forti. Come con Mario che Erri sente e vuole come padre.
“Sai, Erri, ci sono individui che dicono di credere nell’amore, ma non sono disposti a farsi sottrarre uan porzione di letto, parlano di condivisione e non accettano di trovare il bagno occupato, si riempiono la bocca di progetti, e poi sbuffano se per caso la televisione è sul canale sbagliato. Grazie a loro ho capito che esistono persone che amano altre persone, e persone che amano l’idea di amare altre persone. Con queste ultime si può, al più fare una cena galante, con le prime, invece, si possono anche spacchettare i cartoni di un trasloco.”[….]
“ Prima o poi mi sa che dovrò ringraziare mamma per aver scelto con tanta cura il mio secondo padre”.[……]
Erri è un uomo comune, lacerato dai troppi avvicendamenti affettivi passati nella sua vita, da quando aveva 7 anni , ma non ha fatto di lui un uomo egoista, ma al contrario una di quelle persone che per non scontentare nessuno, rendono infelici se stessi. Questo bellissimo libro, non ha fatto altro che confermare la mia prima opinione sulla grande poesia e attenzione ai dettagli affettivi , di cui è capace questo splendido scrittore , di cui sono sicura che sentiremo parlare benissimo molto a lungo. Ora vorrei rivolgermi direttamente a Lorenzo Marone artefice di tante belle emozioni. Complimenti Lorenzo . Mi hai fatto ridere, piangere ed a volte anche arrabbiare, avrei voluto scuotere il protagonista per dirgli parla, urla fregatene , fai una cazzata come le fanno tutti, ma vivi! Avrei voluto abbracciare Arianna da bambina, avrei voluto capirla come invece nessuno ha saputo fare, a parte Erri, che anche non capendola, le ha dato l’amore di cui aveva bisogno. Avrei voluto scuotere Renata, fino a far venir fuori le sue fragilità che tanto avrebbero fatto bene al cuore di suo figlio, e non lo avrebbero fatto sentire inadeguato per buona parte della sua vita.
Avrei voluto abbracciare Mario, che è nato padre. Infine asciugandomi qualche lacrimuccia, arrivo alle ultime pagine del libro, che avrei fatto durare ad oltranza. Grazie per le emozioni che riesci a mettere su carta, e per la grande capacità di raggiungere dritto il cuore!
Lorenzo Marone è nato nel 1974 a Napoli, dove vive con la moglie e il figlio. Laureato in Giurisprudenza, ha svolto per dieci anni la professione di avvocato e oggi è consulente in un’azienda privata. Il suo romanzo precedente, La tentazione di essere felici, pubblicato a gennaio 2015, è stato uno degli esordi di maggior successo dell’anno scorso: presente per diverse settimane nella classifica di narrativa italiana, 50mila copie vendute, diritti di traduzione venduti in dieci paesi e presto sul grande schermo per la regia di Gianni Amelio.
Autore : Lorenzo Marone
Titolo : La tristezza ha il sonno leggero
Editore : Longanesi
Collana : La piccola Gaja Scienza
Prezzo : € 16,90
La trama
Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezzo e svariati fratelli. È uno di quei figli cresciuti un po’ qua e un po’ là, in bilico tra due famiglie e ancora in cerca di se stesso. Sulla soglia dei quarant’anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, così trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Finché un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l’appuntamento con il suo destino.
Circondato da un carosello di personaggi mai banali, Erri deciderà di affrontare, una per una, le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto. Imparerà così che per essere felici dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che, se non vogliamo vivere una vita che non ci appartiene, a volte è indispensabile ribellarci. Anche a chi ci ama. Sarà pronto, ora, a prendere la decisione più difficile della sua esistenza?
Il romanzo arriva come seconda fatica di Lorenzo Marone, dopo il grandissimo successo editoriale di “ La tentazione di essere felice”, che ci fece innamorare tutti di Cesare Annunziata, tanto da farne un film diretto dal regista Gianni Amelio.