L’amore finché resta di Giulio Perrone

L'amore finché resta di Giulio Perrone

L’amore finché resta un libro che con leggerezza tocca punti nevralgici della famiglia contemporanea.

L’amore finché resta è la terza prova d’autore per Giulio Perrone, pubblicato da HarperCollins Italia, dopo L’esatto contrario (2015) e Consigli pratici per uccidere mia suocera (2017), usciti entrambi per Rizzoli.

Il romanzo vede la luce il 14 febbraio, giorno di San Valentino, e non poteva essere diversamente, dato l’argomento. L’amore, appunto, da maneggiare con cura, e per fronteggiare il quale il protagonista stila un prontuario fatto di 25 regole precedute da #.

Sono sempre stato sicuro che la storia con mia moglie sarebbe finita con la scoperta di uno dei miei tradimenti.

Questo l’incipit del romanzo, che sembra accendere i riflettori sull’ennesimo maschio traditore seriale, disponendo sin da subito le lettrici a un sentimento di ostilità nei confronti del protagonista.

La sensazione per un attimo è la stessa che si prova tra le pagine de La separazione del maschio di Francesco Piccolo, ma è solo un attimo, perché, se lì avevamo di fronte un maschio lucido e consapevole che con freddezza organizzava la sua vita di adultero, qui, invece, siamo di fronte ad un adolescente mai cresciuto, che in quarto liceo ha subito una cocente delusione, una di quelle con la d maiuscola che ti segnano per sempre, in risposta alla quale prova in seguito a organizzare i propri rapporti con l’altra metà del cielo.

Capelli biondi a caschetto, occhi nocciola e un modo di camminare mai visto in nessuna delle mie compagne.

Fu amore a prima vista.

Nessuna contromisura. Mi lasciai semplicemente andare al sentimento.

Ma la biondina, dopo averlo sfruttato per le sue competenze in latino e greco e averlo illuso, lo lascia per uno dell’ultimo anno, patentato e alla guida di una spider fiammante.

Da quel momento Tommaso, questo il nome del protagonista, si iscrive a pieno titolo tra i disillusi e i cinici, si arma di corazza e tiene a bada i sentimenti. E’ così che si ritrova sposato per ragioni che nulla hanno a che vedere con l’amore, ma solo col calcolo.

Tommaso Leoni è infatti oggi un quarantenne smidollato, che ha barattato i propri ideali per un matrimonio d’interesse, che gli garantisce sicurezza, prestigio e benessere. Tutte perifrasi per non dire esplicitamente che lui finge di lavorare, ma in realtà è mantenuto dal suocero notaio.

E torniamo all’incipit, quando lui viene convocato dalla moglie nella loro casa, un attico ai Parioli, convinto di essere stato scoperto per uno dei suoi tradimenti. Qui c’è un repentino ribaltamento dei ruoli: sua moglie, in realtà, lo ha chiamato per dirgli che si è innamorata di un altro e metterlo alla porta.

Da questo momento tutto cambia: quelle che sembravano certezze destinate a durare per sempre vacillano e tutto il mondo di Tommaso si sfalda. Tutto è perduto, dall’attico ai Parioli, alla BMW, al circolo, al conto corrente.

E allora Tommaso, improvvisamente spiazzato, deve fare i conti con la realtà, che assume le sembianze della sua cameretta di ragazzo perché danaro per permettersi un appartamento suo non ne ha e perché l’amante, contrariamente a quel che pensava, non lo accoglie a braccia aperte.

Una a una gli passano davanti agli occhi le regole che ha faticosamente messe insieme per gestire il rapporto con l’altro sesso, ma che, evidentemente, non sempre ha rispettato.

Regola #2

Non trascurare troppo la tua donna.

Ecco, proprio questo gli è successo, lui l’ha scritta, ma non rispettata quella regola e così gli tornano in mente le parole di quel tale col pizzetto al bar del circolo.

Ragazzi… divertitevi quanto volete ma almeno una volta a settimana, massimo due, tocca a vostra moglie…Altrimenti possono succedere due cose, entrambe spiacevoli. La prima è che vostra moglie si inacidisca e insospettisca oltremodo rendendovi la vita impossibile, la seconda che, insomma, il vostro posto quella volta o due a settimana lo prenda qualcun altro.

Anche con Anna, l’amante di turno, ha sbagliato proprio come con sua moglie, centellinandosi negli ultimi tempi e infrangendo la

 Regola #6

Non dare mai per scontata una donna in nessun suo comportamento.

E così, catapultato, suo malgrado, nella casa popolare della sua vita precedente, tra una vecchia zia dalle ricette indigeste e una madre ludopatica, Tommaso è costretto a guardarsi allo specchio per scoprire chi è veramente e cosa vuole diventare da grande.

Allora si rimbocca le maniche e comincia da suo figlio, l’unica cosa buona del suo matrimonio. Ma anche qui c’è un però.

Mi sono sempre comportato come se non ci fosse.

 Non mi sento un padre. Non lo sono mai stato finora se non nel momento in cui Lucrezia è rimasta incinta.

Un po’ poco.

Quasi niente.

In realtà anche suo figlio, come tutto quello che è conseguito al matrimonio con Lucrezia, sembra appartenere agli Altomonti, la famiglia di sua moglie. E allora Tommaso sceglie lo stadio, l’unico luogo in cui io e Piero stiamo seduti vicini per più di mezz’ora. Non accade più neanche ai pranzi della domenica perché di solito come ha finito il primo corre in camera a giocare con la Playstation o a vedere qualche video sul telefonino. Non mi chiede neanche il permesso. Di solito glielo dà il nonno.

E’ da lui, dunque, che Tommaso prova a prendere le mosse, da questo figlio di cui sa poco o nulla, essendosi per lo più accontentato delle notizie di seconda mano passategli da sua moglie, ma una cosa è certa: a tenerli insieme c’è la passione per la Roma e così, mentre padre e figlio salgono insieme i gradini dello stadio, fanno Prove tecniche di perfezione.

Altri ostacoli però lo aspettano e la strada da percorrere sembra decisamente tutta in salita. Per provare a mantenere suo figlio e aiutare sua madre che sta per giocarsi la casa faticosamente acquistata col mutuo dal padre, Tommaso è costretto ad accettare un lavoro da barista nel suo vecchio quartiere.

Ma proprio qui incontra Lia e infrange un’altra regola, la Regola #14

Non esiste niente di più pericoloso del sorriso di una donna.

Dal sorriso di questa ragazza in jeans e superga Tommaso si lascia infatti catturare, abbassando per la prima volta dai tempi del liceo la guardia. E scopre anche che, tutto sommato, è piacevole non opporre resistenza e lasciarsi andare. Questa ragazza gli mostra che un altro modo è possibile e solo allora lui sceglie. Per una volta non sono scorciatoie, quelle che pure si erano presentate sotto forma di sirene e lo avevano allettato con promesse di guadagni facili. Ma queste strade lo avrebbero costretto a venire ancora una volta a patti con se stesso e la sua natura più profonda. Tommaso, invece, per la prima volta rifiuta compromessi ulteriori, si rimbocca sul serio le maniche e mette in campo il vero se stesso. 

Grazie a Lia, accantona timori e regole e capisce di dover vivere il presente senza più piani preordinati.

E, dopo essersi guadagnata la simpatia delle lettrici, cosa non facile, date le premesse, conclude con un’ultima regola, la sola, questa senza numero:

Regola#

L’amore è una cosa straordinaria.

Almeno finché resta.

Romanzo attuale questo di Giulio Perrone, che tocca temi centrali della contemporaneità, la crisi della famiglia tradizionale, la liquidità dei sentimenti, la fedeltà non più vista come valore assoluto da entrambi i coniugi, il maschio non più solo carnefice, ma anche vittima, non più solo autore di abbandoni, ma anche soggetto abbandonato a sua volta, il rapporto con i figli per un genitore separato e una generazione di quarantenni irrisolti alle prese con una crisi economica e valoriale.

Ma, nonostante l’importanza dei temi trattati, la cifra del libro è la leggerezza, il che ne fa una lettura estremamente godibile e di evasione, pur aprendo ampi spazi di riflessione. I temi trattati, infatti, grazie all’abilità dell’autore, restano sullo sfondo, perché il protagonista mai scade nel vittimismo e nell’autocommiserazione. Tommaso affronta di petto il nuovo che avanza, facendo di volta in volta scelte diverse, anche discutibili, che lo condurranno però alla fine del percorso a potersi guardare allo specchio e a vedersi restituire un’immagine degna da poter spendere verso suo figlio e il resto del mondo intero.

E alla fine il vero vincitore è l’amore. Certo, finchè resta.

Donatella Schisa

Titolo: L’amore finché resta

Autore : Giulio Perrone

Editore : HarperCollins Italia

EAN : 9788869053788

Prezzo : € 16

Giulio Perrone vive a Roma, dove nel 2005 ha fondato la casa editrice che porta il suo nome. Con Rizzoli ha pubblicato L’esatto contrario(2015) e Consigli pratici per uccidere mia suocera (2017). Nel 2019 ha pubblicato con Harper Collins L’amore finché resta.

La descrizione del libro

Quartiere Parioli. Tommaso è in mezzo alla strada, una valigia fatta alla bell’e meglio, l’immancabile abbonamento per la Roma in tasca e nient’altro. Ha quarant’anni e non avrebbe mai pensato di trovarsi improvvisamente senza moglie, casa e lavoro. La vita che Tommaso ha attentamente costruito negli anni, in equilibrio su un lavoro poco impegnativo e poco redditizio (psicoterapeuta per un ristretto numero di scombinati pazienti) e sulla rendita elargita dai facoltosi suoceri, crolla nei pochi minuti in cui sua moglie Lucrezia liquida il loro matrimonio come un completo fallimento. Adesso si ritrova solo, schiacciato da quello che ha fatto, ma soprattutto da quello che non ha fatto. Costretto a tornare ad abitare a casa della madre, in un quartiere popolare, inseguito dai creditori, Tommaso prova a reinventarsi in un saliscendi di equivoci, opportunità mancate e idee geniali non coltivate fino all’ultima, incredibile idea… 
Un romanzo agrodolce e ironico che racconta chi scopriamo di essere quando non c’è più nessuno che riflette la maschera che abbiamo indossato per compiacere gli altri.

Pubblicato da Donatella Schisa

Donatella è nata e vive a Napoli. Dopo gli studi classici, si laurea in Giurisprudenza coltivando parallelamente la sua passione per la scrittura. E' autrice di numerosi racconti pubblicati in diverse antologie; e si è classificata seconda alla XXV edizione del Premio Nazionale Megarls per la narrativa. il suo primo romanzo è " Il posto giusto"

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