Autore: Brunella Giovannini
Titolo: L’Arcano degli Angeli
Editore: Leucotea
Anno: 2018
Pagg: 170-Brossura
Prezzo: €.15,90
Ambientato tra l’Emilia Romagna e la splendida Positano, l’ultimo lavoro di Brunella Giovannini si presenta emozionante e coinvolgente al punto tale da non riuscire a posarlo dopo averlo iniziato a leggere. Ricco di colpi di scena che comunque non arrivano a spiazzare in toto il lettore; in alcune situazioni l’intuito rivela quasi nell’immediato l’evolversi di quella specifica vicenda narrata. Tutto inizia col ritrovamento da parte di Alberta Ferretti, psicologa romagnola che collabora col Tribunale dei Minori e con le scuole, di un antico candelabro che si scoprirà essere stato trafugato, durante il periodo delle razzie naziste, dalla Chiesa di Santa Maria Assunta di Positano. Questo diventerà motivo per Alberta e la sua famiglia per organizzare una piccola vacanza con lo scopo di restituire il prezioso oggetto al parroco. Il candelabro, vero arcano dell’intero romanzo, diventa il filo conduttore che legherà tutte le vicende e tutti i personaggi descritti senza tralasciare nulla al caso. Passato e presente inizieranno ad incatenarsi in una serie di eventi e circostanze inaspettate e apparentemente solo per coincidenza o per puro caso. Ma né il caso tanto meno le coincidenza hanno valenza tangibile: il destino mescola le carte e lo fa seguendo una logica che ai nostri occhi è incomprensibile. Anche se non tutto può essere spiegato o compreso, non significa che non vi sia una spiegazione; secondo la Legge Universale, vi è un posto per ogni cosa e ogni cosa ha il suo posto e pertanto ” …tutto ciò che è destinato ad essere unito rimarrà unito per sempre….” . L’amore di ogni genere e grado fa da padrone nell’intero romanzo, ma non solo. E’ anche il romanzo della dualità; passato e presente, gioia e dolore, felicità e tristezza, separazioni e unioni, amore e ostilità, mistero ed evidenza, nascita e morte. Si parla di sentimenti, stati d’animo, percezioni sensoriali, “doni” di natura sovrannaturale, fede, malattia. Una narrazione fluida, lineare e che si legge d’un fiato. Una storia che racconta tante storie di vita che potrebbero appartenere a chiunque di noi, toccando anche, pur se non in maniera prettamente dedicata e approfondita, temi delicati quali l’adozione, la violenza sulle donne, la prostituzione minorile, la differenza di classe sociale, l’abbandono, la criminalità legata ai rifiuti tossici, la corruzione e il finto perbenismo. Elementi che si concatenano in maniera brillante facendo emergere l’importanza dei rapporti umani e le varie difficoltà che si riscontrano nella quotidianità tra tali interazioni e che ne influenzano nel tempo, non solo chi ne è direttamente coinvolto ma anche chi, per un motivo o un altro, si trova ad esserne inevitabilmente coinvolto. Non sono entrata di proposito nel vivo del racconto proprio per evitare di spoilerare in merito ad un bel romanzo che consiglio assolutamente di leggere e che, rispetto ai due precedenti ho trovato più maturo dal punto di vista tanto stilistico quanto narrativo.
Teresa Anania
Brunella Giovannini è nata e vive a Reggiolo (RE). Ama scrivere da sempre ma solo negli ultimi anni si è dedicata a questa sua passione. Ha iniziato con testi poetici che hanno ottenuto riconoscimenti in importanti Premi Letterari e sull’elaborazione di una sua poesia, scrive il romanzo “Un volo di farfalle”pubblicato nel 2015 da Edizioni Leucotea e si aggiudica il 3° premio per la narrativa edita nella 40° edizione del “Premio Città di Fucecchio”. Nel 2016, Edizioni Leucotea pubblica il suo secondo romanzo dal titolo “Tra i segreti di Villa Aurelia” che ottiene il 3° premio per la narrativa edita nell’ottava edizione del Concorso Letterario promosso dall’Associazione “Club della Poesia” di Cosenza.
TRAMA:
Si dice che ogni oggetto ha un’anima che racconta una storia su chi l’ha creato, e quando destinato in un luogo, se spostato, farà di tutto per ritornarci. Di questo ne è fermamente convinta Alberta Ferretti, stimata psicologa emiliana che collabora con le scuole e con il Tribunale dei Minori. Preoccupata dall’aggravarsi delle condizioni di salute della figlia adottiva, un giorno trova casualmente un antico candelabro abbandonato tra i rifiuti. Appurato che si tratta di un oggetto trafugato da una chiesa, organizza insieme alla famiglia una breve vacanza a Positano per riportare il maltolto nella sua sede originaria. Sarà un viaggio di conoscenza e di scoperta e attraverso l’incontro con la positanese Rosy, verranno alla luce inaspettate verità e risulterà che il candelabro degli angeli, custodisce al suo interno un misterioso se-greto. Nel momento in cui la malattia della ragazza sembra avere il sopravvento sulle cure, una rivelazione accenderà una piccola speranza.