Attraverso il corpo si manifesta l’anima, grazie all’anima il corpo trova il coraggio di cambiare.
“Ci sono cose che ti allungano la vita e altre che te l’allargano”
Qualche tempo fa mi hanno regalato un romanzo scritto da Teresa De Sio.
Sì proprio da lei, la Brigantessa, la cantante campana dalle sonorità partenopee che avevo amato moltissimo negli anni della gioventù e seguivo con interesse anche in età adulta.
Mi sono rigirata il libro fra le mani per qualche istante, chiedendomi da dove fosse nato quel nuovo afflato artistico della De Sio, che ho sempre visto come l’espressione della musica in persona, sia per la voce grintosa e gioiosa allo stesso tempo, sia per la capacità di scrivere poesie in musica.
Il titolo mi ha subito incuriosito: “L’Attentissima”.
“Ma cosa vuol significare l’Attentissima?”, mi sono chiesta.
Nel prologo ho compreso, non senza fatica, che è uno dei numerosissimi modi di denominare l’organo genitale femminile, il ché ha aumentato la mia curiosità, devo ammetterlo. E così ho incominciato a leggere questo romanzo.
Dopo due giorni l’avevo terminato. E’ stato uno dei libri più incredibili tra quelli che ho letto negli ultimi anni e voglio condividere con voi le forti emozioni che mi ha suscitato una storia che, partendo da una strana sequenza di omicidi di ragazzini, ci porta a chiederci quale sia il vero significato delle parole “identità” e “trasformazione”.
Karmen è una bellissima ragazza che vive a Roma e di professione fa la violoncellista.
Domenico Picariello è un ragazzino che abita, agli inizi degli anni novanta, in un quartiere periferico di Somma Vesuviana.
Entrambi sono appassionati del mito della Sirenetta di Andersen, che fu costretta a trasformarsi, per inseguire il sogno della sua vita, vivere il suo amore.
“Quella scritta da Hans Christian Andersen era la storia di una trasformazione totale, dolorosa e irreversibile. Fatta per amore. Una vicenda terribile e, allo stesso tempo meravigliosa.”
Perché un tempo Karmen era Domenico e Domenico ha sempre sognato di diventare Karmen.
Il lungo, faticoso viaggio che ha condotto Domenico verso Karmen non è stato facile: talvolta l’ha costretto a scendere a compromessi, perché la vita non fa sconti a chi nasce in un corpo ma ne desidera un altro e non gli ha lesinato delusioni, perché è quasi impossibile desiderare di essere amati da chi sarebbe disposto a farlo solo se avessimo avuto altre sembianze.
La morte di quei ragazzini, uccisi da un feroce assassino che lascia sulla scena del delitto sibillini bigliettini con i quali, in preda al delirio, ha la folle pretesa di giocare a scarabeo con i Carabinieri che svolgono le indagini, riavvolge il nastro dei ricordi di Karmen.
E la mette di nuovo faccia a faccia con Antonio, amore della sua vita, divenuto Maresciallo dell’Arma che, proprio attraverso Karmen riuscirà a comprendere il senso di quegli efferati delitti e il motivo per cui l’assassino li compia, proprio per colpire lui.
Personalmente non amo troppo i thriller, che trovo ahimè talvolta forzati nelle dinamiche, ma la storia narrata da Teresa De Sio mi è sembrata davvero particolare, proprio perché le motivazioni e i comportamenti descritti sono straordinariamente reali e plausibili.
Ma non credo che sia questo il principale valore di questo romanzo; l’essenza piena è, a mio avviso, la narrazione delle “guerre” combattute per arrivare a essere se stessi.
“Gli era venuto in mente l’autoritratto di Michelangelo nella Cappella Sistina…Nient’altro che un involucro di pelle disossata e irriconoscibile, brandito da una mano brutale e impietosa, indifferente al dolore. Michelangelo aveva proprio dipinto se stesso, in un angolo dell’immenso affresco del Giudizio Universale, confuso fra la moltitudine degli Angeli.”
Scoprire di abitare un corpo che non ci appartiene e di desiderare una sessualità che non ci è concessa, lavorare su se stessi a colpi di bisturi e di suture per anni per poter progressivamente ricostruire, pezzo dopo pezzo, quelle parti fisiche che la natura non ci ha donato ma di cui sentiamo la necessità, come se ci mancasse un piede o una mano.
Ma soprattutto affrontare un lungo cammino psicoanalitico per scoprire se cerchiamo qualcosa di cui si ha bisogno o si sta semplicemente fuggendo dai propri fantasmi.
Un percorso raccontato con quella sensibilità che solo i poeti sanno avere quando usano le parole, un viaggio nell’universo delle problematiche del mondo transgender e transessuale che non ha la pretesa di arrivare a spiegazioni o soluzioni ma piuttosto di farci comprendere che si può avere dentro un ritmo diverso, imprevedibile, fatto di desideri e di sentimenti che non sono omologabili a quelli degli altri, ma che essi possono essere identici a quelli di tutte le altre persone, nel bisogno di dare e ricevere amore.
“Prima di andarsene Antonio l’aveva guardata con un’espressione che gli ha visto solo un’altra volta, tanti anni prima, quando lui le aveva messo una mano sulla spalla, l’aveva toccata, toccando Domenico. E Domenico aveva visto sotto quel tocco e quello sguardo irrompere il futuro. Sia l’amore che l’odio si erano frantumati dal manifestarsi improvviso di un sentimento nuovo. La tenerezza. Karmen l’avverte come qualcosa di rivoluzionario”.
A chiunque voglia ascoltare una storia diversa, a chiunque desideri comprendere cosa porta l’essere umano a affrontare battaglie così faticose, a chi reputa che certi bisogni debbano essere chiamati “malattie”, a chi avverte dentro di sé emozioni analoghe a quelle dei protagonisti e non ha il coraggio di accettarle, a chi ama la poesia ma anche i thriller, insomma a chi desidera leggere un bel libro ne consiglio la lettura!
Titolo : L’attentissima
Autore : Teresa De Sio
Editore : Einaudi
Collana : I coralli
ISBN 9788806222383
Prezzo : € 18
Teresa De Sio, musicista e cantante napoletana, è conosciuta dal grande pubblico per il suo personalissimo folk-rock e per le sue canzoni (da Voglia ‘e turnà fino a O Paraviso in terra). Nel corso della sua attività di compositrice ha collaborato con moltissimi artisti, tra cui Brian Eno, Fabrizio De Andrè, Giovanni Lindo Ferretti.
Ha pubblicato racconti sulla rivista letteraria «Storie», e per la raccolta Mordi e Fuggi edita da Manni.
Il suo primo romanzo, Metti il diavolo a ballare, è uscito per Einaudi nel 2009 (premio Rapallo Carige 2010; premio Arena – città di Acri 2010); nel 2015, sempre per Einaudi, ha pubblicato L’Attentissima.
La descrizione del libro
«Ci sono cose che ti allungano la vita e altre che te l’allargano». Con un passo narrativo felice, un immaginario trasgressivo, uno stile schietto e dal ritmo serrato, Teresa De Sio intesse un romanzo dai toni noir in cui i corpi e le esistenze possono realizzarsi solo nella pienezza delle proprie passioni, anche quando i desideri sono quelli di una donna in un corpo da uomo. Un romanzo liberatorio che allarga la vita.