Le trame di Bea di Mara Bozzolan e Annalisa Nozza

Le trame di Bea di Mara Bozzolan e Annalisa Nozza

Mara Bozzolan, Annalisa Nozza
Le trame di Bea – il dipinto
Cosa può succedere al matrimonio della tua migliore amica, che ha come location un castello da favola nel Bergamasco? Beatrice, per tutti Bea, si ritrova svenuta per terra dopo aver visto un salice piangente nel meraviglioso giardino del maniero. Da quel momento in poi la sua vita, semplice e ordinaria, prende un’altra piega, avventurosa e magica. Fondamentale sarà l’incontro con Andrea, il nipote del principe Edgard proprietario del castello, con il quale la giovane intraprenderà un’appassionante ricerca storica su un misterioso dipinto collocato nella stanza degli amori infelici. In un’atmosfera sognante, tra il naturale e il soprannaturale, verrà alla luce una verità in cui la storia è la vera protagonista. Senza dimenticare il grande amore.
Le trame di Bea – La santella
Dopo aver affrontato l’appassionante ricerca storica legata al dipinto nella stanza degli amori infelici, per Beatrice è tempo di rituffarsi in una nuova trama. Lo spunto arriva da una svolta importante, ovvero la decisione di lasciare la Facoltà di Economia per studiare Giornalismo. L’incarico di scrivere un reportage sulle santelle, le edicole votive ben diffuse nel Bergamasco, consente a Bea – dopo qualche perplessità iniziale – di tornare sulle tracce di storie antiche e quasi dimenticate. Le immagini sacre hanno molto da svelare; un dettaglio e una sensazione innescano una moltitudine di elementi che la ragazza dovrà individuare e ordinare per riportare alla luce segreti incredibili che legano i miti della sua terra. Non mancheranno sviluppi, a volte amari e a volte dolci, riguardo le figure più importanti della vita di Bea, a partire dal “suo” principe Andrea e quel castello che rimarrà un punto di riferimento imprescindibile. Prefazione di Gabriele Medolago.
Le trame di Bea Il segreto
Archiviata l’incredibile scoperta delle lacrime della Madonna, per Bea è tempo di pensare alle nozze con il suo bel principe Andrea. Malgrado ciò, il profumo dei fiori d’arancio non la distoglie dalle consuete attività, ovvero far riaffiorare delle storie perdute, seguendo la pista di Aldobrando, Ermes e del mito dei cavalieri templari. Il castello di Urgnano è solo il punto di partenza di una nuova avventura, in cui Bea decide di affrontare più a fondo un tema straordinariamente suggestivo: la presunta presenza di Leonardo da Vinci nella bergamasca. Una prospettiva capace di rimettere in discussione ad ampio spettro non solo la storia locale ma anche molti dubbi che hanno da sempre accompagnato la figura del geniale inventore, artista e scienziato, andando a ripercorrere persino le sue passioni personali. Inizialmente Bea deve fare a meno del suo principe, in Francia per questioni di lavoro, ma può contare sugli amici di sempre, ben disposti ad assecondare il suo… imprevedibile intuito. Prefazione di Gabriele Medolago.
Le autrici
Mara Bozzolan è nata in provincia di Milano e lavora come impiegata.
Annalisa Nozza è nata in provincia di Bergamo ed è casalinga. Entrambe vivono a Cavernago (BG). Le trame di Bea – Il dipinto è la loro prima pubblicazione.

Introduzione

Se volete trascorrere dei piacevoli momenti durante queste vacanze di natale leggendo delle favole carine e divertenti, dovete assolutamente leggere la collana scritta da queste giovani emergenti scrittrici che narrano le vicende di Bea una giovane e brillante ventiquattrenne alle prese con enigmi e l’incursione di un nuovo amore.

Aneddoti personali

Mara e Annalisa sono due scrittrici alle prime armi ma grazie a loro spirito creativo hanno deciso di creare una collana di romanzi brevi per far sognare i loro lettori con una storia divertente e fuori da comune insomma una favola in piena regola che regala sorrisi ed emozioni

Recensione

Nel primo romanzo intitolato il dipinto, facciamo conoscenza della protagonista ovvero di Beatrice detta “Bea” che è una studentessa un po’ impacciata, romantica ma soprattutto regina delle gaffe. Infatti, spesso e volentieri si trova in situazioni imbarazzanti dal quale non sa venirne fuori, in poche parole una specie di Bridget Jones nostrana che il lettore imparerà subito ad amare e a conoscere. Altro protagonista del romanzo sarà Andrea un giovane aitante di bello aspetto con occhi azzurri, nobile e con un carattere schivo, ovvero Il perfetto principe azzurro uscito da una fiaba e nipote del proprietario del castello ove si svolge tutta la trama del romanzo.
Ovviamente perno della storia sarà l’amore che legherà i protagonisti. Una storia d’amore fatta di passeggiate, di un intenso corteggiamento e complicità. Ben presto i due ragazzi verranno coinvolti in un mistero che si cela dietro un dipinto affrescato nella stanza del castello denominata “degli amori infelici” Così immediatamente parte l’indagine e unico indizio che hanno a disposizione è la raffigurazione di un salice piangente molto simile (forse lo stesso) a quello che si trova nel giardino del castello. Non vi aggiungo altro perché voglio destare la vostra curiosità ma vi assicuro che vi appassionerete alla vicenda. Visto che il dipinto misterioso ci permette di conoscere personaggi realmente esistiti come Bartolomeo e Francesco Colleoni e la di lui moglie Beatrice di Langosco.
Ma passiamo al secondo volume della saga dove ritroviamo Bea nelle vesti di giornalista, alle prese con uno stage che la impegna in mansioni futili visto che quello che vorrebbe fare, è andare a caccia di storie perdute. Ma dopo mansioni inutili viene finalmente incaricata dal direttore del giornale di svolgere una ricerca importante durante la quale fa una scoperta incredibile infatti trovandosi davanti ad una santella nei pressi del castello di Malpaga, ha una strana sensazione. Osservando attentamente la santella scopre un particolare importante, il dipinto è stato firmato da Aldobrando, il sarto legato al quadro ritrovato nel castello dello zio di Andrea, il Principe Edgar. Insomma tutto sembra portare alle reliquie sagre e ai templari. Ma anche per questo secondo volume non vi aggiungo altro perché oltre a riferimenti storici e aneddoti artistici ne vedrete delle belle.
Per concludere passiamo al terzo romanzo della saga dove la brillante ventiquattrenne bergamasca Bea nata dalla penna di Mara Bozzolan e Annalisa Nozza, ormai giunte al terzo capitolo della loro serie Le trame di Bea, sta trovando la sua strada. Sempre più innamorata del suo principe e circondata da cari amici, la giovane si sta realizzando anche nel mondo del lavoro. Un lavoro che in realtà è per lei una vera e propria passione. Anche questa volta, la romantica e curiosa giornalista in erba sarà alle prese con vicende passate che aspettano solo di venire a galla e che potrebbero nascondere un segreto. Un segreto che ovviamente, lei ha tutta l’intenzione di scoprire.
Nell’insieme la saga è molto piacevole, si legge volentieri facendosi trasportare dalla fantasia e, perché no, dall’ottimismo. Non mancano spunti di riflessione interessanti sul significato della storia e dell’importanza della conoscenza tramandata tra le generazioni che nell’età moderna spesso viene accantonata.
Quindi confesso che è stata una lettura molto piacevole e dinamica, forse perché si avvicina al genere di lettura che mi piacciono. La narrazione è inoltre stimolata da alcuni avvenimenti che rendono ancora più coinvolgente la lettura e catturano il lettore sin dalle prime pagine.

Conclusioni


La lettura delle trame di Bea sono assolutamente consigliate perché risultano piacevoli sia per l’intreccio ricco di colpi di scena che per il fascino dei luoghi descritti nonché per l’amore che aleggia in tutti e tre i romanzi della saga





Voto

5/5

Citazioni

… un salice piangente, disteso sotto c’è un uomo, ma non si capisce se è morto o semplicemente ferito, dato il sangue che sembra sgorgargli dal petto, e a fianco di lui c’è una donna. L’uomo ha un amano appoggiata sull’addome di lei e i due sono circondati dal alcune zucche. La cosa strana è che la donna ha il volto girato dalla parte opposta e sembra quasi non voglia guardarlo in viso, ma il volto di lei è particolarmente triste e sembra quasi rigato dalle lacrime.

in questo momento tutto il fascino che il passato ha per me irrompe furioso nel mio essere, ovvero la storia è sui libri ma è anche presente, noi siamo la storia o almeno la conseguenza di avvenimenti accaduti prima di noi. Noi siamo qui come la continuazione della storia…..quante cose facciamo e quante dureranno nel tempo? Noi in particolare viviamo in un presente dove tutto è fugace, tutto è deperibile e ha vita breve. Abbiamo più tecnologia di qualsiasi altra epoca, ma questo fa si che tutto sia superato facilmente…..Mara

Recensione di Grace Di Mauro

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