L’ultimo passo di tango di Maurizio De Giovanni

L'ultimo passo di tango di Maurizio De Giovanni

Un noir che va a passo di tango

Ho scoperto il talento e la creatività di Maurizio De Giovanni con i “Bastardi di Pizzofalcone”.
Mi è piaciuto così tanto che ho cominciato a leggere tutti i suoi romanzi compreso questo che sin dal titolo promette bene e affascina il lettore.
“L’ultimo passo di tango” è sicuramente una preziosa raccolta per conoscere lo stile narrativo e il talento di Maurizio De Giovanni. Anche se leggendo alcune recensioni sul romanzo alcuni dei fan piu duri e puri dell’autore hanno espresso la loro personale delusione su questa raccolta, definendola più un’operazione commerciale piuttosto che una vera ed interessante proposta letteraria.
Personalmente io non la penso così perché leggendo “L’ultimo passo di tango” mi ha confermato l’ indiscutibile bravura visto che solo lui riesce a descrivere le storie e la vita del “Commissario Riccardi”, un personaggio capace di conquistare cuore, mente e fantasia del lettore.
La prima parte della raccolta è infatti dedicata al celebre e malinconico Commissario ed al suo “dono” di vedere le anime vittime di omicidi violenti e come quest’ultimo abbia condizionato la sua esistenza fin da bambino.
Dodici racconti che spingono il lettore dentro il mondo di Ricciardi, respirandone le emozioni, le paure, il dolore e l’umanità e soprattutto desiderando avere più informazioni e curiosità.
Altresì “L’ultimo passo di tango” conferma ancora una volta l’amore viscerale, profondo che lega De Giovanni alla città di Napoli.
È un amore vero per una città intrisa di cultura e di tante sfaccettature.
Ogni artista osserva, prende spunto, rielabora la realtà ed i fatti di cronaca attraverso la propria creatività e sensibilità, senza voler necessariamente esprimere un giudizio definitivo.
Nell’ultima parte della raccolta, precisamente “Nove volte per Amore”, Maurizio De Giovanni riscrive fatti e storie di cronaca nera che hanno scosso e diviso l’opinione pubblica, raccontando il punto di vista del “mostro” di turno.
Nove racconti per descrivere lo stato d’animo di uomini e donne, in apparenza normali, che accecati da un amore malato, patologico, si sono trasformati in efferati criminali.
Le scelte narrative di Maurizio De Giovanni possono anche non essere condivisibili o piacere, ma restano comunque degli scritti capaci di suscitare nel singolo lettore contrastanti ed intense emozioni e riflessioni.
“L’ultimo passo di tango” forse non potrà piacere a tutti ma sicuramente la lettura di questi raccolti non lascia indifferenti.
Quindi assolutamente ve ne consiglio la lettura.

Titolo : L’ultimo passo di danza

Autore : Maurizio De Giovanni

Editore : Bur biblioteca Universitaria Rizzoli

EAN: 9788817093071

Prezzo . € 16

 

Maurizio De Giovanni

Nato nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora, è autore della fortunata serie di romanzi con protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta, su cui è incentrato un ciclo di romanzi, tutti pubblicati da Einaudi, che comprende finora: Il senso del dolore (2007), La condanna del sangue (2008), Il posto di ognuno (2009), Il giorno dei morti (2010), Per mano mia (Einaudi, 2011), Vipera (2012, Premio Viareggio, Premio Camaiore), Anime di vetro (2015) Serenata senza nome (2016), Rondini d’inverno (2017) e Il purgatorio dell’angelo (2018). Insieme a Sergio Brancato ha pubblicato due graphic novel sulle inagini del commissario Ricciardi: Il senso del dolore. Le stagioni del commissario Ricciardi (Sergio Bonelli 2017) e La condanna del sangue. Le stagioni del commissario Ricciardi (Sergio Bonelli 2018). 
È anche autore di: Storie azzurre (Cento Autori, 2010), una raccolta di quattro racconti lunghi dedicati al Napoli, la sua squadra del cuore; Il metodo del Coccodrillo (Mondadori, 2012, Einaudi 2016; Premio Scerbanenco). 
Con I bastardi di Pizzofalcone (Einaudi 2013) ha inaugurato un nuovo ciclo contemporaneo, sempre pubblicato da Einaudi, continuato con Buio per i Bastardi di Pizzofalcone (2013), Gelo per i bastardi di Pizzofalcone (2014), Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone (2015), Pane per i bastardi di Pizzofalcone (2016), Souvenir per i bastardi di Pizzofalcone (2017) che vede protagonista la squadra investigativa di un commissariato partenopeo. 
Il suo racconto Un giorno di Settembre a Natale è incluso nella raccolta Regalo di Natale edita da Sellerio nel 2013. È uscita nel 2014 un’altra raccolta di racconti gialli dal titolo Giochi criminali dove il suo testo Febbre appare accanto a quelli di De Cataldo, De Silva e Lucarelli. Inoltre, il suo racconto Un telegramma da settembre è incluso nell’antologia Sellerio La scuola in giallo, del 2014. Nel 2015 pubblica Il resto della settimana (Rizzoli)e Skira Una domenica con il commissario Ricciardi (Skira). 
Nel 2017 partecipa con un suo contributo alla raccolta di saggi Attenti al Sud, edito da Piemme, e con Rizzoli pubblica I Guardiani.
Del 2018 è Sara al tramonto (Rizzoli), Sbirre (Rizzoli), scritto in collaborazione con Massimo Carlotto e Giancarlo De Cataldo.

La descrizione del libro

Una raccolta unica in cui ritrovare per la prima volta tutti i racconti di de Giovanni, e il meglio della sua scrittura, ricca di mistero e fascino.

“I suoi libri sono viaggi fugaci, immersioni profonde, gialli non solo gialli, pieni di colori e ombre preziose.” – Corriere della Sera

“Quanto erano stupidi, gli uomini. Pensavano di condurre la danza, un passo avanti, un passo indietro, una giravolta e un casquet. Senza mai immaginare di star camminando su una strada che non ha alternative, verso un traguardo che non è il loro. Così facile. Così prevedibile.”

La Napoli romantica e ambigua degli anni Trenta a cui fa da contrappunto la voce dei protagonisti della città, che arricchisce i noir di Maurizio de Giovanni del sapore partenopeo più verace e autentico; le originali rivisitazioni di episodi di cronaca che hanno sconvolto l’Italia; i fantasmi tristi e poetici che riempiono le storie del commissario Ricciardi, il protagonista amatissimo dei gialli più appassionanti e intensi dell’autore, un personaggio unico, malinconico come la sua terra, condannato a vedere i morti ammazzati negli ultimi attimi di vita. Una scrittura limpida che infonde a tutte le storie di questo libro il passo lieve di chi si accosta all’esistenza con occhi che sanno osservarne la bellezza ma anche la disperata deformità.

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