Ieri Donato Carrisi ha vinto uno dei premi più prestigiosi d’Italia ovvero il Davide di Donatello grazie alla ragazza della nebbia che ha avuto grande successo nei botteghini cinematografici. Dopo questo romanzo nel Dicembre del 2017 ha esordito con l’uomo del labirinto altro romanzo thriller di grande impatto.
Pochi autori, infatti, sanno percorrere i labirinti della mente e della psiche umana come Donato Carrisi e questo grazie ad un romanzo denso di colpi di scena e di tanto mistero.
Nel racconto vi è un alone carico di elettricità, quasi che in ogni personaggio della storia possa nascondersi un possibile colpevole, in un continuo succedersi di eventi che rimandano ad un tempo passato, allorquando in un’afosa mattina scompare improvvisamente una ragazza, rapita mentre si reca a scuola da un improbabile personaggio, con la testa di coniglio e gli occhi a cuore.
Qui inizia il vero e proprio racconto, che rivela particolari sconcertanti che a poco a poco fanno scoprire un mondo sotterraneo e oscuro terribili verità.
Inoltre, un detective a fine carriera, ai margini della società, cardiopatico con poche speranze di sopravvivere, è il personaggio che si danna l’anima per scoprire una possibile verità e ciò che si cela nel “labirinto” dove una mente perversa nasconde le vittime e maschera diabolicamente ogni comportamento.
Amaro, inoltre è il destino del coraggioso detective che indaga, incalzanti sono anche gli ultimi capitoli che lasciano con il fiato sospeso e che conducono, proprio nelle ultime pagine, ad una rivelazione sorprendente ed inattesa.
Il romanzo va letto cercando di non smarrirsi nelle varie supposizioni e ponendo ben attenzione al fatto che quello che appare vero e plausibile può non esserlo affatto. La mente umana è infatti un labirinto, i ricordi possono essere cancellati e riaffiorare a distanza di tempo.
Donato Carrisi con questo romanzo si conferma il maestro dei thriller e solo pochi scrittori sanno esserlo.
Pertanto, concludo questa mia recensione consigliando di leggere tutti i suoi thriller compreso questo a dir poco stupefacente.
Titolo: L’uomo del labirinto
Autore : Donato Carrisi
Editore : Longanesi
Collana : La Gaja Scienza
Prezzo : € 19
Si è laureato in giurisprudenza con una tesi su Luigi Chiatti, conosciuto come «il mostro di Foligno», per poi seguire i corsi di specializzazione in criminologia e scienza del comportamento.
Nel 1999 ha iniziato l’attività di sceneggiatore per cinema e televisione.
Fra le altre, ha scritto la sceneggiatura di Nassiriya – Prima della fine per Canale 5 ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie thriller Era mio fratello per Rai 1.
Ha esordito nel mondo editoriale con il romanzo Il suggeritore (Longanesi 2009), grande successo che viene ristampato in undici edizioni e conosce traduzioni in 19 paesi diversi.
Del 2011 è il suo secondo romanzo, Il tribunale delle anime (Longanesi). Del 2012 è La donna dei fiori di carta (Longanesi). Nel 2013 ha pubblicato, sempre con Longanesi, Il suggeritore, nel 2014 Il cacciatore del buio.
Su Rai Tre ha condotto Il sesto senso, programma dedicato ai misteri e alle potenzialità della mente umana.
Nel 2015 è uscito La ragazza nella nebbia, pubblicato da Longanesi, mentre è del 2016 Il maestro delle ombre, della stessa casa editrice.
La trama
L’ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l’avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d’ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l’Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l’unico a inseguire il mostro. Là fuori c’è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l’ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c’è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine… E questa è l’occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede.
L’Uomo del Labirinto l’ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.