L’uomo nero e i fiorellini profumati di Sabina Camani

L’uomo nero e i fiorellini profumati di Sabina Camani. Una rilettura del mito dell’uomo nero, paura che unisce piccoli e adulti.

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Il titolo incuriosisce, sfumando la paura con il profumo dei fiori. È un invito alla lettura, che presto si rivela piacevole e coinvolgente, per la prosa elegante, la scelta dei contenuti, la scansione in capitoli brevi.
La narrazione è supportata dalla ricca esperienza della scrittrice, profonda conoscitrice dell’animo umano, dei suoi sogni e dei suoi bisogni.
Il riferimento alle “parole magiche, ai nomi delle cose che rendono felici” fa pensare al bagaglio delle emozioni positive, un vero e proprio salvavita per ciascuno di noi, al quale ci aggrappiamo nei momenti bui, per avere uno spiraglio di luce.
E “il mantello di tenebra” che consente ai “maestri dell’invisibile” di trasportare l’energia dei loro pensieri anche dentro i sogni, ha un potere da fare invidia.
I simboli sono facilmente individuabili: il ramo verde, che richiama la speranza; le terre buie che garantiscono sicurezza; le terre esposte che evidenziano il pericolo.
Le paure dei bambini e quelle degli adulti si incontrano in questo racconto per far riflettere sulle responsabilità di chi deve garantire la pace, la libertà, la difesa dei diritti umani, senza nascondersi, alla luce del sole, tra i colori e il profumo dei fiori.
Sabina Camani è una persona “speciale”, dalla forza indomita e dall’ineguagliabile determinazione di “maestra per sempre” di garantire ai bambini il diritto di essere educati alla gioia.
Ieri erano i suoi alunni ad avere questo privilegio, ora è un dono per tutti coloro che leggeranno le sue storie, a partire da “L’uomo nero e i fiorellini profumati”.

Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Chissà se da piccolo, a scuola, all’uomo nero veniva insegnato che anche lui, come tutti i bambini, aveva diritto alla gioia? A giudicare da come si comportò crescendo si direbbe di no! Comunque, Fosco della Stirpe Buia, studiò con profitto e divenne un esperto spaventatore. Una notte la sua professione lo portò a intrufolarsi nel sonno di Giovanni, un bambino che adorava leggere le storie dei pirati e dei corsari. Erano sogni pieni di sole, di vento e di spruzzi di spuma di onde. Quella notte per Fosco Della Stirpe Buia ebbe inizio un’avventura che lo avrebbe portato molto più lontano di quanto lui potesse mai immaginare; a ritrovare qualcosa che credeva perduto e che per troppo tempo l’oscurità gli aveva tenuto nascosto. Età di lettura dagli otto anni.

Pubblicato da Maria Teresa Lezzi Fiorentino

Maria Teresa Lezzi Fiorentino vive a Lecce, sua città natale, dedicandosi alla famiglia e al lavoro. Coltiva da sempre due grandi passioni, lettura e scrittura, per sé e per tutti coloro ai quali riesce a trasmettere il proprio entusiasmo. Il fulcro intorno a cui hanno ruotato i suoi scritti, articoli e recensioni, è stato per lungo tempo l’assetto metodologico-didattico, con un’attenzione particolare alla sfera emozionale e al benessere degli alunni. Dopo un appassionante percorso professionale in varie scuole del Salento, che ha visto l’autrice insegnante di scuola materna, psicopedagogista e docente di materie letterarie, nel 2018 avviene la svolta ed inizia una nuova stagione della vita,in cui la scrittura privilegia la narrazione, partendo dalla quotidianità e dalla memoria del tempo vissuto. È tempo di racconti brevi, lettere, autobiografie e recensioni. Sono dell’autrice, pubblicati con Youcanprint:Di vita in vita, La via maestra, Spigolando tra i ricordi, Passo dopo passo … e altri racconti.

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