Magari domani resto, Lorenzo Marone

Autore: Lorenzo Marone

Titolo: Magari domani resto

Editore: Feltrinelli

Collana: I narratori

Anno: 2017

Pagg.: 320-Brossura

Prezzo: €. 16,50

Veramente un bel romanzo! Lettura scorrevole, linguaggio curato e contemporaneamente semplice, dove l’alternanza della lingua italiana alle “battute” in lingua napoletana, rende il tutto ancora più familiare. Solo il dialetto è in grado di farti cogliere l’essenza di alcuni concetti scagliandoli dritti al cuore e alla mente. Una storia di vita quotidiana in un territorio difficile, dove riesci a farti rispettare solo se fai la voce grossa e dove rimanere se stessi senza cedere ai ricatti della corruzione e del Dio Denaro, equivale ad uno scontro fra titani, dove essere donna ti costringe a lottare contro le provocazioni di un ambiente maschilista e colmo di pregiudizi. Un intreccio di sentimenti contrastanti, conseguenza di un vissuto non semplice che sfocia inevitabilmente nella paura e nello “scuorno” di esternare ogni minima sensazione provata. Una quotidianità monotona scossa continuamente dagli eventi che si susseguono e che fanno guardare il mondo da prospettive nuove. La lotta con se stessi, tra rimanere nel posto in cui si è nati e tentare l’ardua impresa di far cambiare le cose e trovare la felicità in ciò che si possiede, o non provarci nemmeno e andarla a cercare altrove in una sorta di astratto Eldorado.   Lo definirei un racconto introspettivo, in grado di farti immedesimare in ogni personaggio, spingendoti a riflettere sulla vita e sugli eventi, giungendo alla conclusione che i cambiamenti pur se incutono timore non devono spaventare, e che restare ancorati al passato non fa che precludere il naturale decorso della vita perché in fondo, ciò che cerchiamo è a portata di mano, ma finché la cecità dettata dai meccanismi di difesa costruiti nel tempo continuerà a persistere, difficilmente si riuscirà a “spiccare il volo”…

Teresa Anania

 

Lorenzo Marone nasce a Napoli, dove tutt’ora vive con la moglie Flavia e un bassotto di nome Greta. Laureato in Giurisprudenza, esercita l’avvocatura per quasi dieci anni, mantenendo parallelamente un’intima attività di scrittore. Un giorno smette di fare l’avvocato, si trova un lavoro come impiegato in un’azienda privata e comincia a spedire i suoi racconti. Suoi sono i libri Daria (La gru,2012), Novanta. Napoli in 90 storie vere ispirate alla Smorfia (Tullio Pironti, 2013), La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015) e Magari domani resto (2017).Finalista al premio Bancarella 2017. 
Di se stesso scrive: «Amo i cani e tutti gli animali, corro tre volte a settimana, ascolto musica in ogni momento del giorno, soprattutto di gruppi rock italiani semisconosciuti, leggo la sera a letto, in genere testi di autori contemporanei, ho difficoltà a lasciare un romanzo a metà, sono molto freddoloso, adoro il cinema e le persone curiose, mi fanno paura i ragni, e per prendere l’aereo mi devo imbottire di calmanti. Preferisco la birra al vino, il salato al dolce, il cioccolato fondente a quello al latte, e i cattivi rispetto ai finti buoni. Mi piacerebbe saper cucinare, ma sono una frana, come in ogni attività manuale. Però so farmi scrocchiare la schiena con un solo movimento».

TRAMA:                                                                                           

Luce, una trentenne napoletana, vive nei Quartieri Spagnoli ed è una giovane onesta, combattiva, abituata a prendere a schiaffi la vita. Fa l’avvocato, sempre in jeans, anfibi e capelli corti alla maschiaccio. Il padre ha abbandonato lei, la madre e un fratello, che poi ha deciso a sua volta di andarsene di casa e vivere al Nord. Così Luce è rimasta bloccata nella sua realtà abitata da una madre bigotta e infelice, da un amore per un bastardo Peter Pan e da un capo viscido e ambiguo, un avvocato cascamorto con il pelo sullo stomaco. Come conforto, le passeggiate sul lungomare con Alleria, il suo cane superiore, unico vero confidente, e le chiacchiere con il suo anziano vicino don Vittorio, un musicista filosofo in sedia a rotelle. Un giorno a Luce viene assegnata una causa per l’affidamento di un minore, e qualcosa inizia a cambiare. All’improvviso, nella sua vita entrano un bambino saggio e molto speciale, un artista di strada giramondo e una rondine che non ha nessuna intenzione di migrare. La causa di affidamento nasconde molte ombre, ma forse è l’occasione per sciogliere nodi del passato e mettere un po’ d’ordine nella capatosta di Luce. Risolvendo un dubbio: andarsene, come hanno fatto il padre, il fratello e chiunque abbia seguito il vento che gli diceva di fuggire, o magari restare?   

Pubblicato da Teresa Anania

Eccomi..... Sono Teresa Anania, e ho una passione sfrenata per i libri. Un amore iniziato ad otto anni e cresciuto nel tempo. Amo scrivere e riversare, nero su bianco, emozioni, sentimenti e pensieri concreti e astratti. La musica è la colonna sonora della mia vita. Ogni libro lascia traccia dentro di noi e con le recensioni, oltre a fornire informazioni "tecniche", si tenta di proiettare su chi le leggerà, le sensazioni e le emozioni suscitate. Beh..... ci provo! Spero di riuscire a farvi innamorare non solo dei libri ma della cultura in senso lato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.